Classe Capitani Romani: differenze tra le versioni

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Gli [[incrociatore leggero|incrociatori leggeri]] '''Classe Capitani Romani''' hanno costituito nella [[Regia Marina]] una classe di unità navali a mezza strada tra la categoria degli [[incrociatori]] e quella dei [[cacciatorpediniere]], tanto che al termine della [[seconda guerra mondiale]] le navi di questa classe operarono come [[Cacciatorpediniere conduttore|cacciaconduttori]]. Le unità navali di questa [[Classe navale|classe]], richiamandosi alle tradizioni militari di [[Antica Roma|Roma]], vennero battezzate con i nomi dei suoi maggiori condottieri: si ebbero così [[Attilio Regolo]], [[Scipione Africano]], [[Caio Mario]], [[Lucio Emilio Paolo (console 219 a.C.)|Paolo Emilio]], [[Lucio Cornelio Silla|Cornelio Silla]], [[Ottaviano Augusto]], [[Marco Vipsanio Agrippa|Vipsanio Agrippa]], [[Germanico Giulio Cesare|Giulio Germanico ]], [[Traiano|Ulpio Traiano]], [[Pompeo Magno]], [[Druso maggiore|Claudio Druso]] e [[Tiberio|Claudio Tiberio]], e la classe, originariamente indicata come classe Regolo, divenne poi nota come Capitani Romani.<ref name=Tuttostoria>[http://www.tuttostoria.net/storia-contemporanea.aspx?code=1343 Gli incrociatori leggeri classe Capitani Romani]</ref>
 
== Progetto ==
Gli incrociatori Capitani Romani vennero impostati dal [[1939]] per far fronte ai cacciatorpediniere [[Classe Mogador (cacciatorpediniere)|classe Mogador]] e [[Classe Fantasque (cacciatorpediniere)|Fantasque]] della [[Marine Nationale]] [[Francia|francese]], e pertanto venne richiesto che potessero raggiungere una velocità di 41 [[nodo (unità di misura)|nodi]] (queste classi di cacciatorpediniere francesi potevano raggiungere i 40 nodi); a questo scopo venne installato un apparato propulsivo della potenza di 110.000&nbsp;hp, che permetteva loro di soddisfare questo requisito, anche per via della finezza dello scafo, circa 10:1. L'apparato motore era costituito da quattro [[Caldaia a tubi d'acqua|caldaie a tubi d'acqua]] subverticali, sistemate ognuna in un proprio locale<ref name=Tuttostoria>[http://www.tuttostoria.net/storia-contemporanea.aspx?code=1343 Gli incrociatori leggeri classe Capitani Romani]</ref> il cui vapore alimentava due gruppi di [[turbina a vapore|turbine]] Belluzzo, che scaricava la [[potenza (fisica)|potenza]] su due assi con [[elica|eliche]] tripale da 4,20 [[Metro|metri]] di diametro e con ogni gruppo di due caldaie che azionava un gruppo turboriduttore costituito da una turbina ad alta pressione e da due turbine a bassa pressione.
 
Nel corso delle prove, e quindi con un dislocamento ancora leggermente inferiore a quello standard, furono raggiunti i 41 nodi previsti, ma tuttavia nel corso del conflitto l'incrociatore [[Scipione Africano (incrociatore)|Scipione Africano]], in missione di guerra e quindi a pieno carico, raggiunse punte di velocità superiori ai 43 nodi.<ref name=Tuttostoria/>
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== Servizio ==
 
Solamente tre navi di questa classe furono completate, entrando in servizio prima dell'[[Armistizio di Cassibile|armistizio]], mentre l<nowiki>'</nowiki>''Ulpio Traiano'' venne affondato, a poco più di un mese dal varo, il 3 gennaio [[1943]] da incursori inglesi che riuscirono a penetrare nel [[porto di Palermo]], dove era ormeggiato per l'allestimento.<ref>[http://www.palermoricordi.com/2010/05/palermo-operazione-principal-i-chariots.html Palermo Operazione Principal – I Chariots] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20101101081731/http://www.palermoricordi.com/2010/05/palermo-operazione-principal-i-chariots.html |data=1º novembre 2010 }}</ref>
 
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| Smantellato prima del completamento, 1941-1942
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| ''[[Lucio Emilio Paolo Macedonico(console 219 a.C.)|Paolo Emilio]]''
| [[Cantiere navale di Sestri Ponente|Ansaldo]] [[Genova]]
| 12 ottobre [[1939]]