Utente:Claudio Gioseffi/Sandbox 40

Vicenza è una città ricca di monumenti, palazzi e chiese che testimoniano i diversi momenti storico-artistici della sua storia. Dal 1994 è stata dichiarata Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Nel 1996 il riconoscimento fu esteso alle ville palladiane del Veneto.

Edifici religiosi modifica

Il maggior numero delle chiese storiche, le più prestigiose e ricche di opere d'arte, sono quelle di pertinenza di abbazie, monasteri e conventi, costruiti a partire dall'VIII-IX secolo e tutti soppressi e demanializzati con le leggi napoleoniche del 1810. Molto più ridotto è invece il numero delle chiese storiche diocesane che, a parte la cattedrale, furono anche più modeste nelle dimensioni e nelle decorazioni.

Centro storico (in senso stretto)

Proprio al centro della città, accanto al palazzo vescovile, si trova la Cattedrale di Santa Maria Annunciata (il Duomo), la cui fondazione risale al IV-V secolo e il cui aspetto attuale è quello tardo gotico e primo rinascimentale del Quattrocento.

In piazza dei Signori, sede del potere civile, si affaccia invece la chiesa di San Vincenzo, per molti secoli patrono della città, composto da una serie di ambienti caratterizzati da stili architettonici diversi che vanno dal XIV al XVIII secolo. A est della piazza della quattrocentesca chiesa di Santa Maria dei Servi.

Non esistono più - o non sono più adibite al culto e radicalmente trasformate - le sette antiche cappelle urbane, che fino al 1800 furono sede delle parrocchie della città, a parte la chiesa di Santo Stefano, completamente rifatta agli inizi del Settecento.

Lungo l'asse principale della città, il corso Andrea Palladio, si trovano altre due chiese del Settecento, la chiesa di San Filippo Neri (o dei Filippini) e la chiesa di San Gaetano da Thiene

Delle tre grandi chiese duecentesche costruite presso le antiche porte della città dagli ordini mendicanti, restano la chiesa francescana di San Lorenzo e quella di Santa Corona. È stata completamente distrutta, invece, la chiesa agostiniana di San Michele.

Nel centro storico sono ancora visitabili due oratori del Seicento, l' oratorio del Gonfalone in piazza Duomo e l'*oratorio di San Nicola da Tolentino, presso ponte San Michele.

Borgo Berga

L'antico borgo che si è formato a sud del nucleo storico romano, dapprima intorno al teatro romano e si è poi esteso fino alle pendici del monte Berico, fu durante il medioevo popolato di ben cinque monasteri con annesse chiese; di queste restano soltanto la quattrocentesca chiesa dei santi Bernardino e Chiara e la chiesa parrocchiale di Santa Caterina, completamente rifatta nella seconda metà del Seicento; di fronte a quest'ultima rimane anche l'oratorio delle Zitelle. Seppure non più adibita al culto, interessante è anche la duecentesca chiesa del monastero di San Silvestro.

Poco fuori del borgo - al di fuori delle mura fatte costruire dalla Repubblica di Venezia nel corso del Quattrocento e alle pendici di Monte Berico, si trovano ad est la chiesa di Santa Caterina in Porto e ad ovest la chiesa di San Giorgio in Gogna, l'unica della città che conservi integra la struttura proto romanica risalente all'alto medioevo. Sulla cima del monte, domina la città il santuario della Madonna di Monte Berico, patrona della città, edificio complesso formato dalla prima una chiesa gotica del Quattrocento e dalla più maestosa aggiunta seicentesca.

Borgo di San Pietro

Questo antico borgo si è formato al di là del fiume Bacchiglione a est della città, prendendo il nome dal più importante monastero femminile benedettino del medioevo; nella seconda metà del Trecento fu racchiuso da una cinta muraria fatta costruire dagli Scaligeri. All'interno del borgo sono rimaste la chiesa di San Pietro - totalmente rifatta nel Seicento e ora sede parrocchiale, mentre il monastero da più di due secoli è adibito a ospizio per anziani - nei cui pressi si trova l'oratorio dei Boccalotti e la chiesa di San Domenico delle suore domenicane, dove oggi trova sede il conservatorio di musica.

Poco fuori le mura sono, lungo la strada che porta a Padova, la barocca chiesa di San Giuliano e, lungo la strada di Lisiera, la chiesa di Santa Lucia. Non lontano da Santa Lucia, la barocca chiesa di Santa Maria in Araceli. Molto più in fuori, lungo la strada Marosticana che porta a Bassano, si trova l'antica e forse longobarda chiesa di Santa Maria Etiopissa.

Borgo Pusterla

Anche questo borgo, sorto dopo il XIII a nord del nucleo storico e racchiuso dalle difese veneziane nel XV-XVI secolo, fu sede di numerosi monasteri e conventi, per la maggior parte demoliti o ristrutturati e destinati ad altro uso. Il più antico, laChiesa e monastero di San Bartolomeo quasi parzialmente distrutti, ora sono incorporati nell'Ospedale San Bortolo.

Sede parrocchiale e oggi la barocca chiesa di San Marco in San Girolamo, edificata nel Settecento sopra la precedente chiesa dei gesuita. Vicino ad essa la chiesa di Santa Maria della Misericordia, per secoli annessa all'orfanotrofio cittadino.

Borgo di Porta Nova

Questo borgo, a ovest della città, fu creato dagli Scaligeri nella seconda metà del Trecento, ma per il suo completo sviluppo occorsero oltre due secoli.

In esso si trovano alcune chiese tutte fatte costruire o gestite da ordini religiosi, come la chiesa di Santa Croce detta dei Carmini in San Giacomo Maggiore, la palladiana chiesa di Santa Maria Nova e la quattrocentesca chiesa di San Rocco.

A ovest del borgo, lungo la via Postumia in direzione Verona, si trova la paleocristiana Basilica dei Santi Felice e Fortunato, il cui aspetto attuale risale al XIII secolo. Sempre a ovest, lungo il fiume Retrone, la duecentesca Chiesa di Sant'Agostino, annessa all'antica abbazia. Fuori città, in zona Maddalene, l'antica benedettina chiesa di Santa Maria Maddalena.

Palazzi modifica

Mura e fortificazioni modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Storia delle mura e fortificazioni di Vicenza.

Porte modifica

Torri modifica

Ville modifica

Parchi e giardini modifica

In centro
Fuori dal centro

Teatri modifica

Teatro delle Grazie
Teatro d'opera attivo nel XVIII secolo. Durante i suoi anni di attività era il più grande teatro vicentino, nonché palcoscenico "alla moda" di riferimento della città.
Venne completamente distrutto da un incendio nella notte del 24 settembre 1783.
Teatro Eretenio
Costruito sul finire del Settecento, dopo la distruzione del delle Grazie diventò il nuovo teatro di punta della città.
Venne distrutto il 2 aprile 1944 dai bombardamenti alleati.
Teatro Verdi
Realizzato nel 1886, era il teatro popolare della città.
Anch'esso venne distrutto il 2 aprile 1944 dalle bombe angloamericane.

Altri monumenti modifica

Note modifica


Bibliografia modifica

  • Franco Barbieri e Renato Cevese, Vicenza, ritratto di una città, Vicenza, Angelo Colla editore, 2004, ISBN 8890099070.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica