Lingua occitana: differenze tra le versioni

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== Famiglia linguistica ==
PerL’Occitano taluni linguisti l’Occitano costituiscecostituirebbe insieme al [[Lingua catalana|catalano]] il gruppo [[Lingue occitano-romanze|occitano-romanzo]] delle [[lingue romanze]] occidentali, la transizione tra il ''gallo-romanzo'' e l'''ibero-romanzo'', secondo il linguista [[Pierre Bec]]<ref>{{Fr}} BEC, P. ''Manuel pratique de philologie romane'', Paris, Picard, 1970</ref>. Secondo Bec, ciò si vede negli equivalenti occitani di ''essere'' (« essere » in latino popolare): ''esser'' ([[Ariège]]), ''èstre'' o ''èsse'' ([[Allier]], in provenzale e ancora in una grande parte di tutta la Francia sud-orientale [http://thesaurus.unice.fr/recMot/indexMot.html]), ''estar'' in [[castigliano]], in catalano e nell'Ariège, nel [[Gers]], nella [[Gironda (dipartimento)|Gironda]], negli [[Alti Pirenei]], nel [[Lot e Garonna]] e nei [[Pirenei Atlantici]]. Ma questa spiegazione non è così convincente, in quanto pure molte altre varietà linguistiche di area romanza, senza con questo rappresentare nessuna forma di lingua di transizione tra Castigliano e Langue d’Oil posseggono sia la forma “Essere” e “Stare”. Il Castigliano nell’epoca di formazione dei volgari romanzi nemmeno confinava con le aree occitanofone, essendosi formato nell’area della Rioja, separata dalla più vicina area perioccitanofona (Guascogna) dai Pirenei e dall’allora estesa area basca.
 
L'occitano Classico e il catalano sono vicini linguisticamente e permettono l'inter-comprensione<ref>{{Fr}} Vedere per esempio [http://www.chass.utoronto.ca/~trottier/memoire.htm Marc TROTTIER, ''Uno studio storico comparativo delle lingue poetiche dell'occitano e del catalano dalle origini al XX secolo''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20081001213425/http://www.chass.utoronto.ca/~trottier/memoire.htm |data=1º ottobre 2008 }}.</ref>. Alcuni romanisti (tuttavia minoritari) come A. Sanfeld includono queste due lingue sotto la stessa denominazione linguistica di occitano. Con [[lingua limosina]] i catalani intendono definire sia il catalano, la lingua dei trovatori, che l'occitano o l'insieme delle lingue occitano-romanze. Tra i molti dialetti , oggi parlati in Occitania, e fortemente differenziatisi tra loro, dacché la lingua nel XVI sec. è stata relegata a linguaggio d’uso delle classi popolari e rurali , quello maggiormentepiù intelligibile con il catalano è il languedocien. Minima è la intelligibilità con le varianti più distanti, quale l’auvernhat oppure con quelle occidentali, così fortemente influenzate dall’italiano (nizzardo, provenzale e occitano delle Vallades piemontesi).
 
=== I legami tra l'occitano e il catalano ===
 
In uno stadio antico, risalente al periodo subito successivo alla fine dell[[Impero Romano d’Occidente]], come per tutte le lingue romanze, il catalano e la lingua d'oc non potevano essere differenziati. Il fatto {{citazione necessaria|che si scriva quasi esclusivamente in [[lingua latina|latino]] nell'alto Medioevo}} rende impossibile qualsiasi categorizzazione formale. Indi ognilingua caso,romanza. {{citazioneSarà necessaria|icon primiil testiprender piede delle varie lingueparlate volgari, nonostantelocali moltoa simili,differenziare mostranogli qualche differenza}}, che poi si vanno accentuando, sebbene non tanto da poter parlare di due lingue, ma al più di uno o più dialetti occitani distinti, sviluppatisi nelle terre del regno d'Aragonaidiomi. IlI guasconepoeti è stato spesso ritenuto un dialetto occitano; mentre il catalanocatalani, piùcome vicinoquelli altoscani linguadocianoe dal punto di vista linguistico rispetto ad altrisiciliani, è stato considerato una lingua diversa. I poeti catalani scriveranno in occitano fino al XIV[[Basso Medioevo]] secolo. IlAd ogni modo il primo scrittore che scrisse tutta la sua opera in catalano, nonché in lingua d'oc, fu il valenzano [[Ausiàs March]]. Nell'opera del filosofo del XIX secolo, [[Friedrich Christian Diez]], il catalano viene considerato parte integrante dell'occitano (chiamato « provenzale »); tuttavia vi si notano delle differenze.
 
