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Aleandro Di Fani

pittore, restauratore e foderatore italiano

Aleandro Di Fani

Aleandro Di Fani (Civitacastellana -VT- 24 Ottobre 1957) è un pittore, restauratore e foderatore italiano


Biografia

Fin dalla giovane età unisce per la sua creatività e passione per l’arte, pittura e restauro. Il suo inizio nell’ambiente artistico, è la grafica da cui riceve riconoscimenti in concorsi di pittura Estemporanea. Crea un nuovo stile da lui battezzato “Punto Graf Line” eseguito con pennino e china nera, disegno che nasce dalla mano dell’artista attraverso punti e piccole linee. Nel 1981  riceve  il primo premio alla mostra “Autunno Romano” nella galleria C.I.A.S.  in Trastevere (Rm), con la grafica Autunno a Roma, Piazza Navona. Nell’anno successivo ottiene lo stesso riconoscimento con la grafica Lungotevere di Tor di Nona.  Partecipa per l’Accademia Thyrus di Terni, alla rassegna nazionale delle Arti  figurative per il premio “Trofeo Europa Unita 1983” e consegue il primo premio per la grafica Paternità.

Dal 1982 frequenta lo studio di restauro del maestro Pico Cellini a Roma in via Monte Zebio nella sua casa atelier, clima ricco di iniziative culturali dove erano frequenti le presenze di artisti e storici dell’arte. E’ un periodo di apprendimento delle tecniche di restauro, dello studio di stili pittorici, studio dei materiali e investigazione delle opere d’arte che porteranno l’artista ad eseguire i suoi restauri insieme a schede tecniche dettagliate.

Dal 1985 avvia la sua attività di artigiano-restauratore in Vicolo di Montevecchio (Rm): inizia un percorso diverso,  che è quello delle botteghe di Roma dove  attinge le sue conoscenze dell’artigianato e delle arti antiche. Apprende da colleghi più anziani di lui tecniche e segreti di bottega; queste diventano dei veri laboratori in cui le esperienze di tanti si mescolano in relazioni professionali di scambio e arricchimento reciproco. Suo mentore nella foderatura fu Antonio Tomaro, restauratore e foderatore di Via del Governo Vecchio (Rm), un vero insegnante per Di Fani; gli comunicò ciò che aveva imparato e lo aveva appassionato nella sua vita. Non passa molto tempo che, per l’acquisita esperienza, viene soprannominato da tutti i commercianti di Via dei Coronari, il Professore, soprattutto  per la sua abilità nel restauro di grandi pale d’altare.

Nelle vicinanze della sua bottega espongono galleristi d’arte tra cui Pina Passigli che commissiona all’artista, dipinti di  Venezia e fontane di Roma, esposti nel 1984 in una mostra collettiva a Roma in Piazza del Popolo nella "Chiesa degli Artisti". Nel 1986, sempre per la gallerista Passigli, espone in una mostra collettiva con pittori come Ugo Attardi e Domenico Purificato a Siviglia (Spagna); i toni chiari e luminosi delle sue opere lo fanno emergere nella pittura come chiarista e apprezzare dai visitatori delle mostre organizzate dalla Passigli che riconoscono il valore della sua arte. Queste le parole in una lettera aperta ad Aleandro Di Fani del giornalista Rai TV GR 2 Augusto Giordano:

“…spazia la sua arte e la sua vera creatività in diverse forme di pittura, una pittura che parla e sa esprimere il meglio del suo animo sano e ricco di pensieri vivi. La cromatica del suo pennello si unisce ad un mondo di suoni e per questo la sua pittura è musica e le sue tele si fanno ammirare, passando davanti le sue opere si sente il profumo del contenuto, si sente il rumore di quanto immortala sulla tela…chi ama l’arte vera…deve per forza entrare nelle tele di Di Fani, una pittura che è cultura che è verità, una pittura che fa innamorare.”  

