Tarhunzas
Tarhunzas (o Tarku ma anche Tarhunza) fu un'antichissima divinità dell'Anatolia,[1] il dio eccelso, chiamato anche Baal-Tarz, considerato l'omologo di Zeus.
Su una stele rinvenuta a Karatepe è scritto:
La straordinaria scoperta avvenuta a Karatepe, in Turchia, nel 1946, ad opera dagli archeologi Helmuth Theodor Bossert e Halet Cambel riportò alla luce sia la statua di Tarhunzas che un piccolo tempio a lui dedicato.[3]
Temuto dai marinai per le tempeste,[4] Tarhunzas era anche l'espressione del rispetto che le popolazioni di quei luoghi nutrivano per la fecondità della terra, i suoi ritmi, i suoi misteri e i suoi frutti. Durante l'anno la statua venivano adorna con le primizie della terra: fasci di spighe, tralci di viti e fiori.[1] Giuseppe Furlani afferma che "nel paese di Luwiya si adorava segnatamente Shantash (Sandon) e accanto a questo anche Tarhunza"[5]. Venne assimilato al suo omologo hurrita Teshub.
Note
modifica- ^ a b Abate Giuseppe Ricciotti, Paolo apostolo. Biografia con introduzione critica e illustrazioni, Tipografia Poliglotta Vaticana, 1946, pag. 18.
- ^ Piero Meriggi, Manuale di eteo geroglifico II, Roma, 1967, p. 70.
- ^ Helmuth Theodor Bossert & Halet Cambel, Karatepe, Istanbul, 1946.
- ^ Corinne Bonnet, Jörg Rüpke, Paolo Scarpi, Nicole Hartmann, Franca Fabricius, Religioni Orientali e culti misterici, pag. 237.
- ^ Giuseppe Furlani, Enciclopedia Italiana, HITTITI, 1933.
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Collegamenti esterni
modifica- (EN) Tarhun, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
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