Tonight, I Celebrate My Love

canzone

Tonight, I Celebrate My Love è un brano musicale soul-R&B, inciso nel 1983 da Peabo Bryson e Roberta Flack e pubblicato come singolo estratto dal loro album Born to Love[1][2][3]. Autori del brano sono Gerry Goffin (testo) e Michael Masser (musica).[1][3][4]

Tonight, I Celebrate My Love
singolo discografico
ArtistaPeabo Bryson, Roberta Flack
Pubblicazione1983
Durata3:29
Album di provenienzaBorn to Love
Dischi1
Tracce2
GenereSoul
Rhythm and blues
Registrazione1983
Formati45 giri

Il singolo, pubblicato su etichetta Capitol Records[1], raggiunse il secondo posto delle classifiche nel Regno Unito[4].

Il brano fu ripubblicato su singolo nel 1988 con al Lato B un brano di Melba Moore[5]. Vari artisti hanno inoltre inciso una cover del brano.[1][4]

7"[1]
  1. Tonight, I Celebrate My Love – 3:29
  2. Born to Love – 4:25

Classifiche

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Classifica Posizione
massima
Nr. di settimane
Belgio 8[1] 7[1]
Norvegia 8[1] 5[1]
Nuova Zelanda 11[1] 15[1]
Paesi Bassi 16[1] 6[1]
Regno Unito 2[4]
US Billboard Hot 100 Chart 16[4]

Tra gli artisti che hanno inciso una cover del brano, figurano (in ordine alfabetico):

Adattamenti in altre lingue

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Il brano è stato adattato in olandese da Christill con il titolo Vannacht bekende ik mijn liefde voor jou: questa versione è stata incisa da Sandra Kim e Frank Galan nel 1997[1][4]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r (DE) Peabo Bryson & Roberta Flack - Tonight, I Celebrate My Love, su hitparade.ch, Hit Parade.ch. URL consultato il marzo 2016.
  2. ^ (DE) Peabo Bryson & Roberta Flack - Born to Love, su hitparade.ch, Hit Parade.ch. URL consultato il marzo 2016.
  3. ^ a b (EN) Tonight, I Celebrate My Love, su allmusic.com, AllMusic. URL consultato il 1º aprile 2016.
  4. ^ a b c d e f g h i j k l m (EN) Tonight, I Celebrate My Love by Roberta Flack / Peabo Bryson, su secondhandsongs.com, Second Hand Songs. URL consultato il 1º aprile 2016.
  5. ^ (EN) Peabo Bryson & Roberta Flack / Melba Moore – Tonight I Celebrate My Love / Love's Comin' At Ya, su discogs.com, Discogs. URL consultato il 1º aprile 2016.

Collegamenti esterni

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