Utente:A.Assom/Sandbox

RICCARDO ASSOM da Villastellone

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Riccardo Assom nel suo eremo montano, agosto 2012

23.08.1944 - 06.05.2020


Cenni biografici

Come trovare adeguate parole, per presentare una personalità tanto eclettica ed irrefrenabile, per raccontare la varietà delle opere da lui realizzate in vita e far intendere così il lascito di tanta ammirazione e benevolenza in chi l’ha conosciuto, osservato, ascoltato.

Riccardo Assom era un artista, insegnante di storia dell’arte, scultore, pittore dallo stile inconfondibile. Fu uomo politico impegnato per lunghi anni nell’amministrazione pubblica, fervente antifascista. Scrittore, ricercatore e storiografo. Ideatore di collezioni museali, patrimoni storici del territorio. Animato dall’interesse di conoscere e di raccontare, ha dedicato la propria vita allo studio e alla ricerca, riuscendo nel tempo a raccogliere innumerevoli reperti, documenti e testimonianze orali trascritte. L’essere fautore di una autentica memoria storica è il grande pregio che gli si riconosce.

Nato a Villastellone nel 1944, a cavallo degli anni Settanta si stabilisce a Torino dove termina gli studi liceali. Una precoce cardiopatia lo costringe a lunga degenza ospedaliera, in attesa della prima operazione alla quale si sottoporrà nel 1971; durante quei mesi avrà l’opportunità di assistere a numerosi interventi di cardiochirurgia e, restando al fianco dei medici operanti, realizzerà disegni anatomici dedicati a ritrarre anche le fasi dei primi trapianti cardiaci. Le sue tavole corredarono i manuali scientifici editi da Minerva Medica.  Negli anni che seguono, partecipe dei circoli artistici torinesi, fonda insieme ad un gruppo di amici pittori il movimento Nuova Sintesi, ispirato da un moderno concetto di semiotica pittorica (l’essenziale significa l’intero, il dettaglio sottintende e  svela l’oggetto globale) : è il tempo in cui inizia a prendere forma l’ellisse, e si configura il suo personale stile pittorico, policromatico, geometrico, rigoroso nelle linee e nella stesura del colore.

Sposata l’infermiera di cui si era innamorato, divenuto padre, inizia la sua attività di insegnante in numerose scuole del torinese, finché con la famiglia si trasferisce a vivere e ad insegnare nel paese nativo. Sono questi gli anni del fervore politico, epoca nella quale la partecipazione agita in nome di una forte ideologia si concretizza nell’impegno a favore della collettività : Assom diverrà Consigliere comunale e ricoprirà con abnegazione l’incarico di Assessore ai LLPP per più di un decennio. Nel frattempo, oltre all’insegnamento, continuerà la produzione artistica con il susseguirsi di mostre personali e collettive in territorio regionale e nazionale. Intanto, con l’aiuto di volenterosi suoi studenti, coinvolti nell’impresa con entusiasmo e maestria, porterà ad inaugurazione il Museo di Cultura Popolare e Contadina con sede in Villastellone, ancora oggi aperto al pubblico e sede di mostre e incontri culturali. Dei medesimi anni sono inoltre il progetto e la realizzazione del Monumento ai Caduti in Bosia, località dell’Alta Langa, e nel 1982 il dipinto murale con scene dedicate al lavoro in vigna e al vino, custodito sulle pareti dell’antico portico del mercato in piazza Martiri a La Morra, ora sede dell’Ufficio Turistico comunale. Tra il 1986 e il 1988, su richiesta di rinomata azienda vitivinicola lamorrese, il pittore realizzerà una serie di 11 esclusive etichette, “sinestesia tra i segni visuali e grafici e le componenti più sensuali della degustazione del vino”.

Negli anni a seguire, sempre più spesso all’acrilico del pennello si alterna l’inchiostro. Assom, da sempre interessato allo studio della storia contemporanea, frequentando in amicizia i protagonisti della Lotta di Liberazione, registra e trascrive le loro testimonianze dirette. Da quest’opera minuziosa di trascrizione ed analisi degli eventi occorsi nella recente guerra, nasceranno i primi tre libri a carattere prettamente storiografico “Giovani tra le montagne” (L’Arciere, 1999), “Donne nella bufera” (L’Arciere, 2001) e il trattato “Guerra civile? Una definizione non condivisa” (L’Arciere, 2005). Dopo questi, saranno scritti e pubblicati il romanzo “Il tempo del grano” (Primalpe, 2015), “ Il mio cuore è con loro” (Primalpe, 2017) libro dedicato agli amici partigiani dove la scrupolosa storiografia concede spazio al sentimento, e una raccolta di racconti dal titolo “Bianco di neve fresca” (Primalpe, 2019) . Resterà purtroppo incompiuto l’ultimo scritto di cui aveva iniziato la stesura, interrotto inaspettatamente a pagina 45.

Scrivere è più facile in un contesto di silenzio. Nella borgata montana dove da molti anni ormai si ritirava stagionalmente, mentre realizzava affreschi e altorilievi sui muri esterni delle baite ristrutturate, Assom riuscì a portare a termine i suoi lavori di studio e scrittura, nonché a dare vita ad un progetto coltivato da tempo. Vent’anni fa aprì le porte dell’Ecomuseo della Resistenza “Il Codirosso”, una preziosa collezione museale di cimeli, armi e documenti originali della lotta partigiana e della Seconda Guerra. Custode del museo e dei ricordi in esso protetti, accoglieva con entusiasmo i visitatori e li accompagnava incantati da suggestivi racconti alla conoscenza e alla riflessione. “Agire insieme, condividere, spiegare. Perché diventi efficace anche un personale gesto di coraggio, sia chiaro il motivo che portò ad agire, sia rinfrancata la coscienza. Infine, per oltrepassare il limite imposto dal tempo, consegnare la memoria a nuove mani. Divulgare”. La raccolta museale dovrà ora trovare diversa collocazione e cedere alla necessità di una nuova gestione: si proseguirà secondo il suo esempio, le sue parole saranno la guida.

Disegno anatomico

L'ellisse, mostre e riconoscimenti

Etichette

L'insegnamento e il primo museo

Attività politica

Ecomuseo della Resistenza, i partigiani, l'ANPI

Bibliografia