Angkor: differenze tra le versioni

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Tracce evidenti di irrigazione sistematica e creazione di canali di drenaggio, utilizzati probabilmente anche per il trasporto di beni, compaiono nel [[delta del Mekong]]. Le regioni dell'interno, compresa quella di Angkor, erano invece meno esposte alle influenze esterne ed assorbirono in ritardo anche innovazioni quali l'utilizzo dei [[Risaia|campi allagati]] nella [[Risicoltura|coltivazione del riso]], che ancora nei primi secoli dell'era cristiana era in genere effettuata "a secco", con un basso rendimento. Aree interne come [[Sambor Prei Kuk]] mostrano l'esistenza di opere idrauliche, di estensione però minima in confronto a quella che ebbero successivamente ad Angkor. A tale epoca risale un processo che risulta fondamentale per la successiva epoca khmer e Angkor, genericamente indicato come "[[Angkor#L.27indianizzazione|indianizzazione]]".<ref name=chandler4_1827>{{cita|Chandler, 2008|pp.18-27}}</ref>
 
Il passaggio dalla preistoria alla storia nella zona avviene tra il II secolo a.C. e il V secolo d.C., periodo definito "protostorico" perché malgrado manchino fonti scritte locali vi sono riferimenti in fonti esterne, come appunto le cronache cinesi su Funan.<ref name=ANHSA_cap2>{{cita libro|titolo=A New History of Southeast Asia|autore=M.C. Ricklefs|coautori=Bruce Lockhart, Albert Lau, Portia Reyes, Maitrii Aung-Thwin|editore=Palgrave Macmillan|anno=2010|capitolo=2. Early State Formation|pp=18-36|isbn=978-1-137-01554-9|url=https://books.google.it/books?id=bescBQAAQBAJ&pg=PA20}}</ref> Tra il VI e l'VIII secolo d.C. si situa il periodo pre-angkoriano,<ref name=stark2004/> mentre ai primi decenni del 600 d.C. sono databili le più antiche iscrizioni su pietra in khmer finora ritrovate.<ref group="N">Tra le più antiche vengono considerate la K.557 e la K.600, ritrovate ad Angkor Borei e datate al 611, vedi M.T.Stark in {{cita libro|titolo=Excavating Asian History|curatori=Norman Yoffee, Bradley L. Crowell|capitolo=9. Textualized Places PreAngkorian Khmers and Historicized|editore=University of Arizona Press|anno=2006|isbn=978-0-8165-2418-1|pp=310-312|url=https://books.google.it/books?id=cOG-fAFvbXcC&pg=PA312}}. La K.600 menziona il titolo ''vraḥ kamratāṅ añ'', che suggerisce la comparsa dell'(auto)attribuzione di caratteri divini ai regnanti caratteristica della stirpe di [[Iśanapura]], in cui si impose anche la successione paterna, vedi M.Vickery in {{cita libro|titolo=Southeast Asia in the 9th to 14th Centuries|curatori=David G. Marr,Anthony Crothers Milner|editore=Institute of Southeast Asian Studies|anno=1986|isbn=978-9971-988-39-5|capitolo=Some Remarks on Early State Formation in Cambodia}}</ref> Esse appartengono al cosiddetto [[Regno di Chenla]], entità politica autenticamente khmer. È ritenuto più probabile che anziché di un regno unitario si trattasse di un insieme di entità in contrapposizione politica ma accomunate da usi e cultura.<ref>{{cita|O'Reilly, 2006|p.116}}</ref> Vista anche la distribuzione geografica delle iscrizioni attribuite a regnanti come Bhavavarman e Mahendravarman, si ipotizza originò nel nord della Cambogia, tra [[Vat Phou]] (oggi Laos meridionale) e la zona a sud dei [[monti DangrekDângrêk]].<ref name=oreilly2006_108113>{{cita|O'Reilly, 2006|pp.108-113}}</ref><ref>{{cita web|url=http://michaelvickery.org/vickery1994what.pdf|titolo=What and Where was Chenla?|autore=Michael Vickery|formato=PDF|anno=1994|accesso=26 luglio 2015}}</ref> Nelle cronache cinesi è descritto come un regno vassallo di Funan che ne prese il posto. Sembra si sia piuttosto trattato di una serie di centri sovrapposti di potere politico<ref group="N">Per definirli storici come O.W.Wolters, I.W.Mabbett e C.Higham utilizzano il termine sanscrito ''maṇḍala''. Tali entità sfuggono al concetto di stato proprio della tradizione occidentale e cinese, con confini fisici precisi, ai quali la storiografia precedente ha tentato di ridurli. Anzi in tale modello l'entità è definita dal suo centro piuttosto che dai suoi confini, vedi {{cita libro|titolo=Early Southeast Asia: Selected Essays|autore=O. W. Wolters|curatori=Craig J. Reynolds|editore=SEAP Publications|anno=2008|isbn=978-0-87727-743-9|capitolo=The Professional Lives of O.W.Wolters|url=https://books.google.it/books?id=CMKksaGQDG0C&pg=PA26}}; {{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/dal-neolitico-all-eta-dei-metalli-dalle-prime-comunita-agricole-alle-societa-complesse-sud-est-asiatico_(Il_Mondo_dell'Archeologia)/|titolo=Dal Neolitico all'età dei metalli. Dalle prime comunità agricole alle società complesse: Sud-Est asiatico|sito=Il Mondo dell'Archeologia|editore=Treccani|anno=2002|autore=Fiorella Rispoli|accesso=24 luglio 2015}}; {{cita libro|titolo=The Archaeology of Mainland Southeast Asia|autore=Charles Higham|editore=Cambridge University Press|anno=1989|isbn=978-0-521-27525-5|capitolo=5.The Development of Maṇḍalas|url=https://books.google.it/books?id=-ifNH4uK0LAC&pg=PA239}}</ref>, tra cui [[Iśanapura]] e [[Banteay Prei Nokor]].<ref name=highamtreccani/> Più che di una frattura violenta tra l'epoca di Funan e quella Chenla viene modernamente ipotizzata una continuità, correlata a uno spostamento verso l'interno di popolazione, attività economiche e poteri,<ref name=oreilly2006_108113/> secondo un processo speculare a quanto avverrà sette secoli dopo.<ref>{{cita|Chandler, 2008|p.34}}</ref> A sua volta è ravvisabile una forte continuità politica, religiosa e culturale tra il periodo Chenla e Angkor, benché nel primo risulti mancante il controllo centralizzato sui sistemi irrigativi che appare un aspetto fondamentale di Angkor.<ref>{{cita|O'Reilly, 2006|p.119}}</ref>
 
=== Dal IX all'XI secolo ===