Tomba di Jay

Tomba

La tomba di Jay (o tomba di Kitty Jay) è un supposto luogo di sepoltura di una vittima di suicidio del XVIII secolo. Essa è con il tempo divenuta un luogo molto conosciuto del Dartmoor, nel Devon, nell'Inghilterra sudoccidentale, nonché oggetto del folklore locale e di molte storie di fantasmi.

La tomba di Jay

La piccola sepoltura si trova posta lungo una strada secondaria a circa 1,6 km a nordovest da Hound Tor, all'entrata di un sentiero che porta a Natsworthy. Fiori freschi vengono regolarmente posti sulla tomba, anche se nessuno ammette di cedere a questa superstizione.[1][2][3]

Folklore modifica

Le prime storie modifica

Il primo resoconto della storia della tomba venne pubblicato a pag. 5 del North Devon Journal del 23 gennaio 1851, con il titolo "County Intelligence":

«Nella parrocchia di Manaton, presso Widdecombe nella brughiera [...] si trova un accumulo di terra più alta del suolo, quella che appare essere una tomba. Dopo ulteriori indagini si è trovato lo scheletro di un uomo che sembrerebbe essere appartenuta a Anne Jay, una donna impiccatasi tre generazioni fa in un fienile presso Forder, e sepolta poi a Four Cross Lane, secondo il costume dell'età dell'Illuminismo.[4]»

Nel 1876 Robert Dymond pubblicò un libro dal titolo "Things Old and New" Concerning the Parish of Widecombe-in-the-Moor and its Neighbourhood ove si legge quanto segue:

«Un singolo blocco di terra con una pietra tombale non scritta presso la strada è il sito della tomba attuale. Una povera vecchia donna, di nome Kay, impiccatasi da sola, venne sepolta al crocicchio di due strade senza i riti della sepoltura cristiana. Vi sono diverse tombe di suicidi in tal maniera, ed il folklore locale dice di vedervi delle luci di notte.[5]»

Nel I volume di Western Antiquary, datato all'ottobre del 1881, tale F. B. Doveton chiese ulteriori dettagli circa la tomba che egli stesso notò lungo la strada per Hey Tor. La guida di Doveton gli disse:

«che era chiamata la "Tomba di Jay" e che si trattava della sepoltura di una giovane donna che si era impiccata anni prima in un fienile presso Manaton, le cui ossa erano state quindi qui sepolte senza riti.[6]»

P. F. S. Amery pubblicò ulteriori informazioni dopo il passaggio di Dymond:

«Questa si trova a un quarto di miglio da Swallaton Gate, sulla strada che porta da Ashburton a Chagford; questo punto non è un crocicchio ma piuttosto una leggera altura presso la strada principale che divide la strada secondaria che porta verso delle fattorie di Hedge Barton e Heytree e la valle di Widecombe. La tomba si dice sia di Betty Kay, di circa vent'anni, e che lo stesso Mr. James Bryant, proprietario della tenuta, abbia scavato la piccola collinetta per verificare la tradizione locale, vi abbia trovato delle ossa, le abbia poste in una bara e l'abbia rinterrata nel medesimo punto.[5]»

Vent'anni dopo, nel primo volume di Devon Notes and Queries (1900–01), W. H. Thornton, rettore di North Bovey, chiese:

«Quali siano state le circostanze della povera vittima che giaceva, o giace, nella tomba di Jay, al punto d'incontro tra il sentiero di Heatree Common con la strada di Chagford e Ashburton? La tradizione locale ritiene che si trattasse di una serva a servizio presso la fattoria di Manaton Ford, e che si impiccò da sola, per poi venire sepolta di notte non lontano dalla casa. Si dice anche che la tomba sia stata aperta ma non vi siano state trovate tracce d'ossa. Si dice che queste siano state in precedenza portate via da un amico della defunta per essere sepolte nuovamente altrove. Ancora oggi la tomba si distingue chiaramente come un monticciolo di terra che viene tenuto decentemente. Qualcuno può dare una data certa ad una tale tragedia?[7]»

In replica a questa ricerca P. F. S. Amery uno degli editori di Devon Notes and Queries rispose:

«...la Tomba di Jay, che si trova a lato della strada che porta da Ashburton a Chagford, dove le strade di Heytree ed Hedge Barton Estates si incontrano. Un minatore di 74 anni ci informa che circa quarant'anni fa [...] era al serviziodi Mr. James Bryant, di Hedge Barton, Manaton, e che ricorda che in quell'occasione la tomba di Jay venne aperta ed in essa venne trovato il corpo di una giovane donna non maritata che si era impiccata nel fienile di Cannon Farm, situata tra Forder e Torhill, e si dice che fosse qui stata sepolta, ma nessun altro degli abitanti attuali di Manaton si ricorda di tale evento.

La tomba venne aperta per ordine di Mr. James Bryant alla presenza di suo genero, Mr. J. W. Sparrow, M.R.C.S. Le ossa trovate vennero esaminate e dichiarate essere di donna. Il teschio venne portato ad Hedge Barton, ma venne successivamente messo in una scatola di legno con le ossa e reinterrato in quel monticciolo di terra che ancora oggi si può vedere. Attualmente esso ha l'apparenza di una tomba.[8]»

Nel 1909 William Crossing, nella sua Guide to Dartmoor riprese la storia di Amery, chiamando però la suicida "Kitty Jay, come si usava dire", correggendo il nome dell'incidente in "Canna, una fattoria non distante, presso East Down".[9]

L'autrice locale Beatrice Chase riportò la leggenda nella sua novella The Heart of the Moor pubblicata nel 1914, dicendo che tutti i dati riportati anche da altri scrittori fossero da ritenersi autentici.[10] Nel racconto riporta:

