Jindřichův Hradec: differenze tra le versioni
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È un vasto complesso, sorto alla fine del [[XII secolo]] sul luogo di una precedente [[fortezza]] successivamente ampliata.<ref>{{cita web|url=http://www.zamek-jindrichuvhradec.eu/en/|titolo=Sito ufficiale del castello|lingua=en|accesso=21 novembre 2015}}</ref>
Il ''castello'' raggiunse il massimo splendore all'epoca di Adamo II di [[Neuhaus (famiglia)|Hradec]], quando venne radicalmente trasformato secondo i canoni dell'[[architettura rinascimentale]], sotto la direzione dell'architetto [[Canton Ticino|ticinese]] [[Baldassare Maggi]].<ref>{{cita web|url=http://www.artistiticinesi-ineuropa.ch/ita/maggi-b-ita.html|titolo=Baldassare Maggi|sito=Artisti ticinesi in Europa|accesso=15 novembre 2015}}</ref>
All'inizio del [[XVII secolo]] il castello passò nelle mani di [[Vilém Slavata]], protagonista - suo malgrado - della [[defenestrazione di Praga (1618)]].
Dopo la [[guerra dei trent'anni]] il complesso passò alla famiglia dell'aristocrazia terriera [[Boemia|boema]] dei [[Czernin von und zu Chudenitz]], che continuò a curare i lavori di rinnovamento con la costruzione della cosiddetta "Ala spagnola". Nel [[1773]], tuttavia, un incendio danneggiò l'intera area.
La fortezza medievale, la parte più antica del castello, conserva degli affreschi raffiguranti scene della vita di [[san Giorgio]] (1337), un dipinto della [[Maria (madre di Gesù)|Vergine]] eseguito intorno al 1460 ("Madonna di Jindřichův Hradec"),<ref>{{collegamento interrotto|1=[https://www.zamek-jindrichuvhradec.eu/pamatky/jindrichuv-hradec/fotografie-a-obrazky/---fotogalerie-npu/trasa-b/zdsc_6087.jpg Madonna di Jindřichův Hradec] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref> e la cosiddetta "Cucina nera".
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