Panorama (rivista): differenze tra le versioni

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«Panorama» fu fondato per iniziativa di [[Arnoldo Mondadori]] come periodico culturale per un segmento medio-alto<ref>Il periodico riprendeva un'omonima pubblicazione che visse dal 1939 al 1940. Vedi ''[[Panorama (periodico 1939)]].</ref>. Mondadori chiamò alla direzione un promettente giornalista-scrittore: [[Nantas Salvalaggio]] (proveniente da ''[[Epoca (rivista)|Epoca]]'' e ''[[Corriere della Sera]]''). Diffuso inizialmente a cadenza mensile, il primo numero di ''Panorama'' uscì nell'ottobre del [[1962]]. La rivista trattava perlopiù temi di carattere internazionale e argomenti di varietà. Nel [[1964]] la formula fu rivista, ma i risultati ottenuti furono inferiori alle attese.
 
Nel [[1965]] Mondadori chiamò alla direzione [[Lamberto Sechi]], che due anni dopo trasformò ''Panorama'' in settimanale<ref>{{Cita|Grande libro della stampa italiana 2018}}, p. 186</ref> (18 maggio [[1967]]), sulla scia del successo delle testate ''[[Der Spiegel]]'' in [[Germania]] e, ''[[L'Express]]'' in [[Francia]] e [[Time]] negli [[Stati Uniti d'America|USA]]. Fu abbandonato il [[lenzuolo (formato)|formato lenzuolo]], per un più moderno [[tabloid]].
 
Il nuovo programma della rivista era sintetizzato nello [[slogan]] ''I fatti separati dalle opinioni''<ref>{{Cita|Grande libro della stampa italiana 2018}}, p. 186</ref>: la frase fu inserita vicino alla testata. Il lavoro di [[redazione]] era improntato a uno stile asciutto ed impersonale; gli articoli non erano firmati (era bandito il protagonismo delle "grandi firme"). Le sezioni del settimanale erano: ''Affari italiani'', ''Affari esteri'', ''Vita moderna'', ''Scienza'', ''Spettacoli'', ''Cultura'' e ''Economia''. In pochi anni, Sechi fece di «Panorama» il primo settimanale d'informazione italiano.
 
Alla fine degli anni settanta Lamberto Sechi entrò in conflitto con la redazione. A causa dei dissensi con i colleghi, lasciò la direzione nel [[1979]]. Ma la sua formula fu continuata dai successori anche negli anni ottanta: «Panorama» rimase molto attento sia ai fenomeni sociali che ai retroscena politici (come il concorrente «L'espresso»). Negli anni ottanta gli unici cambiamenti riguardarono la veste grafica e la concessione della firma ai redattori. Alla fine del decennio il settimanale raggiunse i suoi più lusinghieri risultati di vendita<ref>{{cita libro | Andrea | Aveto | OP-Osservatore Politico | 1968-2001 | opera=Giornalismo italiano 1968-2001|cid=Aveto}}</ref>.
 
Nel [[1994]], con l'acquisizione della Mondadori da parte di [[Silvio Berlusconi]], si assisté ad un riposizionamento politico del settimanale, che divenne espressione del centro-destra. La risposta dei lettori fu positiva: «Panorama» mantenne il proprio primato nel settore<ref>{{cita|Andrea Aveto||Aveto|titolo=op. cit.}}</ref>. Nel 1996 Monti lascia la direzione della rivista, che passa a Giuliano Ferrara con il quale il periodico si avvicina alle opinioni politiche di destra, lasciando le posizioni iniziali orientate a centrosinistra<ref>{{Cita|Grande libro della stampa italiana 2018}}, p. 186</ref>.
 
Dalla [[primavera]] [[1996]] la rivista ha un suo sito Internet (prima "mondadori.com/panorama", in seguito "panorama.it") che lancia insieme a un "restyling" (nella testata un piccolo globo sostituisce la "[[o]]"). Nell'ottobre [[1998]] viene lanciato il supplemento mensile ''Panorama Web''; nel novembre [[1999]] nasce ''Next''.
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Nel [[2012]] (direttore [[Giorgio Mulé]]) è avvenuto un nuovo cambio, che ha coinvolto l'ideazione grafica e l'[[impaginazione]] delle sezioni.
Inoltre, dal [[1995]], Panorama edita anche uno dei calendari di maggiore successo a livello nazionale, che vede spesso come protagoniste celebri showgirl della televisione italiana o attrici.
 
