Suppositio: differenze tra le versioni

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Se per esempio si dice: «l'uomo cammina» o «l'uomo è razionale», nel primo caso il nome "uomo" esprime una suppositio che riguarda individui reali, mentre nel secondo esempio il significato di "uomo" è riferito ad un [[concetto]] universale. Da ciò ne consegue che la suppositio permetterà di distinguere un discorso scientifico basato su una scienza reale o razionale a seconda che i termini utilizzati siano al posto di realtà concrete o mentali.
 
La suppositio inoltre permette di accertare la verità di una proposizione quando il soggetto e il predicato ''stanno al posto di'' (supponere pro) ''suppongono'' la stessa cosa altrimenti cisi s'incappaincorre nelle [[fallacia|fallacie]] determinate proprio dalle ambiguità linguistiche.
 
Della suppositio scrisse [[Pietro Ispano]] ([[1205]] ca. <ref>[http://www3.unisi.it/ricerca/prog/fil-med-online/autori/htm/pietro_ispano.htm Manuale di filosofia medioevale. Unisi.it]</ref>/[[1220]]<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/pietro-ispano_(Federiciana)/ ''Federiciana'', ''Treccani'' , 2005 alla voce "Pietro Ispano (Giovanni XXI, papa)"]</ref>–[[1277]]), nel capitolo sesto (''De Suppositionibus'') del suo ''Tractatus'', meglio conosciuto come ''Summulae Logicales'', in cui il logico spagnolo, dopo aver esposto le caratteristiche della ''logica vetus'', ossia della logica [[Aristotele|aristotelica]] e di quella del suo interprete [[Boezio]], definiva la nuova dottrina [[Terminismo|logica terministica]].