Tsuba (鍔 oppure 鐔) è il vocabolo nipponico indicante la guardia della spada giapponese.

Tsuba
Tsuba in shakudo - Mille falchi in volo
Sukashi Tsuba con Nagako-Ana (centrale, più lungo), Kozuka-Hitsu e Kogai-Hitsu (laterali)

Gli tsuba quali oggi li conosciamo apparvero in Giappone non prima dell'VIII secolo (Periodo Nara), seppur alcuni esemplari rinvenuti datino al VI secolo, al principio del Periodo Asuka. Durante il periodo Muromachi (1333-1573) e il Periodo Azuchi-Momoyama (1573-1603) gli tsuba, massicciamente prodotti, erano più funzionali che decorativi, più solidi sia nel materiale che nella forma. Invece, durante il lungo periodo di pace civile che caratterizzò il periodo Edo (1603-1868), lo tsuba divenne ornamentale e fatto di materiali meno pratici, come l'oro.

Costruzione

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Lo tsuba è generalmente tondo (o leggermente ovoidale) o vagamente quadrato e posto in fondo alla lama delle spade giapponesi subito sotto l'Habaki (collare) e sopra l'impugnatura in tutti i tipi di spada o pugnale giapponese: katana, wakizashi, hamidashi, ecc.
Le dimensioni variano a seconda della spada su cui lo tsuba è montato:

  • nel katana, il diametro dello tsuba è circa 7,5-8 cm;
  • nel wakizashi, il diametro dello tsuba è circa 6,2-6,6 cm;
  • nel tantō, il diametro dello tsuba è circa 4,5–6 cm

Possono essere trovati in un'ampia varietà di metalli come ferro, acciaio, ottone, rame e shakudō, che è una lega di oro e rame[1], molto attraente per la sua patina di ossido color blu scuro-viola.

Le parti componenti lo tsuba sono:

  • Nagako-Ana (中心孔 oppure 中心穴) - buco nella tsuba per inserire la lama
  • Kozuka-Hitsu (小柄櫃) - buco nella tsuba per inserire il Kozuka
  • Kogai-Hitsu (笄櫃) - buco nella tsuba per inserire il Kogai[2]

Gli tsuba sono generalmente finemente decorati e sono degli oggetti da collezionismo molto comuni.
La produzione dei pezzi era affidata a vere e proprie dinastie di artigiani specializzati nella realizzazione dello tsuba[3]. Questi manufatti altamente decorati erano non solo oggetti da collezionismo ma veri e propri cimeli di famiglia passati da una generazione all'altra. Famiglie giapponesi con radici Samurai a volte hanno il loro disegno araldico (mon) inciso su una tsuba.

Come il guardamano di tutte le altre armi bianche, lo tsuba contribuisce al controllo dell'arma (il dito indice destro generalmente è tenuto sullo tsuba) e alla protezione per la mano. Date le sue ridotte dimensioni, però, esercita più un tipo di difesa "passiva", evitando che la mano scivoli dall'impugnatura alla lama, piuttosto che "attiva", essendo troppo piccola per poter efficacemente proteggere l'arto dell'utente da un fendente della lama nemica.
Parimenti, lo tsuba, insieme al habaki, viene impiegato dallo spadaccino durante gli scontri di forza con l'avversario negli "scontri" a spinta durante i quali i due contendenti cercano di guadagnare una miglior posizione per il colpo. Nella scherma giapponese, questa mossa è chiamata appunto "tsubazeriai" (鍔迫り合い) , cioè "spingere una tsuba contro l'altra".

Evoluzioni linguistiche

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Il vocabolo "Tsubazeriai" è oggi il nome di una rivista comune nel moderno kendō ed ha una sua propria valenza linguistica autonoma con il significato di "essere in aspro conflitto".

  1. ^ National Pollutant Inventory - Copper and compounds fact sheet Archiviato il 2 marzo 2008 in Internet Archive.
  2. ^ http://www.arscives.com/historysteel/japaneseglossary.htm Glossario dei termini relativi alle spade giapponesi
  3. ^ Tsuba su www.clickjapan.org

Bibliografia

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  • Kanzan, Sato (1983), The Japanese Sword, Kodansha International; ISBN 0-87011-562-6 [1].
  • Kapp, Leon; [ill.] Kapp, Hiroko [e] Yoshihara, Yoshindo (1987), The Craft of the Japanese Sword, Kodansha International, ISBN 0-87011-798-X [2].
  • Ogasawara, Nobuo (1993), Japanese Swords, The Japanese Time, ISBN 4-586-54022-2.
  • Schiller, Guido (2008), Koshirae: Nihon Token Gaiso The Mountings of Japanese Swords, on-line.
  • Torigoe, Kazutaro [e] Haynes, Robert E. (2000), Tsuba : An Aesthetic Study, Ed. Northern California Japanese Sword Club.
  • Yumoto, John M. (1989), The Samurai Sword: A Handbook, Charles E. Tuttle Co., ISBN 0-8048-0509-1 [3].

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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