Regno di Sicilia (1735-1816): differenze tra le versioni

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Con l'invasione e la conquista del [[Regno di Napoli]] da parte delle truppe [[Napoleone Bonaparte|napoleoniche]], Ferdinando III fu costretto, il 23 gennaio [[1806]], alla fuga, abbandonando la [[Napoli|capitale]] continentale e rifugiandosi a [[Palermo]]<ref>{{cita| Harold Acton |p. 593}}</ref>. Alla guida dell'ex regno borbonico continentale, Napoleone collocò il fratello [[Giuseppe Bonaparte|Giuseppe]], mentre Ferdinando mantenne il controllo del regno di Sicilia, anche grazie all'appoggio dell'Inghilterra che, in tale vicenda, si relazionò con il governo borbonico attraverso i suoi rappresentanti sull'isola<ref>{{cita| Harold Acton |p. 609}}</ref>.
 
In particolare, un ruolo di primo piano fu svolto da lord [[William Bentinck]], l'ambasciatore inviato in Sicilia nel luglio 1811, con la qualifica di Comandante in capo delle forze britanniche, Ministro Plenipotenziario ed Inviato Straordinario<ref>{{cita| Harold Acton |p. 650}}</ref>. Il 16 gennaio [[1812]], attraverso lord Bentinck, Ferdinando III, con il pretesto di una finta ed improvvisa malattia, fu obbligato a rinunciare ai suoi poteri, nominando reggente il figlio [[Francesco I delle Due Sicilie|Francesco]] e a trasferirsi in campagna<ref>{{cita| Harold Acton |pp. 657-658}}</ref>. Sempre Bentinck si adoperò strenuamente perché fosse concessa una nuova ''[[Costituzione siciliana del 1812|Costituzione Siciliana]]'', ispirata al modello inglese<ref>{{cita| Harold Acton |p. 661}}</ref>. A [[Palermo]], il 19 luglio [[1812]], il Parlamento siciliano, riunito in seduta straordinaria, promulgò la [[Costituzione siciliana del 1812|nuova costituzione]] sullasul sciamodello dellainglese [https://books.google.it/books?id=93VGAwAAQBAJ&pg=PA82&dq=sicilia+costituzione+1812+modello+inglese&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj6yeau4s3cAhUOKVAKHXH1BAUQ6AEISTAH#v=onepage&q=sicilia%20costituzione%201812%20modello%20inglese&f=false] [https://books.google.it/books?id=Nt9LDwAAQBAJ&pg=PA40&dq=sicilia+costituzione+1812+modello+inglese&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj6yeau4s3cAhUOKVAKHXH1BAUQ6AEIPzAF#v=onepage&q=sicilia%20costituzione%201812%20modello%20inglese&f=false] di[https://books.google.it/books?id=NK7S_I87l1MC&pg=PA15&dq=sicilia+costituzione+1812+modello+inglese&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj6yeau4s3cAhUOKVAKHXH1BAUQ6AEIOjAE#v=onepage&q=sicilia%20costituzione%201812%20modello%20inglese&f=false] Cadice[https://books.google.it/books?id=b9fdSHEaK6gC&pg=PA63&dq=sicilia+costituzione+1812+modello+inglese&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj6yeau4s3cAhUOKVAKHXH1BAUQ6AEILTAB#v=onepage&q=sicilia%20costituzione%201812%20modello%20inglese&f=false] [http://storiacostituzionale.altervista.org/alterpages/files/LACOSTITUZIONESICILIANADEL1812.pdf], decretò l'abolizione della [[feudalità]] in [[Sicilia]] ed approvò una radicale riforma degli apparati statali.
 
La nuova carta costituzionale, invisa da Ferdinando, che, però, non vi si poté opporre a causa delle pressioni britanniche, ma anche per via delle insistenze di suo figlio, il principe vicario<ref>{{cita| Harold Acton |pp. 668-668}}</ref>, finì con il diventare un eccellente strumento di propaganda per i Borbone, mentre fu deplorata da molti dei nobili che l'avevano votata, quando s'accorsero che essa toglieva loro l'antico potere<ref>{{cita| Harold Acton |p. 672}}</ref>.