Algoritmo: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua||Algoritmo (semiotica)}}
Un '''algoritmo''' è un procedimento che risolve un determinato [[problema]] attraverso un numero finito di passi elementari, chiari e non ambigui, in un tempo ragionevole. Il termine deriva dalla trascrizione latina del nome del [[matematico]] persiano [[al-Khwarizmi]]<ref>[[Luca Serianni]], ''Grammatica italiana'', ed. UTET-De Agostini, Torino, 2010, ISBN 978-88-6008-057-8, p. 104.</ref> vissuto nel [[IX secolo d.C.]], che è considerato uno dei primi autori ad aver fatto riferimento a questo concetto scrivendo il libro "''Regole di ripristino e riduzione''".
 
Le prime nozioni di algoritmo si trovano in documenti risalenti al [[XVII secolo]], conosciuti come i papiri di [[Ahmes]], che contengono una collezione di problemi con relativa soluzione comprendendo un problema di moltiplicazione che lo scrittore dichiara di aver copiato da altri papiri anteriori di 12 secoli.
 
L'algoritmo è un concetto fondamentale dell'[[informatica]], anzitutto perché è alla base della nozione teorica di [[calcolabilità]]: un problema è calcolabile quando è risolvibile mediante un algoritmo. Inoltre, l'algoritmo è un concetto cardine anche della fase di [[Programmazione (informatica)|programmazione]] dello [[ciclo di vita del software|sviluppo di un software]]: preso un problema da automatizzare, la programmazione costituisce essenzialmente la traduzione o [[codifica]] di un algoritmo per tale problema in [[programma (informatica)|programma]], scritto in un certo [[linguaggio]], che può essere quindi effettivamente [[esecuzione (informatica)|eseguito]] da un [[calcolatore]] rappresentandone la logica di [[Elaborazione dati|elaborazione]].