Utente:Celeste67890/Sandbox

FLORA AL PARCO FLUVIALE DEL BASENTO DI POTENZA


La vegetazione che circonda i fiumi e i torrenti in generale viene chiamata “vegetazione ripariale”. La sua struttura forestale infatti, è profondamente influenzata dalla vicinanza all'acqua, ed in zone umide, dove, le radici delle piante raggiungono la falda freatica (termine che in geologia indica lo stato acquifero che attraversa gli stati permeabili della terra e si stabilizza su un suolo impermeabile).


La componente arborea nello specifico è costituita principalmente dalle Salicee, famiglia che include alberi come i Pioppi e i Salici. Queste piante si sono perfettamente adattate a questo tipo di ambiente, poiché le radici sono capaci di resistere in uno stato di immersione perenne o quasi nell'acqua, senza che marciscano; queste radici vengono chiamate “freatofile”.


Per gli alberi però non è semplice sopravvivere vicino ai fiumi, perché potrebbero essere soggetto a scariche di piene, esondazioni ed a correnti dalle energie fortissime e distruttive. Per questo la specie arborea più adatta sarebbe quella a legname duro e con un solido ancoraggio al terreno. Altre caratteristiche tipiche delle specie arboree nei pressi dei fiumi sono la grande flessibilità dei rami e dei tronchi e la grande resistenza alla trazione.


Gli alberi più adatti, quindi, sono Salici e Pioppi; entrambi sono molto diffusi anche grazie alla loro grande capacità riproduttiva, che può essere per polloni (parte della pianta legnosa, che si sviluppa sottoforma di ramo ai piedi dell'albero) o per talee (frammento della pianta appositamente tagliato e ripiantato). Questo tipo di piante, anche subendo un tipo di riproduzione artificiale, che funziona come una clonazione, chiamata “agamica”, attecchiscono molto bene al terreno; prova di questo sono quei non poco rari eventi in cui un ramo si spezza dall'albero e cade sul terreno, anche in questo caso riesce a rinascere, perché favorevole a questo tipo di ambiente.


Un altro tipo di riproduzione è quella sessuata, ovvero quella in cui i semi di queste piante, che sono leggerissimi, riescono a germinare quasi immediatamente dopo che attecchiscono al suolo, cosa non difficile perché si adattano anche a tipi di terreno ad alta umidità.


Le Salicee sono soggette a facile ibridazione, ovvero impiegano la propria energia per produrre una altissima quantità di semi. In particolare nei Pioppi i semi sono leggerissimi e circondati da un arillo cotonoso, possono essere trasportati dal vento per distanze incredibili, questi sono comunemente chiamati “pappi”. Un'altra maniera grazie alla quale questi “pappi” si riproducono è sfruttando il corso dell'acqua: essi galleggiano sul fiume e vengono trasmontati a valle, dove potranno attecchire, questo processo è chiamato “microfluitazioni”. La presenza del fiume ha determinato enormemente l'aspetto fisico e morfologico dell'ambiente fluviale e del paesaggio. La vegetazione gioca un ruolo importante in questi aspetti del territorio e comprende: alberi a facile riproduzione, arbusti e vegetazione erbacea che deve rispettare determinate caratteristiche tipiche per poter sopravvivere, come ancoraggio radicale, flessibilità e resistenza allo strappo. Questo tipo di vegetazione è essenziale in questo ecosistema acquatico e funziona come filtro protettivo per la qualità dell'acqua. Le funzioni della vegetazione riparia nell’ecologia fluviale sono ancora molteplici.


Innanzitutto, essa crea una sorta di oscuramento limitando l’eccesso di proliferazione algale e evitando che alcune specie animali (invertebrati e trote) siano accecate dalla luce. Inoltre preserva l’acqua dal riscaldamento attraverso la sua ombra e un'alta evapotraspirazione. Le basse temperature favoriscono un tono moderato di ossigeno vantaggioso per la vita acquatica. La vegetazione acquatica, generando microhabitat, ospita una grande biodiversità nell’acqua e sulle sponde. Ne sono un esempio le radici flottanti. È una vegetazione che rafforza le sponde.  Con la sua “rugosità” ferma la corrente e l’acqua, essendo contenuta, diminuisce le piene e realizza la regimazione che blocca il rischio idrogeologico. Per di più, l’acqua agevola l’infiltrazione laterale la ricarica delle falde.


La vegetazione riparia imprigiona tutti i nutrienti il cui eccesso è assai nocivo per le acque. In aggiunta, permette la transizione acqua –terra di animali come le libellule, gli anfibi e molti rettili… Lo svolgersi del ciclo della materia accresce la produttività dell’autodepurazione biologica.


La fascia ecotonale compie un’ottima autodepurazione. È umida, il livello dell’acqua non è elevato e sono presenti vegetazioni erbacee semi acquatiche come la cannuccia d’acqua, le tife e i carici.


Le fasce ripariali sono definite dei veri e propri “corridoi ecologici” dato che costituiscono un luogo sicuro per la fauna locale.

Alcuni ricercatori hanno chiamato questi ambienti “supermarkets of biodiversity” poiché ospitano una grande varietà di specie e per questo motivo sono, per noi, una sorta di “Amazzonia”.


Quindi la vegetazione riparia:

• Collega l’ambiente acquatico a quello terrestre;

• Filtra l’ambiente terrestre e il corso d’acqua per polveri, concimi, pesticidi ecc.;

• Genera ombra, altera l’intensità della luce, diminuisce l’escursione termica diurna e stagionale, protegge dal vento e accresce l’umidità;

• Forma nicchie ecologiche mediante la deposizione di detriti;

• Rende possibile lo sviluppo della fauna locale mettendo a disposizione cibo come foglie e vegetali;

• Ospita animali che possono anche riprodursi in questi luoghi;

• Favorisce la varietà paesaggistica.


I bioindicatori ambientali sono dgli organismi utilizzati per vedere come cambia l’ambiente. Attraverso questi sistemi biologici, di un fiume vengono individuati alcuni habitat che sono:

• tratti con corrente più rapida (RIFFLE);

• tratti con corrente più lenta (POOL)

ESEMPI DI MICROHABITAT MINERALI

• SABBIA;

• GHIAIA;

• MICROLITHAL;

• MESOLITHAL;

• MACROLITHAL;

• MEGALITHAL


ESEMPI DI MICROHABITAT BIOTICI

• ALGHE;

• MACROFITE SOMMERSE;

• MACROFITE EMERGENTI;

• PARTI VIVE DI PIANTE;

• XYLAL O LEGNO SOMMERSO;

• MATERIA ORGANICA