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Il piccolo [[Tenzin Gyatso|Lahmo]], il cui nome in [[lingua tibetana|tibetano]] significa "Colui che protegge", è un innocente bambino di appena due anni dal carattere molto vivace che vive in un remoto e anonimo villaggio della provincia di [[Amdo]], di fronte al confine con la [[Cina]]. Ultimo di una generazione numerosa, è nato in un periodo di forti carestie a danno dei più poveri in una famiglia di contadini, e due dei suoi fratelli studiano in un [[Buddhismo tibetano|monastero]].
Un giorno la sua casa viene visitata da un [[Lama (buddhismo)|lama]] travestito da servitore in viaggio per [[Lhasa]], capitale del [[Tibet]] e centro del [[lamaismo]], insieme ai suoi collaboratori. L'uomo è un alto funzionario del governo al servizio del reggente, [[Reting Rinpoce]], che l'ha mandato alla ricerca della [[reincarnazione]] del [[Thubten Gyatso|tredicesimo Dalai Lama]], morto da alcuni anni in un periodo molto critico della storia tibetana. Il bambino dimostra di possedere familiarità con questo insolito visitatore,
Poco tempo dopo, il lama ritorna da Lahmo con alcuni maestri e aristocratici di Lhasa, disponendo su di un tavolo una serie di oggetti, chiedendogli quali siano stati di sua proprietà. Vi è infatti una seria probabilità che questo semplice piccino sia la reincarnazione del Dalai Lama. Lahmo li riconosce uno per uno, scartando quelli che non erano appartenuti al Dalai Lama defunto: è la conferma che il bambino è il nuovo Dalai Lama, reincarnazione di [[Avalokitesvara|Chenrezig]] e di tutti i Dalai Lama che lo hanno preceduto.
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