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Andrea Finamore

Andrea Finamore è un giovane politico salentino, impiegato legale di professione. Dottore in giurisprudenza, è Sindaco del Comune di Seclì (in provincia di Lecce) dal 2024.


Andrea Finamore nasce l'8 ottobre del 1993 a Nardò, paese limitrofo alla sua reale cittadina d'origine: Seclì. Figlio di impiegati trascorre i suoi anni giovanili nel contesto della Provincia leccese, laureandosi nel 2018 presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università del Salento.

Fin dagli anni adolescenziali è molto attento e partecipe alla vita politica cittadina, divenendo anche rappresentante degli studenti presso l'I.I.S.S. "E. Medi" di Galatone, sede della sua formazione superiore.

Nipote di un locale esponente D.C. e figlio di Sergio, già Assessore presso il Comune di Seclì, Andrea coltiva la tradizione politica familiare, da sempre vicina agli ambienti democratici del Centro-Destra nazionale.

Nel 2019 si candida nel Consiglio Comunale di Seclì, risultando secondo degli eletti e divenendo Assessore con deleghe, tra le altre, ai tributi, al bilancio, alle attività produttive ed al personale. Per ragioni lavorative, però, decide di intraprendere un percorso professionale nella Capitale, che lo costringe alle dimissioni da Assessore a distanza di un anno dalla sua elezione. Decide, però, di non rinunciare alla carica Consigliare che esercita con costanza e passione per il proseguo della legislatura amministrativa.

La caratteristica capacità oratoria e la sua tendenza all'ascolto, lo portano ad essere individuato come candidato Sindaco di Seclì nel 2024 per la lista civica "Al servizio di Seclì", movimento politico locale a trazione centro-destrista. Nonostante la chiara connotazione politica nell'ambito del CDX, Andrea Finamore attira a sé il sostegno di esponenti di forze politiche cittadine storicamente avverse alla civica "Al servizio di Seclì", riuscendo a vincere le elezioni amministrative del 10 giugno 2024 che lo vedevano contrapporsi alla lista civica di estrazione sinistra "Generazione Seclì".

Finamore diventa Sindaco di Seclì con un gruppo consigliare particolarmente giovane, nominando vice-Sindaco una donna di appena 26 anni e portano in Consiglio Comunale altri concittadini appena trentenni.

Nel Luglio del 2024, dopo appena un mese da Sindaco, viene eletto all'unanimità Presidente dell'Unione dei Comuni delle Serre Salentine (Unione tra i Comuni di Seclì, Collepasso, Sannicola, Tuglie, Aradeo e Neviano) attirando attorno alla sua figura l'interesse delle forze politiche tradizionali sia del Centro-Destra Nazionale che del Centro-Sinistra, anche in virtù delle amicizie personali coltivate negli anni che lo vedono vicino a trasversali politici salentini.