Battaglia di San Martino: differenze tra le versioni

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Alle 15.30 gli venne ordinato di ripiegare e di inviare rinforzi (due brigate) verso sud. A questo punto Benedek ritenne suo obiettivo fondamentale conservare il nodo stradale di [[Pozzolengo]]. Per fare questo doveva a tutti i costi mantenere sino a sera le posizioni di San Martino e cedere terreno molto lentamente. Alla fine, alle 19 di sera, venne dato l'ordine di abbandonare l'altipiano. Il dispositivo austriaco doveva però mantenere in suo possesso, per riuscire nella manovra di sganciamento, l'altura di Casette Citera. La difesa di questa posizione fu dunque l'obiettivo tattico di Benedek durante le fasi finali dello scontro. Quando l'esercito sardo iniziò il suo ultimo assalto alla collina, il primo con una certa coordinazione tra i reparti e con un buon supporto di fuoco, i battaglioni austriaci stavano già abbandonando il fronte. La prima grande unità a ritirarsi dal campo fu la Brigata Lippert. Mentre l'artiglieria avversaria apriva il tiro il GM Lippert ordinava il ripiegamento della batteria della Brigata (8 pezzi da 6 libbre della Cavalerie-Batterie Nr. 11/VIII) schierata lungo il Viale dei Cipressi. I cannoni poco alla volta furono ritirati dal fronte.
 
Il loro silenzio fu logicamente interpretato da testimoni oculari sardi come un segnale dell'efficacia del tiro di distruzione dei loro cannoni: ''dopo qualche minuto questo di duello si cominciò a vederne gli effetti. Qualche cipresso del viale schiantato dai nostri colpi, cadeva: la batteria nemica non rispondeva più con tutti i suoi pezzi. Ciò era constatato dal fumo, che mentre da principio ad ogni scarica, avvolgeva con una densa nube l'intera batteria nemica, in seguito, lasciava risaltare delle lacune in questa nube, segno evidente che qualche pezzo era ridotto inservibile: questi vani nel fumo andavano di man in mano facendosi più spessi e più vasti''. Mentre in alcuni settori, come è peraltro normale aspettarsi in scontri di questo tipo, la resistenza austriaca all'attacco portato dalle colonne sarde fu piuttosto decisa e anche di successo - come nel caso dell'attacco del [[5º Reggimento fanteria "Aosta"|5º Reggimento]] della [[Brigata Aosta]] fermato dal 1º/IR 19 e dal 1º/IR 17 - in altri, i soldati che raggiunsero l'altipiano si trovarono improvvisamente davanti il vuoto. ''Credo quindi di poter affermare che quando noi occupammo la posizione di S. Martino, il nemico l'aveva appena abbandonata. Non so però se trattavasi di qualche riparto isolato di truppa o di considerevoli forze''. Occupato il roccolo, la chiesa e la Controcania, i battaglioni sardi cercarono di assalire anche Casette Citera. A questo punto sarebbe avvenuto il dibattuto, ma in verità poco credibile almeno nella consistenza e nei risultati, contrattacco finale condotto da Benedek in persona.
 
Le truppe sarde, spossate dopo una durissima intera giornata di assalti, dovettero rimandare ogni ulteriore progressione al giorno seguente. Gli austriaci, per quanto tecnicamente battuti, avevano almeno raggiunto un obbiettivo tattico: mettere il nemico nelle condizioni di non poter avanzare immediatamente su Pozzolengo. Opportunamente utilizzato per mascherare una ritirata già decisa, fu di fatto l'unico appiglio su cui formulare l'opinione di una vittoriosa difesa.<ref>Nuovi spunti sulla Battaglia di San Martino e Solferino sono stati dati da due fondamentali lavori che hanno contribuito ad una rivisitazione storiografica della battaglia; la monumentale quadrilogia edita da Costantino Cipolla, ''Il crinale dei crinali. La battaglia di Solferino e San Martino''; ''Sul crinale. La battaglia di Solferino e San Martino vissuta dagli italiani''; ''Il crinale della vittoria. La battaglia di Solferino e San Martino vista dal versante francese''; ''L'altro crinale. La battaglia di Solferino e San Martino letta dal versante austriaco'', Milano 2009, e l'importante articolo di Giovanni Cerino Badone ''San Martino 1859. Analisi di una battaglia'', in ''La Guerra del Cinquantanove'', Atti del convegno nazionale CISM-SISM, Roma 2010, pp.179-222. [http://www.scribd.com/doc/42961265/Quaderno-SISM-2009-1859-War-of-Italian-Independence][http://www.scribd.com/doc/82304857/San-Martino-1859-Analisi-di-una-battaglia][http://www.scribd.com/doc/82305909/San-Martino-1859-Illustrazioni] </ref>