Produzione musicale modifica

Per produzione musicale indichiamo un processo creativo e tecnico che pone come obbiettivo la realizzazione di un brano musicale. Le fasi principali per la realizzazione di un brano sono varie in quanto quest’ultimo può essere realizzato in vari modi. Indicativamente le fasi sono relative alla composizione, alla pre-produzione, alla produzione e alla post-produzione.

Cenni storici modifica

La produzione musicale ha mutato profondamente forma con l’avvento della registrazione multitraccia, inventata dal chitarrista Les Paul[1], offrendo la possibilità di registrare, in luoghi e momenti diversi, vari strumenti per poi sovrapporli e dare vita ad una strumentale.

Questa modalità raggiunge il picco del proprio utilizzo con l’arrivo del movimento culturale afroamericano dell’hip hop, i cui maggiori esponenti (Afrika Bambaata e Grandmaster Flash) componevano i propri brani campionando frammenti da altri brani, tali frammenti vengono chiamati, più comunemente, campioni o samples.

E’ importante ricordare che l’uso degli strumenti di produzione, seppur ricercati per lo più in forma digitale, possono accompagnare qualunque genere musicale anche quelli apparentemente più acustici.

A partire dagli anni ‘90 molteplici case di sviluppo hanno implementato i propri software per produrre musica, alcuni di questi software sono i seguenti:

  • FL Studio (originariamente chiamato Fruityloops) sviluppato da Image-Line Software, prima versione risalente al 1998
  • Ableton Live sviluppato da Ableton nel 2001
  • Cubase sviluppato da Steinberg Media Technologies nel 1989
  • Pro Tools sviluppato da Avid nel 1989

Questi software si presentano, solitamente, attraverso una DAW (Digital audio workstation) in cui l’utente può utilizzare svariate funzioni per la realizzazione multitraccia come:

  • la gestione completa dei file audio presenti nel computer
  • l’importazione di vari formati audio
  • la manipolazione dei suoni
  • l’aggiunta di effetti sui suoni
  • il raggruppamento delle tracce in sottogruppi e gruppi
  • l’esportazione in diversi formati
  • l’aggiunta di traccia video da sincronizzare con l'audio


Fasi della produzione musicale modifica

Composizione modifica

Per composizione indichiamo quella fase in cui l’artista getta le basi per la realizzazione del prodotto finale, durante la composizione vengono delineati ulteriori elementi come:

  • il genere musicale
  • la melodia
  • il ritmo
  • le timbriche sonore

La sequenza con la quale queste parti vengono assemblate varia dalla tipologia del brano ma solitamente si inizia dal genere musicale in quanto determina, seppur in modo non decisivo, la ritmica del brano.

Una struttura tipica, sia cantata che strumentale, potrebbe essere la seguente:

Intro > 1° Verse > 1° Chorus > 2° Verse > 2° Chorus > Bridge > Final chorus > Outro

  • Per chorus indichiamo generalmente il ritornello, ovvero la parte che contiene il messaggio o il tema del brano, dal punto di vista della strumentale è la parte che contiene il maggior numero di strumenti (o elementi musicali) utilizzati per la realizzazione del brano nella sua totalità.
  • Il verse, ovvero la strofa, è la porzione del brano musicale in cui viene svolta la narrazione e/o l’introduzione di nuovi elementi musicali e nuovi temi affini a quello principale.
  • Il bridge è un elemento musicale che risuona una o più volte all’interno del brano, la funzione principale è quella di accompagnare l’ascoltatore tra una sezione e l’altra della canzone. Di solito il bridge viene posizionato prima o dopo il ritornello.
  • Per intro indichiamo l’inizio del brano, una presentazione di quest’ultimo solitamente solo strumentale, nel quale si mostrano alcuni elementi della canzone che poi potranno ritrovarsi in seguito.
  • Per outro indichiamo il finale o coda del brano. L’obiettivo dell’outro è quello di non far finire bruscamente un brano riportando, all’attenzione dell’ascoltatore, i punti di forza di una canzone.

Pre-produzione modifica

Per pre-produzione indichiamo la fase precedente alla registrazione.

In questa fase è fondamentale la collaborazione tra artista e produttore (o altre figure) in quanto viene rielaborato il lavoro della fase precedente e si cerca di dare un’impostazione dal punto di vista dell’arrangiamento.

La pre-produzione include anche una prima esecuzione del brano in uno studio di registrazione per verificare i punti di forza e le debolezze del brano (intro, chorus, ecc..).

