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'''Pontecurone''' (''PuncrùnPuncrou'' in dialetto locale) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] della [[provincia di Alessandria]] situato in [[Piemonte]], sulla sinistra del torrente [[Curone]], in prossimità del confine con la regione [[Lombardia]]. La popolazione è di {{formatnum:3595}} abitanti.
 
Vi nacque [[Don Luigi Orione|San Luigi Orione]].
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Nel [[1635]] l'esercito di [[Odoardo I Farnese]], [[ducato di Parma e Piacenza|duca di Parma e Piacenza]], alleato dei [[Regno di Francia|francesi]], vi sbaragliò gli [[Regno di Spagna|spagnoli]] al comando di don [[Gaspare Azevedo]], che perì nello scontro.
 
== Economia ==
Sino alla Seconda Guerra Mondiale l'economia del paese era basata prettamente sull'agricoltura e l'allevamento di bestiame; oltre all'allevamento di animali classici come mucche, galline e maiali, particolarmente diffuso era l'allevamento di bachi da seta (''bigàt''), che si nutrivano delle foglie dei gelsi (''murou'') ampiamente presenti nelle campagne a delimitare i confini dei campi.
 
La fondazione della SOAMS nel 1855 (tutt'ora presente), una delle prime della zona, lascia comunque intendere che il paese era attivo e volto al progresso. Difatti pochi anni dopo, nel 1858, l'arrivo della ferrovia a Pontecurone (grazie all'interessamento del Ministro [[Urbano Rattazzi]]) segna i primi passi di una svolta che, nei decenni successivi, faranno di Pontecurone uno dei paesi più industrializzati della zona.
 
Il settore che più si sviluppa è quello della produzione di laterizi, già nella seconda metà dell'Ottocento con piccole fornaci. A partire dagli inizi del ventesimo secolo sorgono poi ulteriori fornaci, di dimensioni maggiori, appartenenti alle famiglie Perseghini, Azzi (che edificarono il Fornacione, oggi sede della Stamplast), Signorini. Negli anni '40 l'attività è ancora molto intensa, tanto che la fornace presente in centro paese viene ampliata e costituita la società P.A.S (acronimo dei cognomi Pagano, Azzi, Signorini). Le fornaci continuano a prosperare durante gli anni del boom economico: negli anni '60 viene aperta una nuova fornace, la Valcurone, nella campagna verso Casei Gerola. Purtroppo subentra poi una grave crisi dovuta soprattutto all'arrivo sul mercato di nuovi prodotti, a prezzi più competitivi, che determinerà la chiusura di tutte le fornaci negli anni '80.
 
Altra importante realtà fu costituita dal Cotonificio dei fratelli Bertollo (diventato poi Cotonificio Bustese, come è conosciuto oggi): inaugurato nel 1902 diede lavoro a centinaia di persone, in gran parte donne, fino alla sua chiusura definitiva nel 1996.
 
Ad oggi la più importante realtà industriale a Pontecurone è costituita dalle aziende del gruppo Piber, leader nella produzione di contenitori in materia plastica.
 
== Manifestazioni ==
*''Festa AVIS:'' metà Giugno
* ''Sagra della cipolla:''. Grigliagriglia, fritti e zuppa di cipolla. Prima edizione nel 1991. Il 1º week-end di settembre, a cura della Pro-Loco
* ''Autunniamo'' : la prima domenica di ottobre
 
== Società ==
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== Sport ==
IlLa società calcistica storica del paese è l'U.S. Pontecurone, fondato nel 1925. raggiunseRaggiunse il suo apice calcistico nella stagione 1996/1997 disputando il campionato di Eccellenza dal quale retrocedette subito. Alla fine del campionato 2010/2011 retrocede dalla Seconda Categoria ma viene ripescato a completamento degli organici per poi fallirechiudere la Società al termine della stagione successiva.

L'unica squadra attualmente rimasta è l'Aurora Pontecurone, che milita in Terza Categoria.
 
Il calciatore [[Giuseppe Arezzi]], attivo negli anni '30-'40 duranti i quali ha vestito maglie prestigiose come quelle di Inter e Alessandria, è nativo di Pontecurone.
 
== Note ==