Western all'italiana: differenze tra le versioni

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Al di là di questo, si può dire che nei western all'italiana il protagonista non è quasi mai un eroe, ma più spesso un [[antieroe]] mosso da interesse invece che da motivazioni idealistiche. Il western italiano non è, poi, ottimista né tantomeno moralista come quello classico, e presenta quasi sempre il denaro come unico vero interesse dei personaggi. Le storie e le scene sono in genere più cruente, i personaggi più cinici, "niente più storie d'amore e lunghe e noiose chiacchierate dal tono moraleggiante ma tantissima violenza e azione a volte spinta ai livelli più estremi".<ref>da: ''Dark side il lato oscuro del cinema - SPAGHETTI WESTERN'', su {{cita web |url=http://www.camionusati.org/western.html |titolo=Copia archiviata |accesso=9 agosto 2011 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111113191940/http://www.camionusati.org/western.html |dataarchivio=13 novembre 2011 }}, sito rilevato il 9/8/2011</ref>
 
Nei western all'italiana la classica distinzione fra il "buono" e il "cattivo" viene così a sfumarsi notevolmente rispetto al western americano: specie dalla rivoluzione stilistica imposta da [[Sergio Leone]] in poi, tutti i personaggi, anche quelli "positivi", appaiono in genere più cinici, trasandati, sporchi, ma in fondo più realistici; le stesse ambientazioni più inospitali, i villaggi appaiono desolati e polverosi. Ne esce, in definitiva, una immagine certamente meno epica e in generale molto più dura dell'Ottocento americano nelle regioni del westWest. Da questo punto di vista, il fatto che gli autori dei film (e il pubblico a cui erano destinati principalmente) non fossero americani, ha senza dubbio consentito di distaccarsi con maggiore libertà dagli stereotipi più tradizionali e nostalgici del West, viceversa sentito ancora dagli statunitensi come una epopea nazionale.
 
Anche per questo motivo, inizialmente, il genere fu visto con diffidenza dagli americani (il termine stesso ''spaghetti-western'' aveva infatti anche un sottinteso vagamente dispregiativo): alle differenze stilistiche si aggiungeva infatti una sorta di dissacrazione del mito del west, che aveva l'aggravante, dal loro punto di vista, di provenire da autori non americani.