Nella terminologia musicale, gruppo spalla, apri concerto, artista d'apertura (in inglese opening act), artista supporter o gruppo supporter (in inglese support band) indica un gruppo o un artista musicale che, in occasione di un concerto di un gruppo o artista affermato o famoso, entra in scena prima dell'esibizione di quest'ultimo. L'esibizione ha in genere una durata inferiore all'ora e ha lo scopo di preparare il terreno per l'attrazione principale[1].

Si tratta in genere di gruppi o artisti emergenti della stessa etichetta musicale dell'artista principale[2] oppure note realtà locali in caso di esibizioni dell'artista principale fuori dai propri confini nazionali. Qualora invece siano già conosciuti al grande pubblico si parla di guest star[1].

Vantaggi e svantaggi modifica

Non è raro che un artista impegnato in un concerto si faccia precedere dall'esibizione di un gruppo spalla (o anche da più di uno);[1] tali gruppi spalla sono spesso di artisti che muovono i primi passi nell'industria musicale, disposti sia ad accettare bassi compensi, sia ad affrontare le difficoltà di apertura di un concerto (il pubblico che si attarda a prendere posto o che, nell'attesa dell'artista principale, si disinteressa alla loro performance).[2] Il loro genere musicale non dev'essere peraltro incompatibile con quello dell'attrazione principale.[3]

D'altro canto, la contropartita è di poter trarre vantaggio dalla partecipazione all'evento in termini di:

  • esperienza personale;[2]
  • ritorno pubblicitario, attraverso i volantini dell'evento o gli annunci radio;[4]
  • esposizione che potrebbe farli notare da uno scopritore di talenti o da qualche casa discografica;[2]
  • ampliamento della propria visibilità, attraverso la partecipazione a un concerto/tournée di una stella della musica.[5]

Spesso l'attrazione principale e il gruppo spalla appartengono alla stessa casa discografica: la loro compresenza nello spettacolo rappresenta evidentemente un duplice vantaggio.[6] L'esibizione del gruppo spalla costituisce un vantaggio anche per l'organizzatore, costituendo un riempitivo dello spettacolo a costi contenuti.[4]

Compenso modifica

Per la sua rappresentazione, ad un gruppo spalla viene riconosciuta una provvigione fissa o una piccola percentuale, proporzionale alla vendita dei biglietti.[2] Come forma di garanzia, l'organizzatore versa generalmente il 50% della somma dovuta in anticipo; questa può ammontare, nei casi di tournée di primaria importanza, anche ad alcune migliaia di dollari.[7] Calcolando mediamente gli introiti di una tournée di successo, la quota giornaliera spettante al gruppo spalla, sotto forma di provvigione fissa, si aggira sui $10.000.[8]

Iniziative modifica

Talvolta i gruppi spalla non vengono scelti dalle case discografiche ma vengono selezionati tramite delle iniziative. Alcuni artisti infatti indicono dei concorsi ad accesso libero: saranno poi valutati i partecipanti e verrà scelto chi aprirà il concerto.[9] Iniziative del genere vengono adottate anche in Italia.[10] Aprire un concerto di un artista più noto può anche essere il premio per aver vinto qualche gara all'interno di alcuni festival, oppure qualche concorso indetto da alcune testate giornalistiche.[11]

Note modifica

  1. ^ a b c Siebert, p. 125.
  2. ^ a b c d e Fink.
  3. ^ Passman, p. 352.
  4. ^ a b Carney, p. 27.
  5. ^ Turow, p. 406.
  6. ^ Des Pres, Landsman.
  7. ^ Hull, p. 112.
  8. ^ Hull, pp. 113-114.
  9. ^ Iniziative apri concerto, su therockblog.net. URL consultato il 12 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 17 giugno 2010).
  10. ^ Campovolo 2.0: le 5 Band Opening Act!, su ligachannel.com. URL consultato il 12 ottobre 2011.
  11. ^ Greenwich: anche noi live con il Liga a San Siro!, su musicalnews.com. URL consultato il 12 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2018).

Bibliografia modifica

  • (EN) Kassim K Carney, Backstage to Millions, 2009, Infinity Publishing, ISBN 0-7414-5677-X.
  • (EN) Josquin Des Pres, Mark Landsman, Creative careers in music, 2000, Allworth Press, ISBN 1-58115-049-0.
  • (EN) Michael Fink, Inside the music business: music in contemporary life, 1996, Schirmer, ISBN 0-02-870764-8.
  • (EN) Geoffrey P. Hull, The recording industry, 2004, Routledge, ISBN 0-415-96802-X.
  • (EN) Donald S. Passman, All you need to know about the music business, 2009, RosettaBooks, ISBN 0-7953-0976-7.
  • (DE) Armin Siebert, Die Sprache der Pop- und Rockmusik: Eine terminologische Untersuchung im Englischen und Deutschen, 2009, Grin Verlag, ISBN 978-3-640-28233-3.
  • (EN) Joseph Turow, Media Today: An Introduction to Mass Communication, 2008, Taylor & Francis, ISBN 0-415-96058-4.

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