Sanseverino (famiglia): differenze tra le versioni

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|stato = *[[Cilento|Baronia del Cilento]]
*[[Contea di Tricarico]]
*[[Contea di Colorno]]
*[[Ducato di San Donato]]
*[[Principato di Salerno]]
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|datadeposizione =
|etnia = italiana, Gallo-Romani
|ramicadetti = *Sanseverino di [[Colorno]]
*Sanseverino di San Donato
*Sanseverino di [[Bisignano]]
*Costa-Sanseverino
*Sanseverino di [[Marcellinara]]
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Sale poi alla guida della contea il figlio '''Pietro Antonio''', 9º conte di Tricarico, 4º principe di Bisignano (†1559 Parigi). Sposa nel 1511 in prime nozze Giovanna Requenses<ref>Figlia di Galcerando, conte di Trivento e di donna Beatriz Manrique del Lara.</ref>, in seconde nozze Giulia Orsini<ref>Figlia di Gian Giordano, signore di Bracciano e di Felicia della Rovere.</ref> ed in terze nozze, nel 1539, Erina (o Irina) [[Castriota (famiglia)|Castriota Scanderbeg]]<ref>Nipote dell'eroe albanese [[Giorgio Castriota Scanderbeg]], figlia ed erede di don Ferdinando, 2º duca di San Pietro in Galatina e conte di Soleto e di donna Andriana Acquaviva d'Aragona dei duchi di Nardò.</ref>. Decimo ed ultimo conte di Tricarico della casata dei Sanseverino è '''Niccolò Berardino''', figlio di Pietro Antonio ed Erina Castriota Scanderbeg. Sposa Isabella della Rovere (n. Urbino 1554 - † Napoli 1619)<ref>Figlia del duca Guidobaldo II e di Vittoria [[Farnese]], principessa di Parma e Piacenza.</ref>, dalla quale ha un figlio, '''Francesco Teodoro''', che muore di vaiolo a Napoli nel 1595. Niccolò Berardino, senza altri eredi legittimi<ref>Avrà, infatti, due figlie naturali, Erina ( o Irina) e Giulia.</ref>, muore nel 1606, meno di un anno dopo la vendita all'asta della contea di Tricarico<ref>La contea di Tricarico fu messa all'asta nonostante l'avversione della moglie di Niccolò Berardino, Isabella della Rovere, che dalla contea di Tricarico traeva la maggiore entrata. La perdita della contea aggravò ulteriormente la già precaria situazione economica familiare.</ref>.
===Conti Di Colorno===
*[[Roberto Sanseverino d'Aragona]] (1418-1487), figlio di Leonetto e di [[Elisa Sforza]], sorella di [[Francesco Sforza|Francesco]] [[Duca di Milano]], fu I [[conte di Caiazzo]] e [[conte di Colorno]] dal 15 aprile 1458 al 23 marzo 1477 e poi rinunciò a favore del figlio, Gianfrancesco. Fu generale al servizio degli [[Sforza]], di [[Genova]], del [[Papa]] e di [[Venezia]]: assunse il cognome [[d'Aragona]] per concessione del Re di Napoli. Morì ucciso in un'imboscata nella [[battaglia di Calliano]].
*[[Gianfrancesco Sanseverino d'Aragona]] (1460c.-1502) fu generale al servizio del Duca di Milano e del Re di Francia. Sposò [[Barbara Gonzaga (1482-1558)|Barbara Gonzaga di Sabbioneta]].
* [[Roberto Ambrogio Sanseverino d'Aragona]], Capitano reggente della cavalleria d'Italia per nomina di Francesco I Re di Francia; fu III conte di Colorno dal 1502 al 1532, anno in cui morì a Busseto. La moglie Ippolita Cybo fu reggente per i figli dal 1532 al 1544.
* [[Lavinia Sanseverino d'Aragona]], contessa di Colorno dal 1544 al 1565.
* [[Gianfrancesco Sanseverino]], conte di [[Colorno]] dal 1565 al 1570, avendo sposato Lavinia, sua cugina.
* [[Gian Galeazzo Sanseverino d'Aragona]], fratello minore di Lavinia, dal 1570 al 1577.
* [[Eleonora Sanseverino d'Aragona]], figlia di Gian Galeazzo, rinunciò a favore di
* [[Barbara Sanseverino]], figlia di Gianfrancesco; sposò [[Sanvitale (famiglia)|Gilberto Sanvitale]] e poi il conte [[Orazio Simonetta]], con cui fu giustiziata a Parma il 19 maggio 1612 per la congiura a [[Ranuccio I Farnese]].
 
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=== I Sanseverino di Marcellinara ===
Il feudo di [[Marcellinara]] in Calabria venne assegnato ai Sanseverino il 3 febbraio 1445 da [[Alfonso I d'Aragona]] per il vittorioso assedio di Catanzaro, nella persona di '''Niccolò''' o '''Nicola Sanseverino''' († ottobre 1481), figlio di '''Guglielmo''', Signore di Fiumara di Muro, a sua volta figlio di '''Ruggero''', [[Conte di Mileto]]. Fu il 1º Barone di [[Marcellinara]] con Privilegio del Re di Napoli del 3 febbraio 1445, Paggio di Alfonso V d'Aragona e marito di donna Covella Rhodio dei Baroni di Amato.
 
La linea di Marcellinara, risulta iscritta nel Libro d'Oro della Nobiltà Italiana col titolo di barone di Marcellinara, nella persona di '''Patrizio Sanseverino''' (n. Catanzaro, 1879), discendente di '''[[Carlo Sanseverino|Carlo]]''' (1847-1917), Senatore del Regno d'Italia.