Brentino Belluno (Brentìn e Belùn in Veneto[1]) è un comune italiano sparso di 1 323 abitanti della provincia di Verona in Veneto[2].

Prende il nome da due delle sue frazioni (Brentino e Belluno Veronese) ma la sede comunale si trova in una terza frazione, Rivalta.

Geografia fisica

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Situato a circa 40 chilomentri da Verona, comprende oltre a quelle citate anche la frazione Preabocco. Il comune copre la parte meridionale della Vallagarina, dalla sponda occidentale del fiume Adige fino al Monte Baldo.

Con Dolcè condivide la Vallagarina veronese.

Confina a est con Dolcè, a sud con Rivoli Veronese, a ovest con Caprino Veronese e Ferrara di Monte Baldo, a nord con il Trentino-Alto Adige (provincia di Trento, comune di Avio).

Copre una superficie di circa 26 km² e si trova ad un'altitudine di 137 m s.l.m.

Origini del nome

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Il nome può condividere il medesimo etimo dell'omonimo Belluno sul Piave. In particolare, osserva il Pellegrini 1987, pg. 212, che qualche attestazione antica come Βελοῦνον o Βελουνῶν (Tolomeo III, 1, 26-28), può alludere alla località veronese per quanto la documentazione sia abbastanza confusa. Altra ipotesi etimologica vede, invece, un'origine che parta da una base bel, ″splendente” di origine celtica, forse un antico composto Bel(o)-dunum. Quanto a Brentino, invece, viene connesso alle voci germaniche brenta o brento, ″vasca″, oppure a brunn o brunnen, ″fontana″, ″acqua che scorre″, per un terreno a forma di conca o per la presenza di sorgenti o specchi d'acqua.

Il territorio del comune fu abitato nella preistoria, e fu più usato fin dall'antichità come transito fra la Valpadana e la Germania rispetto all'altra riva dell'Adige. Il motivo è spiegato dal bisogno di saltare la chiusa di Ceraino nei percorsi via terra, anticipando il percorso dell'autostrada Verona - Brennero e passando da Caprino e Rivoli. In epoca preromana vi fu la presenza degli Arusnati. Curiosamente la via Augusta si sovrappone in molti punti alla nuova autostrada, ciò creando problemi nella costruzione trovando vestigia romane e preromane. Nel 1968, a Brentino, durante i lavori autostradali si trovarono resti in ciottoli di muratura. Si scoprì, con la collaborazione dell'Università di Lancaster, una sorta di casello autostradale dell'epoca romana, una mansio, ovvero una locanda lungo la Claudia Augusta, dove i viaggiatori potevano fermarsi per mangiare, dormire e cambiare i cavalli. La struttura dovrebbe essere stata attiva intensamente per tre secoli, dal I secolo a.C. al II secolo d.C., con un uso ridotto per altri tre secoli. Di quel periodo ci sono ruderi nella località Servasa vicino a Brentino e reperti ora custoditi in musei di Verona e Rovereto.

Il periodo barbarico ha lasciato pochi ricordi, probabilmente ha visto una serie di scorrerie che ha costretto gli abitanti a rifugiarsi sulle pendici del Baldo, in un paio di siti vivibili ma di difficile raggiungimento come a Castel Presina sopra Preabocco. Solo con i longobardi la zona ha ritrovato la stabilità e una parte di sicurezza.

Infatti la zona faceva parte fin dall'epoca longobarda della corte del Monastero di San Colombano del Priorato di Bardolino dipendente dall'Abbazia di San Colombano di Bobbio (PC) e del grande feudo monastico di Bobbio cui era inserita la prioria di Rivalta. I monaci evangelizzarono il territorio favorendo l'espansione dei commerci, dell'agricoltura (specie la vite e l'olivo), del sistema di pesca, e della cultura, introducendo importanti innovazioni ed aprendo vie commerciali.

Con gli Scaligeri prima ed i veneziani dopo la zona serviva da difesa e da controllo sui commerci con una base al castello della Corvara, castello citato anche da Francesco Guicciardini nella sua Storia d'Italia (libro 12, capitolo 22).

Fino al 1930 i comuni di Brentino e Belluno erano separati. In quell'anno vi fu la fusione che arriva fino ad adesso.

Luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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Chiesa di San Vigilio di Brentino - XVIII secolo

Chiesa di Santa Maria delle Grazie di Preabocco - XVII secolo

Chiesa di San Giovanni Battista di Belluno Veronese - XVIII secolo

Chiesa di San Giacomo il Maggiore di Rivalta - XVII secolo[3]

Santuario Cristo della Strada, tra le località Preabocco e Tessari, sorto negli anni sessanta

Scalinata per il Santuario della Madonna della Corona.

