DDR3: differenze tra le versioni

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=== Principi di funzionamento di una memoria "Double Data Rate" ===
È importante ricordare che una memoria di tipo [[DDR SDRAM|DDR]] lavora con i cosiddetti ''[[prefetch buffer|]]''prefetch buffer'']], che sono utilizzati per collezionare i dati prima di fornirli a un'interfaccia più veloce. Mentre la prima generazione di memoria a doppio fronte, la [[DDR SDRAM|DDR]] appunto, {{Chiarire|utilizzava un prefetch di 2|unità di misura?}} (DDR mode, no buffering), la successiva DDR2 e {{Chiarire|ne utilizzava uno di 4|unità di misura?}}, come è possibile immaginare, la DDR3 è {{Chiarire|basata su un prefetch di 8|unità di misura?}}. È proprio questa caratteristica che determina la differenza di prestazioni tra le varie generazioni, e spiega anche perché le latenze si dilatino nel susseguirsi delle generazioni suddette. A questo proposito è utile osservare che le DDR1 lavoravano con CAS (''Column Address Select'') di 2, 2.5 o 3 cicli di [[clock]]; le DDR2 arrivano a CAS 3, 4 o 5, mentre le DDR3 ora arrivano a CAS da 5 a 8. Questi numeri indicano il numero di cicli di clock che servono alla RAM per "riempire" il proprio ''prefetch buffer''. A causa di questa dilatazione nelle frequenze, i primi esponenti di un nuovo standard di memoria DDR non riescono quasi mai a superare le prestazioni di uno della precedente generazione. I vantaggi intrinseci della nuova tecnologia, come per esempio la frequenza di funzionamento, vengono praticamente compensati dalle superiori latenze. Il vero vantaggio di un nuovo standard di memoria emerge quindi dopo un certo tempo di sviluppo, dopo cioè che i progettisti riescono a ridurre i tempi di latenza e innalzare ulteriormente la frequenza di funzionamento.
 
=== Evoluzione delle prestazioni ===