Utente:BenedettabavieriBO06/Sandbox

I portici di Bologna modifica

 


Nati nel tardo medioevo per tener testa al forte incremento della popolazione, dovuto soprattutto all'arrivo di studenti e letterati nell'Università,i portici di Bologna sono il patrimonio culturale più vasto e importante che la città possiede. In principio realizzati in legno, successivamente ad un decreto emanato nel 1568 furono convertiti in laterizio o pietra. Nonostante questo sopravvivono in città alcuni edifici con portico in legno (un esempio è la famosa Casa Isolani in Strada Maggiore). Nel 1288, anno in cui iniziò la loro costruzione ed espansione, i portici offrivano un riparo ai viandanti e rendevano abitabili pianterreni umidi. Secondo l'ordinanza in vigore all'epoca, ogni casa doveva essere munita di un portico alto 7 “piedi bolognesi” (2,66 metri), quanto bastava perchè passasse un uomo a cavallo; queste direttive non furono però rispettate nelle zone povere. Il portico nasce dallo “sporto”, una specie di balcone di legno costruito sulla facciata delle case per ampliare lo spazio abitativo dei piani alti. Gli “sporti” col tempo aumentarono in grandezza e fu necessario costruire colonne di sostegno dal basso perchè non crollassero.

(http://www.sselmi.net/portici.html ) (http://www.emiliaromagnaturismo.it/it/citta-arte/spasso-per-bologna-40-km-portici.html )


Non esiste al mondo un’altra città che abbia tanti portici come Bologna. Tutti insieme i porticati misurano in lunghezza quasi quaranta chilometri. (http://www.ricettebolognagrasse.it/Storia%20di%20Bologna/Storia%20di%20Bologna/iporticidibologna.htm )


Bologna oggi modifica

Il Rinascimento lascia a Bologna vari esempi dell'architettura del tempo, come il portico laterale alla chiesa di S.Giacomo in via Zamboni, il palazzo Bolognini e le case Beccadelli in piazza S.Stefano, il Palazzo del Podestà in piazza Maggiore e l'altissimo portico del bastardini in via D'Azeglio. Progettato alla fine del Trecento venne costruito quello che oggi viene considerato il portico più largo della città: il portico della basilica di Santa Maria dei Servi in strada Maggiore. Il portico più alto della città è quello del palazzo arcivescovile in via Altabella che sfiora i 10 metri d'altezza. Il portico più stretto della città, con appena 95cm, si trova in via Senzanome. Nella seconda metà del '500 compaiono alcune delle più importanti vie porticate di Bologna: il portico che sostiene e nasconde la chiesa di San Bartolomeo in strada Maggiore, il loggiato di Palazzo del Monte in via Galliera e il portico dell'Archiginnasio, noto come Pavaglione.


Portico Di San Luca modifica

Il portico più lungo del mondo, è quello di San Luca 3796 metri, 666 arcate: di carattere religioso, partendo dall'Arco Bonaccorsi a Porta Saragozza ( che ospita il museo della Madonna di San Luca ) conduce fino alla cima del Colle della Guardia, dove si eleva la celebre basilica “Santuario della Madonna di San Luca”. Il luogo è meta di pellegrini che ogni anno giungono da ogni parte d'Italia e del mondo per venerare la sacra icona della Vergine con il Bambino. Proprio grazie ai portici si può arrivare fino alla chiesa con qualsiasi condizione atmosferica. Nel corso del portico si possono trovare il primo arco edificato dall' architetto G. Monti, le statue della Madonna Grassa e del bambino di Andrea Ferreri e quindici cappellette in cui sono dipinti i misteri del Rosario, anche se rovinati.


Portico Della Certosa modifica

Fu cominciato nel 1811 e fu progettato da Erc. Gasperini che fu progettista anche dell' arco all' imboccatura e quello sulla strada di S. Isaia, l'Arco Guidi.Nel primo arco sonopresenti sculture del Ghibelli e di G. Putti, mentre un'epigrafe ci ricorda che sotto a quel portico Ugo Bassi morì a causa delle fucilate austriache nell' 8 Agosto 1849.

"Guida di Bologna" di Corrado Ricci e Guido Zucchini


Bologna patrimonio dell'UNESCO modifica

http://www.bolognawelcome.com/da-vedere/storia-arte/params/Luoghi_490/ref/il%20fascino%20dei%20suoi%20portici

I portici storici di Bologna, che rendono la città felisena unica al mondo, sono stati candidati come “patrimonio dell'umanità” (UNESCO).

La leggenda modifica

La leggenda narra che un pellegrino greco di nome Teocle, nel 1150, entrando nella chiesa di Santa Sofia a Costantinopoli vide il quadro della Vergine con il Bambino con l'iscrizione sottostante “questa tavola, dipinta da San Luca, è da portare nella sua chiesa sul Monte della Guardia”. Il pellegrino così si incaricò di portarla a destinazione e dopo aver avuto il permesso dei sacerdoti, parte alla volta dell'Italia. Dopo lunghi giorni di cammino, senza sapere dove fosse il colle della Guardia, arriva a Roma e incontra l'Ambasciatore di Bologna; scopre così l'ubicazione della sua meta. Il mattino seguente riparte a cavallo accompagnato da un servo e giunge a Bologna dove è accolto tra molti onori, dopo tre giorni (8 Maggio 1160) la sacra immagine viene collocata sull'altare della piccola chiesa. ( P.Gigli ' Per le vie e le piazze di Bologna ' )