È detto l'antico sentiero del Pellegrino con i suoi 1740 gradini ed è percorribile solo a piedi, in parte scavato sul costone del monte Cimo. Ogni anno è percorso da decine di migliaia di pellegrini, in un percorso impegnativo, con un dislivello di 600 metri percorribile in due ore. Più di una scalinata si tratta di un percorso in salita misto che unisce il centro di Brentino al Santuario, si tratta dell'ultimo tratto del percorso dei pellegrini che, alcuni ogni anno, percorrono lunghe strade a volte anche dalla provincia di Vicenza. Dal paese parte una scala selciata che entra nel bosco e si trasforma in un sentiero con più tornanti. Si entra nel Vajo del Santuario e una scalinata scavata nella roccia con un tornante in una grotta arriva sotto la chiesa, nella parte opposta della valle su un terrazzo panoramico. Si unisce in questo punto al secondo percorso, sempre a piedi che arriva dal paese di Spiazzi. A questo punto la valle è attraversata da un ponte seicentesco che prende il nome, Ponte del Tiglio, da un albero cresciuto di traverso alla valle che permetteva lo scavalcamento del burrone. Superato il ponte si procede per il Santuario per una scalinata interamente scavata nella roccia.

Cultura

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Le attività sportive

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La pesca è interessante lungo il tratto dell'Adige, è presente anche una zona in cui si pratica la pesca no kill. Il periodo di apertura va dalla 1ª domenica di febbraio al 31 ottobre ed i pesci diffusi sono: la trota marmorata, il temolo, il cavedano, il barbo comune, il luccio e la trota fario.

A Brentino è presente una delle pareti più importanti in Italia per L‘arrampicata sportiva su percorsi a più lunghezze di corda (multipitch-route sport climbing), anche se sono presenti percorsi di una sola lunghezza (single-pitch). Con la parete esposta a sud est vi sono pochi giorni all'anno di pericolo atmosferico. Sulla parete vi sono percorsi protetti con protezioni fisse (spit) e anche con protezioni tradizionali (chiodi, cordini, clessidre).

La caratteristica del Monte Baldo in questo tratto è rappresentata da gole strettissime, dove a volte ci sono corsi d'acqua e cascate. Si pratica un particolare tipo di torrentismo con uso di corde scendendo dal Baldo lungo i vai. Il più importante è il vajo dell'Orsa, che alterna cascate a sentieri e a salti praticabili solo con corde. Meno estremo di questa pratica è l'escursionismo fatto ad altezze basse, almeno alla partenza, quasi all'altezza della Valdadige.

Lungo tutto il territorio comunale è presente la ciclopista della valle dell'Adige, attualmente la ciclabile più lunga in Italia.

Gli appuntamenti

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Corteggiando in Valdadige

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Evento Enogastronomico, Sportivo e Culturale della Comunità di Brentino Belluno nel primo fine settimana di Luglio a Brentino Belluno.

Trail dell'Orsa

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Competizione di corsa campestre omologata UISP, inserita nel calendario Iuta, valida per il Grand Prix Iuta di Ultratrail.le - Maggio a Brentino.

Sagra di San Giacomo

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Fine settimana del 25 luglio a Rivalta.

Festa della Candelora

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Il 2 febbraio a Preabocco.

Sagra di San Giovanni Battista

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Fine Settimana del 24 giugno a Belluno Veronese.

Tradizionali corse podistiche

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Nel mese di Marzo a Belluno Veronese e nel mese di Luglio a Rivalta.

Feste carnevalesche

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Il martedì grasso a Brentino e a Belluno, festa in maschera e distribuzione a Belluno dei Bigoli con la Sardela e a Brentino dei Bigoli con il ragù.

Il Sabato precedente al Martedi grasso a Rivalta festa in maschera e distribuzione dei Gnocchi al Sugo San Giacomo.

  1. ^ Home - Regione del Veneto, su www.regione.veneto.it. URL consultato il 28 aprile 2022.
  2. ^ Comune di Brentino Belluno, su www.comune.brentino.vr.it. URL consultato il 28 aprile 2022.
  3. ^ Le CHIESE delle Diocesi ITALIANE Chiesa di San Giacomo - Rivalta - Brentino Belluno - Verona - elenco censimento chiese, su www.chieseitaliane.chiesacattolica.it. URL consultato il 28 aprile 2022.

Bibliografia

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Voci correlate

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