Utente:Acrostico/Sandbox

Alula Taibel , 8 gennaio 1892 , Copparo provincia di Ferrara . Un pacifista in trincea. Così si può definire Alula Taibel, l'ardito naturalista.

E questo nonostante la sua spiccata abilità come ufficiale combattente e nonostante la sua partecipazione a ben tre guerra: in Libia nel 1911-1912 (con un servizio che lo portò a rimanere in colonia fino al 1914), sul fronte italo-austriaco dal 1915 al 1918 e in Africa Orientale durante la Seconda Guerra mondiale. Sul coraggio di Alula Taibel parlano chiaro le sue 5 medaglie al valor militare: tre d'argento e due di bronzo. Ufficiali di ogni rango e tipo lo avevano notato e additato come uno dei giovani più promettenti dell'intero Regio Esercito.

Anche lo stesso Armando Diaz, che lo aveva avuto alle sue dipendenze in Libia, aveva avuto buone parole di elogio per lui. “Sul campo tattico ed in combattimento rifulsero le più belle doti di cui è adorno questo giovane ufficiale: molto coraggio, sangue freddo, avvedutezza, energia, iniziativa. Nell’esporre ha una forma simpatica, convincente, sintetica che richiama l’attenzione dell’uditorio e non lo stanca. È un felice istruttore ed è molto portato per l’insegnamento al quale da tempo aspira. Scrive bene e con facilità. Riuscirebbe indubbiamente un ottimo insegnante. Per eccessiva modestia trascura un po’ anche la sua persona e non dimostra perciò nell’aspetto tutte quelle belle qualità di soldato che ha spiegato in guerra. È fregiato di 5 medaglie al valore (3 d’argento e 2 di bronzo) ma nei suoi modi, nelle sue conversazioni non mette mai in evidenza il suo valore e questa sua bellissima modestia gli accresce la stima dei superiori" scriveva in un rapporto un suo superiore nel Primo dopoguerra.


Era stato proposto nel 1917 dal colonnello Giuseppe Pavone, come comandante di un nascente reparto d'assalto della III armata. Ma all'assalto Taibel andava disarmato. "non porto arma di sorta e nel fodero della mia pistola ho solo un po’ di carta compressa" ammetteva lui stesso. Andava all'assalto "senza rivoltella, tenendo nella destra una sottile canna di bambù".

Servì in Africa Orientale, dove a fine giugno 1941 cadde prigioniero degli inglesi. Rimase "ospite di sua maestà britannica" in quel di Yol fino alla fine del 1945. La sua prigionia è stata ricostruita attraverso le testimonianze di altri prigionieri italiani di Yol che lo avevano conosciuto e citato nelle loro memorie. Nei quasi 5 anni di prigionia in mani inglesi in India, aderì al Partigiani della Pace, un movimento pacifista internazionale attivo soprattutto all'inizio della Guerra fredda, e divenne firmatario e divulgatore in Italia dell'Appello di Stoccolma contro l'uso della armi nucleari. Così era solito dire quando era interpellato a proposito dell'apparente controsenso della sua posizione di militare pluridecorato pacifista:

"Non sono forse tutte fratricide le guerre? Non siamo forse sulla terra tutti fratelli? No, io odio la guerra, odio questo iniquo spargimento di sangue… Sono stipendiato; debbo compiere intero il mio dovere anche se mi costa un grande sforzo spogliarmi della mia personalità… Sogno una patria grande come l’universo in cui tutti gli uomini sui sentano fratelli".

Quello strano colonnello che nella sua baracca aveva tante gabbie piene di animali da osservare, disegnare e studiare non era certo passato inosservato. Ma Alula Taibel non fu soltanto un soldato quanto anche e sopratutto un valente naturalista, autore di centinaia di pubblicazioni e studi, rinomato nel mondo accademico italiano e straniero. Nel corso della sua vita fu poi annoverato tra gli "zoologi col machete in mano" uno di quelli insomma che univano lo studio cattedratico a quello sul campo. A testimonianza di ciò vi sono i suoi numerosi viaggi, compiuti in India, Guatemala , Etiopia e Africa equatoriale, alla ricerca di animali e nuove specie da studiare.

Non è un caso infatti che si debba a questo Copparese la scoperta di un nuovo scorpione in Centro America, che porta proprio nel suo nome scientifico il rimando al suo scopritore, Dipèlocentrus Taibeli.

Alula Taibel morì in una casa di riposo nel Ferrarese all'età di 92 anni.


http://www.iperbole.bologna.it/risorgimento/eventi/47755/id/99880

https://emiliaromagnaalfronte.com/2019/11/15/5-dicembre-presentazione-volume-lardito-naturalista-dal-podgora-alle-ambe-dal-carso-al-guatemala-la-vita-avventurosa-di-alula-taibel/

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