Too Much of Nothing

Too Much of Nothing è un brano musicale composto nel 1967 da Bob Dylan durante il suo periodo di autoimposto esilio dalle scene a seguito dell'incidente motociclistico del 29 luglio 1966.[1] La canzone venne originariamente incisa da Dylan e The Band durante le celebri "sessioni in cantina" dell'estate 1967, parte delle quali (inclusa questa traccia) furono pubblicate nel 1975 sull'album The Basement Tapes.[2]

Too Much of Nothing
ArtistaBob Dylan
The Band
Autore/iBob Dylan
GenereFolk rock
Edito daColumbia Records
Pubblicazione originale
IncisioneThe Basement Tapes
Data1975
NoteComposta nel 1967

Il brano modifica

Uno dei temi maggiormente ricorrenti nei The Basement Tapes è la paura del "nulla". Shelton sente in questo brano altri riferimenti al Re Lear, dove Lear dice alla figlia Cordelia: "Niente viene dal niente" (atto I, scena 1). Marcus asserisce che questa fu una delle prime tracce incise alla fine dell'estate '67, in agosto o settembre 1967. Egli scrisse che queste canzoni sono contraddistinte dal fatto di essere "suonate lentamente, e cantate in tono lamentoso". La voce di Dylan è tenuta su registri acuti e costantemente sul punto di "spezzarsi", sorretta non dal ritmo o dalla melodia ma dalla scoperta del vero significato di quello che viene cantato. L'accompagnamento al coro di Richard Manuel e Rick Danko è costituito anch'esso da voci acute, anche più esposte".

Formazione modifica

Sovraincisioni 1975
  • Garth Hudson – parti di tastiera aggiuntive;
  • Levon Helm – (possibilmente) batteria, coro.

Cover modifica

Too Much of Nothing
singolo discografico
ArtistaPeter, Paul and Mary
Pubblicazionenovembre 1967
Album di provenienzaLate Again
Dischi1
Tracce2
GenereFolk
EtichettaWarner Bros. Records
ProduttoreAlbert Grossman,
Milton Okun
Registrazione1967
Formati45 giri

Nel novembre 1967, la canzone fu un successo da Top 40 per Peter, Paul and Mary. Nel testo originale di Dylan, il ritornello cita due nomi di donna: «Say hello to Valerie/Say hello to Vivien/Send them all my salary/On the waters of oblivion», invece nella versione di Peter, Paul and Mary venne cambiato il secondo nome da "Vivien" a "Marion" con grande disappunto di Dylan. Secondo il membro del trio Paul Stookey, fu questo episodio che allontanò Bob Dylan dal gruppo: "diventammo semplicemente altri tizi che rifacevano le sue canzoni". Patrick Humphries ha fatto notare che, consapevolmente o meno, i nomi delle due donne citate nella versione originale di Dylan corrispondono a quelli delle due mogli del poeta T. S. Eliot.[3]

La canzone apparve anche sull'album di debutto degli Spooky Tooth It's All About, sul primo album dei Fotheringay, e in Black Claw & Country Fever di Albert Lee. Tutte e tre le versioni sostituiscono il nome "Vivien" con "Marion".

Note modifica

  1. ^ Williams, Paul., Bob Dylan: Performing Artist - Book One 1960 - 1973, Xanadu Publications Ltd, 1990, pp. 232–233, ISBN 1-85480-044-2.
  2. ^ The Basement Tapes review, su allmusic.com, AllMusic. URL consultato il 17 settembre 2009.
  3. ^ Eliot sposò Vivienne Haigh-Wood nel 1915; separandosi poi nel 1933. Successivamente Eliot sposò Valerie Fletcher nel gennaio 1957, poco tempo prima di morire.

Collegamenti esterni modifica

  Portale Rock: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di rock