Nel 2010 la rivista si rinnova e si caratterizza della nuova grafica firmata da Roberto Bettoni<ref>{{Cita|Grande libro della stampa italiana 2018}}, p. 186</ref>.
 
Nel 2012 Panorama compie cinquant'anni e rinnova nuovamente la grafica e la formula editoriale, ulteriormente modificata nel 2014 con il passaggio da newsmagazine a newsbranding, ovvero la creazione di un vero e proprio brand intorno alla rivista che viene declinato su diverse piattaforme: rivista cartacea e digitale, sito web, social network e bimestrali come Icon e Flair<ref>{{Cita|Grande libro della stampa italiana 2018}}, pp. 186-187</ref>.
 
A novembre 2014 è stato lanciato Panorama Academy, un programma di formazione a distanza in collaborazione con l'università telematica UniPegaso<ref>{{Cita|Grande libro della stampa italiana 2018}}, p. 187</ref>.
 
Dal 2014 Panorama lancia il tour "Panorama d'Italia", un viaggio itinerante nelle città italiane con lo scopo di fidelizzare i lettori e trovare nuovi inserzionisti. Il progetto propone incontri e dibattiti con protagonisti e politici locali, visite culturali e interviste a personaggi dello spettacolo. Nel 2016 e 2017 il tour ha raggiunto Milano con 100 eventi e oltre 50mila iscritti<ref>{{Cita|Grande libro della stampa italiana 2018}}, p. 187</ref>.
 
===Firme storiche===
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Agli esordi Panorama si era collocato nell'area di centrosinistra. Negli anni '90 ha però radicalmente cambiato linea editoriale, passando dall'area di centrosinistra a quella di centrodestra.
 
La conversione ha una premessa con l'insediamento di [[Silvio Berlusconi]] alla presidenza della Mondadori il 25 gennaio [[1990]]. In netto dissenso col nuovo editore, a febbraio lasciano il settimanale il direttore [[Claudio Rinaldi]], [[Giampaolo Pansa]] e [[Francesco Tullio Altan|Altan]]. Rinaldi viene sostituito da [[Andrea Monti (giornalista)|Andrea Monti]], proveniente da ''[[Fortune Italia]]''<ref>[{{Cita news|lingua=it|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/02/15/dopo-arrivo-di-berlusconi-rinaldi-lascia.html |titolo=DOPO L' ARRIVO DI BERLUSCONI RINALDI LASCIA 'PANORAMA'] - la Repubblica.it|pubblicazione=Archivio - la Repubblica.it|accesso=2018-09-09}}</ref><ref>[{{Cita news|lingua=it|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/02/20/anche-altan-lascia-panorama.html |titolo=ANCHE ALTAN LASCIA 'PANORAMA'] - la Repubblica.it|pubblicazione=Archivio - la Repubblica.it|accesso=2018-09-09}}</ref>. Nell'ambito del braccio di ferro fra proprietà e direzione, nell'ottobre [[1991]] vengono bocciati due vicedirettori su quattro proposti: [[Pasquale Chessa]] e [[Carlo Rossella]]; mentre vengono graditi [[Maria Luisa Agnese]] e [[Luciano Santilli]]<ref>[{{Cita news|lingua=it|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/10/09/panorama-no-due-vicedirettori.html |titolo=' PANORAMA' , NO A DUE VICEDIRETTORI] - la Repubblica.it|pubblicazione=Archivio - la Repubblica.it|accesso=2018-09-09}}</ref>.
 