«[...] presso un campo di poco distante la strada, su una riva erbosa, ho trovato i resti di una rude tomba. Si trova appunto sul ciglio della strada, elevata su una collinetta erbosa, con pietre regolari su ciascun lato, terminante con una lapide in granito alla testa. [...] Avvicinandomi ho notato che qualcuno vi ha posto dei fiori a mo' di croce, che seccano morendo al sole.[10]»

Data l'assenza di una qualsiasi iscrizione sulla tomba resta da stabilire l'identità della sepolta. Dopo avere chiesto a diversi locali e su guide senza successo, la protagonista della storia trova una certa "Nonna Caunter" che ben conosce la storia:

«"Si, signorina, si tratta certamente di una tomba," [...] " E' chiamata la tomba di J. [...] Mary Jay era il nome della povera cameriera. L'ho saputo da mia madre, quando io stessa ero molto piccola e successe quando lei stessa era piccola. Poteva appena ricordarselo lei." [...] "E' la tomba di una suicida, signorina." [...] "Era un'orfana e svolgeva il proprio lavoro alla fattoria Barracott tra Manaton e Heatree. Un giorno, quando ancora era giovane, prese una corda e si recò nel fienile verso Manaton Road, e si impiccò ad una trave. Era ormai morta quando il contadino la trovò." [...] "Si tratta della solita vecchia storia, amori non corrisposti, poveretta."[10]»

Patricia Milton, scrivendo nel 2006, ha rilevato come la Chase si sia dimostrata piuttosto ingenua nelle sue ricerche in quanto già dal 1905 la tomba fosse ampiamente menzionata in guide locali ed era già una meta turistica.[11]

Le ultime versioni modifica

Dal 1965 la tomba di Jay è divenuta una delle principali attrazioni turistiche di Dartmoor, con versioni sempre diverse della leggenda. Qualcuno continua a portare fiori freschi sulla tomba.[12]

Secondo altre leggende circolanti la ragazza sarebbe stata vittima di violenze da parte del fattore locale e per la vergogna si sarebbe impiccata. Secondo un'altra versione avrebbe avuto una storia d'amore con il figlio del fattore e una volta rimasta incinta, per la vergogna, si sarebbe impiccata.[13]

Si dice inoltre che il suo corpo, in quanto suicida, sia stato rifiutato dalle tre parrocchie locali di Widecombe-in-the-Moor, North Bovey e Manaton e pertanto ella dovette essere sepolta all'incrocio di due strade come era in uso per i suicidi all'epoca.[1]

 
La tomba vista da vicino con i tipici fiori freschi, monete e altre offerte votive

La tomba modifica

Vi sono sempre fiori freschi sulla tomba, oggetto del folklore locale, che secondo alcuni vengono qui posti segretamente di notte da folletti,[3] ma si sa per certo che l'autrice Beatrice Chase era per esempio una di quelle persone che vi si dedicavano,[3] sino alla sua morte nel 1955. Dal 2007 oltre ai fiori si sono presentate una serie di altre offerte votive come monete, candele, conchiglie, piccole croci e giocattoli.[2]

Diversi automobilisti di sera hanno giurato di avervi visto delle figure spiritiche o piccole luci altri invece riportano di avervi visto una figura scura inginocchiata.[2]

Note modifica

  1. ^ a b Elizabeth Stuart, Devon Curiosities, Wimborne, Dorset, The Dovecote Press, 1989, p. 110, ISBN 0-946159-53-X.
  2. ^ a b c Kitty Jay, su legendarydartmoor.co.uk, Legendary Dartmoor. URL consultato il 25 settembre 2008 (archiviato dall'url originale il 27 dicembre 2008).
  3. ^ a b c Eric Hemery, High Dartmoor, London, Robert Hale, 1983, p. 726, ISBN 0-7091-8859-5.
  4. ^ County Intelligence, in North Devon Journal, 23 gennaio 1851, p. 5. URL consultato il 27 febbraio 2012. (Subscription required for online access)
  5. ^ a b P. F. S. Amery, A Dartmoor Tragedy, in The Western Antiquary; or Devon & Cornwall Note Book, vol. 1, n. 3, Plymouth, Latimer and Son, January 1882, p. 114.
  6. ^ F. B. Doverton, A Dartmoor Tragedy, in The Western Antiquary; or Devon & Cornwall Note Book, vol. 1, n. 3, Plymouth, Latimer and Son, January 1882, pp. 106-7.
  7. ^ W. H. Thornton, Local Traditions, North Bovey and its Neighbourhood, in Devon Notes and Queries, vol. 1, Exeter, James G. Commin, 1901, p. 186.
  8. ^ P. F. S. Amery, Jay's Grave, in Devon Notes and Queries, vol. 1, Exeter, James G. Commin, 1901, pp. 251-2.
  9. ^ William Crossing, Guide to Dartmoor, 2nd, Plymouth, The Western Morning News, 1912, p. 295.
  10. ^ a b c Beatrice Chase, The Heart of the Moor, London, Herbert Jenkins, 1914, pp. vi; 88–91.
  11. ^ Patricia Milton, The Discovery of Dartmoor: A Wild and Wondrous Region, Chichester, Phillimore, 2006, p. 194, ISBN 1-86077-401-6.
  12. ^ Ruth E. St. Leger-Gordon, The Witchcraft and Folklore of Dartmoor, Newton Abbot, Peninsula Press, 2001 [1965], p. 115, ISBN 1-872640-11-7.
  13. ^ Si veda ad esempio John Pegg e David Edgley, After Dark on Dartmoor, Tunbridge Wells, John Pegg Publishing, 1984, p. 44.

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