Più tardi, negli anni ’90, si cimenta in altri stili pittorici; in particolare, i quadri del Caravaggio suscitano in lui emozioni che lo portano a riprodurne alcuni. La sua passione per le opere del genio barocco, nasce anche dall’amicizia di Monsignor Sandro Corradini, da sempre impegnato in indagini di archivio che riguardano il Caravaggio. Realizza anche quadri di ritratti storici  di personaggi storici o contemporanei  visti dall’artista come un racconto visivo di elementi che fanno comprendere la vita e le gesta della persona raffigurata.  Ne è un esempio il dipinto Omaggio a Sergio Leone collocato nel Comune di Pomezia e acquisito come patrimonio culturale e artistico della città. Con questa idea realizza anche le opere commissionate dal Comune di Lanuvio (Rm) in esposizione permanente nell’Aula Consiliare, sette dipinti che rappresentano una collezione d’arte di grande impatto visivo, di più personaggi storici ricollegabili a questo luogo che sintetizzano tutta la storia di Lanuvio: Giunone Sospita  Lanuvina che è stata una divinità della mitologia romana. Nel cuore del centro storico di Lanuvio, si trovano i resti archeologici del Santuario e del Tempio della dea;  Antonono Pio, Commodo, Commodo in sembianze di Ercole, due imperatori ai quali Lanuvio  ha dato i natali;  Marco Aurelio, imperatore che ebbe dimora a Lanuvio e Lucio Vero co-imperatore insieme a suo fratello adottivo Marco Aurelio; Marcantonio Colonna e la battaglia di Lepanto, anch’egli nativo di Lanuvio, condottiero militare e ammiraglio pontificio nella battaglia di Lepanto.

Oggi l’artista continua la sua attività di bottega a Lanuvio, facendo convivere ciò che ha maturato in questi lunghi anni di esperienza professionale, diventando un artigiano dell’arte: è riuscito a mescolare attività manuali, come la creazione di una cornice che diventa pezzo unico e originale, fino alla realizzazione  di un’opera d’arte di pittura, nonché abile nella foderatura e nel restauro di dipinti antichi, su tela, tavola, rame e statue lignee.

Principali opere restaurate

  • Vaticano, Propaganda fide Pontificio Collegio Urbano (1988-1991): restauro completo con consolidamento, rifodero, pittura, ritocco di 57 quadri in olio su tela. Dipinti di Antonio Catalani detto il Romano, Giovanni Battista Salvi detto il Sassoferrato  e Giuseppe Maria Crespi.
  • Soprintendenza dei beni culturali d’Abbruzzo (1992): chiesa di San Pietro Eremita a Rocca di Botte (AQ), restauro di otto  pale d’altare, olio su tela.  Dipinti nel Santuario della Madonna dei Bisognosi:  olio su tela della Madonna dei Bisogni e due tele di Santi Francescani.
  • Palazzo Theodoli-Bianchelli, Roma (1995): restauro pittorico dei soffitti dipinti e decorati di due stanze.
  • Soprintendenza dei beni culturali di Urbino (2000): Cattedrale di San Venanzio, Camerino (Mc), otto pale d’altare. Chiesa  dei Santi Cosma e Damiano,  Esanatoglia (Mc), due pale d’altare.
  • Soprintendenza dei beni culturali delle Marche (2018): pala d’altare raffigurante l’Immacolata Concezione nella chiesa di San Marco in Colpolina, Fiastre (Mc).

Principali opere dipinte

  • Veduta Veneziana, tecnica mista acrilico-olio (collezione privata)
  • San Gerolamo, olio su tela (Alatri, chiostro chiesa di San Francesco)
  • San Giovannino del Caravaggio, olio su tela (collezione privata)
  • La Flagellazione, olio su tela (collezione privata)
  • Ultima cena, olio su tela (collezione privata)
  • Giunone Sospita  Lanuvina, Antonino Pio, Commodo, Commodo in sembianze di Ercole, Marcantonio Colonna e la battaglia di Lepanto, Marco Aurelio, Lucio Vero: sette dipinti tecnica mista acrilico-olio su tavola e su tela (Lanuvio, Aula Consiliare del Comune)
  • Omaggio a Sergio Leone, tecnica mista acrilico-olio su tavola (Pomezia, Palazzo Comunale)
  • Ritratto storico di San Benedetto, olio su tavola (Pomezia, uffici parrocchiali chiesa San Benedetto)
  • Papa Francesco, olio su tela ( Albano, Curia Vescovile)
  • Papa Francesco, olio su tavola tonda con sfondo in foglia d’oro (Roma, Convento delle Suore Povere Bonarensi di San Giuseppe)
  • Madonna della Rivelazione, affresco (Pomezia, chiesa di San Giacomo)
  • Padre Pio, olio su tavola (Pietralcina, Sala della Riconciliazione del convento dei frati Cappuccini)
  • San Pio Confessore, olio su tavola (Roma, chiesa di San Pio ad Acilia)