Plasmide: differenze tra le versioni

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{{W|genetica|agosto 2018}}[[File:Plasmide (italiano).svg|thumb|upright=1.4|Un batterio contenente plasmidi (blu) accanto al cromosoma (marrone)]]
I '''plasmidi''' sono piccoli filamenti circolari di [[DNA]] superavvolto a doppia elica, presenti nel [[citoplasma]] e distinguibili dal [[cromosoma]] batterico per le loro dimensioni ridotte. Il materiale genetico che li contraddistingue permette all'organismo ospite di svolgere varie funzioni non essenziali, ma conferiscono alla cellula proprietà speciali (a volte proprietà metaboliche uniche). I plasmidi sono capaci di spostarsi tra le [[cellule]] (anche non uguali, ma filogeneticamente affini) influendo sulla [[variabilità genetica]].
 
== Episomi ==
Un ''episoma'' era originariamente un plasmide che si è potuto integrare nel DNA della cellula [[ospite]] e quindi non costituisce più DNA extra-cromosomale. Una volta integrato l'episoma può replicarsi insieme a tutto il cromosoma della cellula che lo ospita. È ormai chiaro che una regione di [[Omologia (biologia)|omologia]] con il cromosoma, come un [[trasposone]], trasforma il plasmide in un episoma. Nei [[mammifero|mammiferi]], il termine episoma si riferisce al DNA esogeno (come un [[genoma]] virale), che viene integrato nel cromosoma della cellula ospite.
 
== Caratteristiche dei plasmidi ==
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=== Replicazione ===
 
La [[Replicazione del DNA|replicazione]] dipende dalle proteine della cellula ospitante (host-cell), ma può anche richiederne altre specifiche, codificate dallo stesso plasmide e che talvolta ne incrementano la velocità di duplicazione. L'inizio della replicazione può essere sia sincrona con il [[ciclo cellulare]] dell'host-cell, producendo di conseguenza un numero minore di molecole plasmidiche per cellula, sia indipendente da esso, permettendo la proliferazione di centinaia di copie.
La sequenza di [[DNA]] che contiene il [[Origine di replicazione|sito di replicazione (ori)]] e che include anche i [[geni]] che codificano per le proteine aggiuntive sopracitate, si chiama [[Replicatore Plasmidico|Replicatore]], ed è uno dei parametri fondamentali per l'uso dei plasmidi nelle tecniche di [[clonaggio genico]] poiché ne definisce il tasso di proliferazione.
La perpetuazione dei plasmidi è possibile mediante un meccanismo di ripartizione, in modo che, dopo la [[scissione binaria]], ogni batterio [[figlio]] possieda una copia del plasmide. I plasmidi presenti in un elevato numero di copie sono divisi casualmente tra le cellule figlie.