Consiglio di cooperazione del Golfo: differenze tra le versioni

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Creata il 25 maggio [[1981]], su impulso dell'[[Arabia Saudita]] e pressione degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], l'Organizzazione ha scopi essenzialmente economici, politici e sociali. Il Consiglio comprende i seguenti Stati del [[golfo Persico]]: [[Arabia Saudita]], [[Bahrein]], [[Emirati Arabi Uniti]], [[Kuwait]], [[Oman]] e [[Qatar]]. Questi sono spesso chiamati Paesi della cooperazione del golfo Persico.
 
L'Organizzazione ha per scopo l'instaurazione nel golfo Persico di un mercato comune. L'accordo economico unificato fu firmato l'11 novembre [[1981]] a [[RiyadRiad]] e dal 1º dicembre dello stesso anno i Paesi membri aprirono le loro frontiere economiche ai beni prodotti dentro la regione.
 
Il Consiglio ha per scopo d'assicurare sia la stabilità economica e politica della regione, sia l'unificazione del sistema economico e finanziario dei Paesi membri. Creata all'epoca della [[guerra Iran-Iraq]], ebbe anche lo scopo di contenere l'espansionismo ideologico [[iran]]iano e il [[Partito Ba'th#Il Baʿth in Iraq|ba'thismo iracheno]]. Nel febbraio [[1989]], [[Saddam Hussein]] creò un'organizzazione concorrente, il [[Consiglio di cooperazione Araba]] (CCA), che radunava l'[[Egitto]], la [[Giordania]], l'[[Iraq]] e lo [[Repubblica Araba dello Yemen|Yemen del Nord]]. Il CCA fu apertamente ostile alla linea saudita. Il 10 agosto [[1990]], gli Stati del Consiglio sostennero la [[Guerra del Golfo|guerra contro l’Iraq]]. La sconfitta dell'[[Iraq]] nel [[1991]] causò la fine del CCA.