I Banū Ghaṭafān (in arabo بنو غطفان?) erano una tribù araba numericamente importante, facente parte della più grande stirpe dei Qays ʿAylān e insediata nelle regioni dell'Hijaz orientale, a nord di Medina.

Maometto ebbe varie volte a che fare con loro, essendo alleati con i Quraysh, pagani al pari di loro. Intervennero infatti a fianco dei Coreisciti nella battaglia del Fossato e il Profeta tentò inutilmente di giungere a sottoscrivere un patto con loro.

Si ritrovano ugualmente a fianco degli israeliti Banu Nadir nella conquista di Khaybar.

Convinti dell'inutilità e dei rischi che correvano per l'inimicizia coi sempre più potenti musulmani, il loro sayyid ʿUyayna b. Ḥiṣn al-Fazārī si piegò all'ineluttabile e Maometto, cosciente dell'importanza di quel passo, fu estremamente generoso con loro dopo la sua netta vittoria nella battaglia di Hunayn.[1]

Note modifica

  1. ^ Claudio Lo Jacono, Storia del mondo islamico (VII-XVI secolo). I. Il Vicino Oriente, Torino, Einaudi, 2003, p. 37 e, Idem, Maometto, Roma-Bari, Laterza, 2011, p. 134.

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