L'imminente entrata di Berlusconi in politica, preannunciata nel novembre [[1993]], rinnova le frizioni; ''Panorama'' sciopera sostenendo che «lo sciopero, che si sta svolgendo con una partecipazione altissima, è dettato dalla preoccupazione, che ci pare ormai chiara, dell'editore di scendere in campo come organizzatore di uno schieramento politico. Sono mesi che il comitato di redazione della Mondadori e quello di ''Panorama'' hanno posto l'incompatibilità tra la figura di editore e quella di leader politico. I giornalisti difendono davanti ai lettori, con tutte le armi in loro possesso, la tradizione di indipendenza e autonomia della loro testata, che è la ragione prima del successo di Panorama»<ref>[{{Cita news|lingua=it|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/11/26/berlusconi-pronto-al-secondo-assalto.html |titolo=BERLUSCONI PRONTO AL SECONDO ASSALTO] - la Repubblica.it|pubblicazione=Archivio - la Repubblica.it|accesso=2018-09-09}}</ref>. Berlusconi replica per lettera alla redazione<ref>[{{Cita news|lingua=it|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/12/08/berlusconi-ai-suoi-giornalisti-non-accettero.html |titolo=BERLUSCONI AI SUOI GIORNALISTI ' NON ACCETTERO' ALTRI PROCESSI'] - la Repubblica.it|pubblicazione=Archivio - la Repubblica.it|accesso=2018-09-09}}</ref>, la quale però non indietreggia<ref>[{{Cita news|lingua=it|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/12/10/panorama-in-assemblea-per-difendere.html |titolo=' PANORAMA' IN ASSEMBLEA PER DIFENDERE L' AUTONOMIA] - la Repubblica.it|pubblicazione=Archivio - la Repubblica.it|accesso=2018-09-09}}</ref>. Si accenderanno nuove polemiche quando la Mondadori progetta di allegare il programma elettorale della neonata [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]] al settimanale<ref>[{{Cita news|lingua=it|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/03/05/panorama-regala-forza-italia.html |titolo=PANORAMA REGALA FORZA ITALIA] - la Repubblica.it|pubblicazione=Archivio - la Repubblica.it|accesso=2018-09-09}}</ref>.
 
Durante il [[governo Berlusconi I]], ''Panorama'' pubblicherà anche copertine anti-premier<ref>[{{Cita news|lingua=it|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/07/29/la-bufera-passera.html |titolo=' LA BUFERA PASSERA' '] - la Repubblica.it|pubblicazione=Archivio - la Repubblica.it|accesso=2018-09-09}}</ref>. Dal marzo [[1995]] si fanno insistenti le voci per insediare alla direzione di Panorama al posto di Monti, [[Giuliano Ferrara]], già ministro del governo Berlusconi<ref>[{{Cita news|lingua=it|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/03/17/cambio-panorama-ferrara-direttore.html |titolo=CAMBIO A PANORAMA FERRARA DIRETTORE?] - la Repubblica.it|pubblicazione=Archivio - la Repubblica.it|accesso=2018-09-09}}</ref>, ma il vicepresidente e amministratore delegato della Mondadori, [[Franco Tatò]], si dichiara contrario<ref>[{{Cita news|lingua=it|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/03/25/la-mia-mondadori-profitti-autonomia.html |titolo=' LA MIA MONDADORI? PROFITTI E AUTONOMIA'] - la Repubblica.it|pubblicazione=Archivio - la Repubblica.it|accesso=2018-09-09}}</ref>.
 
Richiesto di un parere sulla nuova linea politico-editoriale, il direttore Andrea Monti dichiara: «Abbiamo dovuto sopportare la possibile perdita dei lettori più radicali. La soluzione è semplice: il giornale non deve stare né da una parte né dall'altra, ma un passo più in su»<ref>[{{Cita news|lingua=it|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/03/22/panorama-si-rinnova-sbarca-su-internet.html |titolo=' PANORAMA' SI RINNOVA E SBARCA SU INTERNET] - la Repubblica.it|pubblicazione=Archivio - la Repubblica.it|accesso=2018-09-09}}</ref>. A fine giugno Franco Tatò lascia la Mondadori per l'[[Enel]].
 