Solo nel corso del Novecento, e per ragioni esclusivamente politiche, si è affermata la separazione tra Occitano e Catalano. Nel 1931, il recente ritorno allo statuto autonomo della Catalogna rischiò di essere ostacolato perché poteva significare la tutela dell'appartenenza dei catalani a un gruppo di maggioranza non spagnolo; onde evitare ciò, nel 1934 gli intellettuali catalani hanno proclamato solennemente che il catalano contemporaneo era una lingua distintalontana dall'occitano, rompendo lai secolaresecolari unitàprestiti linguisticalinguistici Occitano-CatalanoCatalani, facendo di una lingua transnazionale che andava dal Piemonte, sino allaal Spagnanord meridionaledella (prov.di Murcia)Catalogna, un coacervo di piccole patrie linguistiche<ref>{{Ca}} [http://www.tlfq.ulaval.ca/axl/monde/catalan.htm riferimento]</ref> nel manifesto ''[[Desviacions en els conceptes de llengua i de pàtria]]''<ref>{{Ca}} [http://webs.racocatala.cat/cat1714/d/llenguaipatria.pdf Manifest, maig del 1934].</ref> rifiutando anche l'idea di una nazione [[pan-occitano|pan-occitana]] che comprendesse i [[paesi catalani]].
 
L'occitano e il catalano si distinguono per la modalità di scrittura (grafia). Gli occitani di oggi hanno scelto in massima parte di utilizzare una grafia cercando di mettere insieme l'eredità della lingua medievale e importanti aggiunte contemporanee. Le scelte che sono state fatte in Catalogna, hanno portato i locutori a utilizzare una grafia incentrata allo stesso tempo sui modi di pronunciare (per esempio nessuna ''n'' finale come in ''català'') ma anche sulla conservazione delle origini [[lingua latina|latine]], per esempio aggiungendo la -r finale che è « caduca » in alcuni dialetti.Si è pure cercato, tramite la nuova grafia e con l'utilizzo dei termini più peculiari possibili, di evidenziare le differenze rispetto all'occitano, per confutare la tesi per cui il catalano sarebbe un dialetto occitano.
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Anche l'aspetto politico, culturale e religioso è importante. La [[Catalogna]], contrariamente all'[[Occitania]] ha beneficiato per lungo tempo di un'indipendenza statale unita a un forte sviluppo economico. Inoltre, lo spazio occitano è complessivamente definito come appartenente alla Francia, contrariamente al catalano che territorialmente si situa nella Spagna. Tuttora le lingue continuano ad evolversi separatamente: il catalano è un insieme di dialetti che hanno tendenza ad ispanizzarsi a contatto con il [[castigliano]]; l'occitano, d'altra parte ha la tendenza a gallicizzarsi a contatto con il francese. Il ruolo importante che rivestono nel mondo le lingue spagnole e francesi pesa in modo consistente sui rapporti di dominio linguistico all'interno della [[Francia]] e della [[Spagna]].
 
Tuttavia, non si deve concludere che siano lingue molto diverse, dato che vi è una inter-comprensione più che buona tra catalanofoni e occitanofoni.
 
==== Occitano e catalano a confronto ====
 
Ecco un testo in versione linguadociana (occitano sud-occidentale) e [[dialetto maiorchinocatalano|catalano maiorchinosettentrionale]] (parlato nelle isole Baleari). La forma letteraria o arcaica del catalano maiorchinosettentrionale è talvolta precisata nelle annotazioni.
 
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