Questa è la fase in cui vengono delineate tutte le scelte stilistiche e compositive,

necessaria per mettersi in relazione con i tecnici del suono che cureranno le fasi tecniche successive (a meno che non sia lo stesso produttore a curare l’aspetto tecnico).

Project studio modifica

Il project studio è una sala di composizione in cui viene eseguita la fase di pre-produzione. Contemporaneamente vengono eseguite anche registrazioni sia di demo sia di dischi e, di solito, è dotato di macchinari analogici e digitali.

Ormai la pre-produzione può essere definita come “domestica” in quanto non è più necessario recarsi nei vari ambienti tecnici (come gli studi di registrazione professionali) per affrontarla, questo grazie alle nuove tecnologie musicali che permettono la stesura di questa fase direttamente da casa, auspicando a livelli di qualità elevati. Il project studio coincide spesso con l’home recording, infatti gli strumenti tecnici possono essere raccolti all’interno dei software per la produzione musicale, anche se l’utilizzo della DAW, dei VST (Virtual Studio Technology) e dei plugins disponibili non escludono la realizzazione di parti suonate, come chitarre e voci. L’utilizzo di uno studio in casa riduce i costi di gestione e le tariffe di uno studio professionale, dando la possibilità di dare vita a nuove strutture semi professionali per produrre un prodotto di qualità, aprendo le porte della produzione musicale a tutti.

Per l'home recording studio sono necessari:

  • un mackie control (utilizzato anche come controller del software);
  • una scheda audio (USB o firewire)
  • una DAW, utilizzabile da un pc
  • microfoni
  • un software per la produzione audio e midi dotato di plug-in digitali


Produzione

Per produzione indichiamo il processo eseguito dopo la pre-produzione, al suo interno, generalmente, prendono forma le fasi di registrazione, di editing e di mixaggio

Registrazione modifica

La fase di registrazione, chiamata anche tracking, è la fase in cui vengono registrati i diversi strumenti musicali. Le modalità di registrazione possono essere classificate come:

  • registrazione live, in cui gli strumenti sono registrati contemporaneamente senza alcuna sovra incisione.
  • registrazione ibrida, in cui alla registrazione dal vivo di più strumenti vengono aggiunte delle sovra incisioni (ad esempio le voci)
  • registrazione in sequenza degli strumenti utilizzati, questa modalità è una di quelle più diffuse nell’epoca moderna.

Ognuno di questi approcci ha i propri pro e contro: l’approccio live consente di ottenere una registrazione più spontanea in cui viene accantonato il mood della registrazione, invece la registrazione multitraccia in sequenza permette di contenere gli errori di esecuzione e di ottenere un’alta qualità audio, grazie all’assenza di interferenze tra le registrazioni microfoniche dei diversi strumenti. Dalla fase di registrazione vengono prodotte le diverse tracce che comporranno il pezzo finale, il numero delle tracce dipende dal numero di strumenti registrati e dalla tecnica di registrazione.

Editing modifica

L’editing è la fase in cui il tecnico del suono, o lo stesso produttore, si impegna nella pulizia delle tracce registrate. Questo lavoro è rivolto alla finitura della prestazione non propriamente intonata o a tempo anche se, in questo contesto, i criteri utilizzati non sono del tutto oggettivi, perchè un’esecuzione imperfetta può risultare più autentica e gradevole. La maggior parte delle DAW dispongono della funzione humanize, che simula l’errore umano e genera imprecisioni casuali di allineamento temporale, intonazione e velocity. Questa funzione può essere utilizzata, ad esempio, per programmare una batteria elettronica con un set di suoni acustici, in modo da riprodurre con la massima fedeltà possibile una batteria reale suonata da un essere umano.

Quindi in questa fase si correggono gli eventuali disallineamenti (laddove risultino svantaggiosi) e le latenze date da strumenti con tecnologia MIDI: in quest’ultimo caso è preferibile che i suoni siano sincronizzati.

Mixaggio modifica

Il mixaggio è quella fase in cui si cerca di creare un senso di spazialità al brano, quest’ultimo può essere raggiunto attraverso la manipolazione dei suoni. Ogni suono viene collocato nel panorama stereo in modo tale da assegnare una distanza e una profondità, esaltando l’autenticità del brano.

