Giacomo De Franchi Toso: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
=== Primi anni ===
Figlio di [[Federico De Franchi Toso (1560-1630)|Federico De Franchi Toso]] (doge nel biennio 1623-1625) e di Maddalena Durazzo, nacque a [[Genova]] intorno al 1590. Il suo primo incarico istituzionale, nella sostanza una visita di rappresentanza, lo ricevette all'età di 25 anni quando assieme al giovane nobile [[Cesare Durazzo]] accolse l'ammiraglio della marineria di [[Francia]] al largo del [[golfo di Genova]] e quindi condurlo in visita alla città. Impegnato nel magistrato dei Fallimenti (o dei Rotti) tra il 1615 e il 1620, Giacomo De Franchi Toso fu quindi membro del magistrato degli Straordinari avente funzione di giurisdizione civile, capitano di Città nel 1621 e tra i conservatori del Mare.
 
Eletto nel 1622 alla nomina di capitano del capitaneato di [[Rapallo]] inizialmente vi rinunciò adducendo motivi di salute, salvo poi trasferirsi nel borgo della [[Riviera di Levante]] l'anno successivo con la carica di sindacatore in concomitanza dell'elezione del padre alla carica di nuovo doge di Genova (1623). Tra il 1623 e il 1624 fu padre del Comune e con tale carica diresse i lavori per la ricostruzione del molo vecchio. Con lo scoppio della guerra tra la [[Repubblica di Genova]] e il [[Ducato di Savoia]] nel 1625, dovette fare ritorno nella capitale dove fu tra i trenta capitani di Città incaricati al reperimento e addestramento di nuovi soldati per la difesa di Genova. Al termine delle ostilità tra i due stati fu inviato nell'isola di [[Corsica]] come commissario straordinario - insieme a Giovanni Andrea Gentile - con l'incarico di gestire e monitorare una probabile rivolta anti genovese su spinta del duca [[Carlo Emanuele I di Savoia]].