Gli onocentauri (in greco antico: Ὀνοκένταυροι?, Onokéntauroi; latino: onocentaurī) sono creature della mitologia greco-romana.

Nel mito modifica

Essi erano affini ai centauri, con i quali condividono una duplice natura, umana e selvatica, ma con la parte inferiore del corpo non da cavallo, ma da asino[1]. Infatti i centauri possono essere considerati la macrofamilia, da cui derivano gli ippocentauri (con la parte inferiore del corpo da cavallo) e gli onocentauri[2].

Sono considerati il simbolo della lussuria maschile e come falsi adulatori delle persone a loro vicine. Anche per questo spesso sono rappresentati con due lingue.

Gli onocentauri sono citati anche in testi islandesi col nome di finngalkan[3].

Nella Bibbia modifica

Gli onocentauri sono citati nella Bibbia dal profeta Isaia, in particolare in Isaia 13,22[4][5][6]. Col tempo e il susseguirsi delle traduzioni, la dicitura di "onocentauri" si perse a favore della più generica "centauri" e più tardi venne tradotta come "iene" o "sciacalli". In particolare, la CEI modificò la propria traduzione in questo senso negli anni Settanta[7].

Note modifica

  1. ^ Pirro Ligorio, Antichità di Roma - Libro XXVII, su pico.sns.it, Scuola Normale Superiore di Pisa, 1º gennaio 2005. URL consultato il 13 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 21 agosto 2007).
  2. ^ Giacomo Leopardi, Saggio sopra gli errori popolari degli antichi - Capo 16 - Dei centauri, dei ciclopi, degli arimaspi, dei cinocefali, su bibliotecaitaliana.it, Università degli Studi di Roma "La Sapienza", 1º gennaio 2008. URL consultato il 13 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2022).
  3. ^ (EN) Vittoria Dolcetti Corazza, Crossing path in the Middle Ages: the Physiologue in Iceland (PDF), su lear.unive.it, Università degli Studi di Torino. URL consultato il 13 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 4 settembre 2012).
  4. ^ Isaia 13,22, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  5. ^ Uomini e bestie, su truciolisavonesi.it. URL consultato il 12 ottobre 2019.
  6. ^ bibliotheca Augustana (Septuaginta), su hs-augsburg.de. URL consultato il 12 ottobre 2019.
  7. ^ Alberto Maggi, Prologo al Vangelo di San Giovanni (PDF), su studibiblici.it, Centro Studi Biblici "G. Vannucci", 17 novembre 1993. URL consultato il 12 ottobre 2019.

Bibliografia modifica

  • Anna Ferrari, Dizionario di mitologia (greca e romana), Torino, UTET, 2006, ISBN 88-02-07481-X.

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