Gli studi biblici o biblistica sono lo studio accademico della Bibbia e dei testi ad essa collegati. Nell'ebraismo la Bibbia è costituita dalla Bibbia ebraica, anche nota come Tanakh, dall'acronimo dei nomi ebraici per le parti in cui è divisa (Torah, Nevi'im, Ketuvim); nel cristianesimo la Bibbia è tradizionalmente composta da Antico Testamento e Nuovo Testamento. Altri testi di interesse degli studiosi biblici sono gli apocrifi dell'Antico Testamento, gli apocrifi del Nuovo Testamento e molti testi delle posizioni anti-nicene delle origini del cristianesimo, come pure la letteratura ebraica delle origini.

Donna anziana che legge la Bibbia (o La madre di Rembrandt), dipinto di Gerard Dou

Vi sono due approcci principali agli studi biblici. Il primo studia la Bibbia come una creazione umana, e prende il nome di critica biblica; è un approccio adottato nel mondo accademico laico e permette di considerare gli studi biblici come un sottocampo degli studi religiosi. Un altro approccio è lo studio religioso della Bibbia, in cui si assume che essa abbia un'origine divina; questo approccio è un ramo della teologia, ed è anche noto come ermeneutica biblica.

Metodologicamente e teoricamente questo campo di studi utilizza diverse discipline, come storia, archeologia, critica letteraria, filologia e sempre più frequentemente le scienze sociali.

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