Utente:Bianca Fasano/Sandbox

Dr. Giuseppe De Donno.

Morto a 54 anni al 2021, abitava a Curtatone (Mantova), con la moglie e una figlia. Dopo il diploma al liceo classico, conseguì la laurea in Medicina e Chirurgia all'università di Modena con 110 e lode.

Successivamente agli studi universitari, completò la sua formazione attraverso diversi corsi di perfezionamento in fisiopatologia e allergologia respiratoria raggiungendo la specializzazione nel 1996. Il suo percorso lavorativo è cominciato nel 1992 con il mio primo incarico nel reparto Malattie dell’Apparato Respiratorio del Policlinico dell’Università di Modena.

Successivamente ha sviluppato una serie di studi, alcuni in collaborazione con il reparto Malattie Infettive S.C. di Pneumologia, sul percorso di prevenzione, cura e follow up della Malattia Tubercolare. L’esperienza in questo campo è certificata da quattro anni di studi specialistici presso la Clinica di Tisiologia e Malattie dell’Apparato Respiratorio e dall’esperienza maturata presso il Dispensario Antitubercolare. La Pneumologia si prende cura della persone con problemi respiratori acuti o cronici, si dedica ai disturbi e malattie del respiro dei bronchi e dei polmoni.

La passione per questa specializzazione lo ha portato ad approfondire ulteriormente le sue ricerche scrivendo diverse pubblicazioni, inoltre ha partecipato come relatore di corsi universitari, congressi ed eventi formativi

Dal 2010 al 2013  è stato responsabile della struttura semplice "Programma di assistenza domiciliare respiratoria ad alta intensità per pazienti dipendenti della ventilazione meccanica domiciliare" e nel 2013 diventò dirigente medico della struttura complessa di Pneumologia e Utir (unità intensiva respiratoria) dell’Ospedale  Carlo Poma. Successivamente fu promosso primario facente funzione delle Pneumologia del Carlo Poma nel settembre del 2018 e poi nel dicembre dello stesso anno vinse il concorso da primario effettivo. Era conosciuto anche al di fuori degli ambienti ospedalieri per essere stato in passato vice sindaco di Curtatone.

Nell’anno 2020, collaborando con il primario della Immunoematologia e Trasfusionale del Carlo Poma, Massimo Franchini, prese a trattare i pazienti affetti da Covid che arrivano al Poma utilizzando la terapia del plasma iperimmune. Prima che si potessero utilizzare i vaccini, nella primavera del 2020 questa innovatrice terapia sembrava essere l'unica arma contro il coronavirus, utile almeno nelle fase iniziali della malattia. Visti i risultati positivi sui pazienti trattati, Giuseppe De Donno divenne in breve uno dei primari più famosi d'Italia, per avere iniziato la cure del Covid con le trasfusioni di plasma iperimmune. Tale terapia tuttavia risultava controversa. Prevedeva l'infusione di sangue di contagiati dal coronavirus, opportunamente trattato, in altri pazienti infetti.

Dimessosi da primario di pneumologia dell'ospedale Carlo Poma di Mantova ai primi giorni di giugno 2021 aveva iniziato, lo scorso 5 luglio, la nuova professione di medico di base a Porto Mantovano.

Si è tolto la vita il pomeriggio del 27 luglio 2021 nella sua casa nel Mantovano.

(https://www.armoniamantova.it/professionisti/dott-giuseppe-de-donno/)