La nuova Mondadori post-Tatò lancia nuove strategie aziendali che portano Monti il 31 ottobre alle dimissioni da direttore di ''Panorama''<ref>[{{Cita news|lingua=it|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/11/01/panorama-monti-divorzia-da-mondadori.html |titolo=' PANORAMA' MONTI DIVORZIA DA MONDADORI] - la Repubblica.it|pubblicazione=Archivio - la Repubblica.it|accesso=2018-09-09}}</ref>. L'11 novembre è nominato nuovo direttore Giuliano Ferrara, il quale già dirige ''[[Il Foglio (quotidiano)|Il Foglio]]'' da lui fondato<ref>[{{Cita news|lingua=it|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/11/12/ferrara-panorama.html |titolo=FERRARA A ' PANORAMA'] - la Repubblica.it|pubblicazione=Archivio - la Repubblica.it|accesso=2018-09-09}}</ref>. Ferrara dichiarerà subito ai redattori che «i fatti non sono nudi e crudi e richiedono una loro interpretazione, sinceramente politica» e che dunque «farà battaglia» avendo «ben presente che l'azionista di riferimento della Mondadori è Silvio Berlusconi, impegnato in politica». Il settimanale sterza dunque verso il centrodestra e ciò provoca una nuova ondata di polemiche. [[Enzo Biagi]] lascia subito il giornale<ref>{{cita news|autore=Rinaldo Gianola|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/11/15/panorama-entra-ferrara-biagi-va.html|titolo=''Panorama'', entra Ferrara e Biagi va all'''Espresso''|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|editore=Gruppo Editoriale L'Espresso Spa|data=15 novembre 1996|accesso=6 maggio 2016}}</ref>. Nella votazione sulla fiducia, Ferrara ottiene 30 "no" contro 28 "sì" e 14 astenuti. Il condirettore [[Pierluigi Battista]] ottiene invece 30 "sì", 28 "no" e 14 astenuti, il vicedirettore esecutivo [[Massimo Donelli]] 14 "sì'" , 46 "no" e 12 astenuti. Dei quattro vicedirettori sono bocciati [[Pino Buongiorno]], Pasquale Chessa ed [[Enrico Cisnetto]] e solo Luciano Santilli è promosso<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/11/22/redattori-di-panorama-negano-la.html|titolo=I redattori di ''Panorama'' negano la fiducia a Ferrara|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|editore=Gruppo Editoriale L'Espresso Spa|data=22 novembre 1996|accesso=6 maggio 2016}}</ref>. Il mese dopo [[Adriano Sofri]] diviene una firma abituale del settimanale<ref>[{{Cita news|lingua=it|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/12/12/sofri-collaborera-con-panorama.html |titolo=SOFRI COLLABORERA' CON ' PANORAMA'] - la Repubblica.it|pubblicazione=Archivio - la Repubblica.it|accesso=2018-09-09}}</ref>.
 
Nel marzo 1997 si acuisce la tensione fra direttore e redazione, con quest'ultima che lamenta «l'uso di collaboratori esterni che ha raggiunto un livello tale da rischiare di essere interpretato come un'implicita valutazione negativa della professionalità della redazione»<ref>[{{Cita news|lingua=it|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/03/14/panorama-guerra-ferrara.html |titolo=PANORAMA, GUERRA A FERRARA] - la Repubblica.it|pubblicazione=Archivio - la Repubblica.it|accesso=2018-09-09}}</ref>. Sei mesi dopo Ferrara si dimette, ufficialmente per dedicarsi solo a ''Il Foglio''<ref>[{{Cita news|lingua=it|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/09/15/lite-sul-video-ariosto-ferrara-lascia.html |titolo=LITE SUL VIDEO - ARIOSTO, FERRARA LASCIA] - la Repubblica.it|pubblicazione=Archivio - la Repubblica.it|accesso=2018-09-09}}</ref>. Altrettanto farà Battista<ref>[{{Cita news|lingua=it|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/09/16/panorama-anche-battista-si-dimette.html |titolo='PANORAMA' ANCHE BATTISTA SI DIMETTE] - la Repubblica.it|pubblicazione=Archivio - la Repubblica.it|accesso=2018-09-09}}</ref>. Al loro posto vengono chiamati rispettivamente Roberto (detto Nini) Briglia e Massimo Donelli. Briglia confermerà di voler proseguire la linea tracciata da Ferrara<ref>[{{Cita news|lingua=it|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/09/17/panorama-briglia-direttore.html |titolo='PANORAMA' BRIGLIA DIRETTORE] - la Repubblica.it|pubblicazione=Archivio - la Repubblica.it|accesso=2018-09-09}}</ref>.
 
== Diffusione sui nuovi media ==
La rivista è consultabile su Internet e su [[iPad]].<br />
''Panorama'' è la prima rivista italiana ad ospitare sulle sue pagine i [[codice QR|codici QR]]<ref>{{Cita|Grande libro della stampa italiana 2018}}, p. 186</ref>: il crittogramma appare in margine all'articolo. Il servizio, avviato l'11 dicembre [[2009]], permette di ottenere video, testi e pagine internet sul proprio cellulare, per approfondire l'argomento a cui l'articolo è connesso.
 
== I direttori ==
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== Bibliografia ==
 
* {{Cita pubblicazione|autore=Andrea Aveto|titolo=OP - Osservatore politico|rivista=Giornalismo italiano 1968-2001|editore=Mondadori|volume=|numero=|cid=A. Aveto, Osservatore politico}}
* {{Cita libro|titolo=Grande libro dell'informazione: stampa e online|edizione=Supplemento di Prima Comunicazione|anno=2018|editore=Genesis|pp=186-187|cid=Grande libro della stampa italiana 2018}}
 
== Altri progetti ==