Uno degli approcci di registrazione più utilizzati per il mixaggio è la registrazione multitraccia, proprio perché consente di manipolare singolarmente ogni suono tramite vari strumenti ed effetti come:

  • panning, strumento utilizzato per bilanciare il suono sul panorama stereofonico
  • equalizzatore, strumento che opera sulla frequenza dei suoni. Equalizzando si possono enfatizzare le varie frequenze come le frequenze basse, medio-basse, medie, medio-alte e alte. Lo scopo è quello di definire il suono all’interno dello spettro delle frequenze in modo tale da evitare la sovrapposizione di due o più suoni con frequenze simili
  • compressore, strumento che controlla in automatico i volumi dei suoni registrati, se quest’ultimi oltrepassano una certa soglia, in decibel, vengono ridotti, mentre i suoni più deboli restano invariati. Più generalmente un compressore livella il range dinamico di uno strumento così che ogni nota non risulti troppo forte o troppo debole
  • riverbero, effetto con cui si ottiene il senso di spazialità e di profondità, omogeneizzando tutti gli strumenti come se stessero suonando tutti nel medesimo ambiente
  • delay, effetto che prende in input un segnale e lo restituisce con un ritardo temporale prefissato
  • automazioni, con cui è possibile modificare sezioni della traccia musicale in modo dinamico, questo rende possibile ottenere un senso di movimento dell’intera traccia musicale

Quindi mixare un brano consiste nel concepire i suoni principalmente su due piani diverse:

  • piano delle ampiezze, ovvero la manipolazione dei volumi dei singoli suoni.
  • piano spaziale, ogni traccia del mixer è dotata di un panning e questo permette di orientare i singoli suoni nel panorama stereo a destra, a sinistra o al centro. Mediante il piano spaziale si può agire sui segnali all’interno dell’area stereofonica.
Mixdown modifica

Il mixdown viene inteso come l’ultima fase del mixaggio, in cui il brano viene esportato da una DAW per ottenere un file stereofonico. Questo rappresenta la traccia finale in formato stereo pronto per passare all’ultima fase, quella del mastering.

Post-produzione modifica

Per post-produzione viene indicata l’ultima fase della produzione di un brano musicale, solitamente riguarda il compimento dell’intera traccia audio, ovvero il mastering.

L’obiettivo di questo processo è quello di adattare gli elementi sonori ed, eventualmente, ottimizzare i livelli dei volumi per rendere la traccia armoniosa e fruibile su qualunque sistema/supporto in grado di riprodurre musica. Solitamente per il mastering vengono utilizzati, esattamente come per la fase di mixaggio, equalizzatori, compressori ed altri tool per rinforzare il panorama stereofonico.

Le operazioni possibili da eseguire durante la fase di mastering sono:

  • l’adeguamento delle potenziali asimmetrie del panorama sterofonico
  • la modifica dei bpm (velocità del brano) se si ritiene opportuno farlo, in quanto il brano finale potrebbe risultare lievemente troppo veloce o viceversa
  • la pulizia di piccoli difetti come fruscii legati alle registrazioni analogiche
  • l’aggiunta delle dissolvenze tra le sezioni del brano
  • l'applicazione di limiter/maximizer
  • la rimozione del DC offset
  • l’applicazione del dithering

Per masterizzare un brano si deve tener conto dei supporti sui cui andrà ad essere riprodotta tale traccia audio in quanto, se il supporto sarà un comune cd, dovrà essere effettuato il cosiddetto downsampling[2], in quanto le caratteristiche di questo supporto (profondità 16 bit, frequenza di campionamento di 44.100 Hz) sono nettamente inferiori rispetto a quelle con cui la traccia viene stata prodotta.

Invece se il prodotto è destinato per dei supporti digitali il file audio conterrà i metadati, ovvero informazioni che descrivono:

  • l’identità degli autori
  • la descrizione del genere musicale
  • la data di realizzazione del master
  • i codici ISRC, ovvero codici univoci per identificare la registrazione

Inoltre il prodotto finale sarà un file audio AAC (dettato dallo standard MfiT) che conterrà informazioni sui volumi medi della traccia in modo tale da migliorare l’esperienza dell’utente finale che ha la possibilità di ascoltare la traccia audio su diverse piattaforme di streaming.

  1. ^ (EN) Les Paul | Biography, Guitar, Music, & Facts, su Encyclopedia Britannica. URL consultato il 6 aprile 2020.
  2. ^ (EN) Downsampling, su psaudio.com. URL consultato il 6 aprile 2020.