Canone pāli: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Bot: orfanizzo redirect Canone pali
m Robot: Removing selflinks
Riga 110:
| editore= Luzac
| città= Londra
| anno= 1930}} pagg. 146-7, in Barua, pag. 3</ref> in una sua opera del 1930. La Rhys Davids, tuttavia, nel 1928, osserva che il [[Canone pāli]] potrebbe non riportare direttamente l'autentico insegnamento del Buddha Shakyamuni<ref>«Possiamo trovare l'autentico Sakya più in ciò che i pitaka rivelano inconsapevolmente e hanno sofferto per sopravvivere che in quanto essi affermano come basilare e fondamentale. Questo è avvenuto perché i pitaka sono opera uomini lontani di secoli dal Fondatore, quasi cinque secoli durante i quali i valori subirono delle trasformazioni. » (in ''Sakya or Buddhist origins'', ed. 1931, pag.5 e pag.339, citato in T.V.R. Murti ''La filosofia centrale del Buddhismo'' Roma, Ubaldini, 1983, pag.27.)</ref>.
Da fonti esterne si può evincere come tutti i cinque ''Nikāya'' del ''Sutta Piṭaka'' abbiano preso la loro forma attuale prima della composizione del ''Milinda Pañha''<ref>edito da Treckner, pagg. 13, 18, 21 (tipiṭaka), 190, 341 (Nikāya) e 348, citato in Barua, pag. 3</ref>, composto nel I secolo d.C.<br />
Barua<ref name="Barua">Barua, pag. 4</ref> fa notare come studi accademici che hanno preso in considerazione i brani più arcaici del ''[[Kathāvatthu]]'' dell<nowiki>'</nowiki>''[[Abhidhamma Piṭaka]]'' hanno portato a considerare questo testo risalente al III secolo a.C., il che porta a datare una buona parte dei ''Nikāya'' al IV secolo a.C. sia per giustificare il loro essere citati all'interno dell'opera più tarda che in ragione di considerazioni stilistiche, linguistiche e dottrinali.