Pianta carnivora: differenze tra le versioni
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Esistono oltre {{M|250 000|-|-|}} specie di [[Magnoliophyta|Angiosperme]], ma di queste solo circa 600 sono considerate carnivore. Le vere carnivore si sono probabilmente evolute in modo indipendente almeno in dieci occasioni; tuttavia, alcuni di questi gruppi indipendenti sembrano discendere da un recente progenitore comune con predisposizione alla carnivorosità. Alcuni gruppi ([[Ericales]] e [[Caryophyllales]]) sembrano essere un terreno particolarmente fertile per lo sviluppo di adattamenti carnivori, sebbene nel caso delle Ericales questo potrebbe essere dovuto all'[[ecologia]] del gruppo piuttosto che alla sua [[Morfologia (biologia)|morfologia]], dal momento che la maggior parte delle specie di Ericali crescono in habitat a basso contenuto di nutrienti, come le [[brughiera|brughiere]] e le paludi.
Si presume che tutte le varie tipologie di trappole siano modificazioni di una struttura di base simile:<ref>{{Cita | Slack, 1988 | | Slack}}</ref> le foglie ricoperte di peli. Queste (o meglio le ghiandole pilifere) sono idonee alla cattura ed al trattenimento delle gocce di pioggia nelle quali possono proliferare dei batteri. Gli insetti che atterrano sulla foglia possono impantanarsi a causa della [[tensione superficiale]] dell'acqua, e così [[Asfissia|soffocare]]. I batteri, iniziando un processo di [[Decomposizione (biologia)|decomposizione]], rilasciano i nutrienti derivati
È possibile che le trappole ad ascidio si siano evolute semplicemente attraverso una pressione selettiva che ha causato un aumento della depressione nelle foglie concave, seguita dalla saldatura dei margini e dalla conseguente perdita dei peli ad eccezione del fondo, dove impediscono alla preda di risalire in superficie.
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