Utente:Clematis/Sandbox/Capolino

Capolino del dente di leone (Taraxacum officinale).
Parte centrale del grande capolino di un girasole (Helianthus annuus).

Il capolino, è l'infiorescenza tipica della famiglia delle Asteraceae (o Compositae, nomen conservandum); è formato da un insieme di piccoli fiori, detti flosculi, sessili e compatti, inseriti all'estremità del ricettacolo, e disposti così fittamente, che l'infiorescenza pare un unico fiore (pseudanzio).

Questa particolare infiorescenza è chiamata anche “calatide” (dal latino calathis = piccolo paniere)[1].

Descrizione modifica

I fiori che formano il capolino possono essere di due tipi:

  • fiori tubulosi, a simmetria radiale (actinomorfi), con corolla a 5 lobi; il numero dei fiori del disco varia da alcune decine (o meno) fino a oltre 1000 (Oldenburgia).
  • fiori ligulati, a simmetria dorso-ventrale, (zigomorfi), con corolla a 3 o 5 lobi, fusi in un prolungamento nastriforme (ligula).

I capolini possono essere formati o da soli fiori tubulosi, o da fiori tubulosi e ligulati, o da soli fiori ligulati.

Se il capolino è composto da entrambe le tipologie di flosculi, allora i tubulosi sono posti al centro dello pseudanzio, ove prendono il nome di fiori del disco, e i ligulati alla periferia dello stesso, ove prendono il nome di fiori dei raggi. e svolge anche la funzione vessillare per gli insetti pronubi.

L'androceo è formato da cinque stami con dei filamenti liberi; le antere invece sono saldate fra di loro e formano un manicotto che circonda lo stilo.. La base delle antere è caudata in modo vario ed è un importante carattere diagnostico da un punto di vista tassonomico. Lo stilo è unico con uno stigma bifido; l'ovario è infero e uniloculare formato da due carpelli concresciuti e contenente un solo ovulo anatropo.


La struttura anatomica del capolino può essere derivata dall'aggregazione di una infiorescenza più primitiva; se l'infiorescenza è del tipo “indefinita” si ha un “capolino indefinito” nel quale i fiori periferici si aprono per primi; se l'infiorescenza è del tipo “definita” si ha un “capolino definito” nel quale sono i fiori centrali che si aprono per primi.In alcuni casi i capolini sono a loro volta riuniti in infiorescenze composte (sinflorescenza). Queste sono presenti in alcune specie del genere Echinops; in questo caso sono raggruppati in 2º ordine (esistono anche raggruppamenti di 3º ordine).

I fiori inoltre sono sessili e tetra-ciclici, formati cioè da 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo. In entrambi i fiori (ligulati e tubulosi) la corolla è del tipo simpetala.

A. Fiori tubulosi
Sezione longitudinale del capolino di Matricaria chamomilla
B. Fiore ligulato

Frutto modifica

Il frutto è un achenio, indicato anche col nome di cipsela. L'achenio può essere accompagnato dal pappo e può presentare particolari strutture (peli, setole uncinate) che ne facilitano la dispersione ad opera del vento o degli animali.

Note modifica

  1. ^ Judd 2007, pag. 79.

Bibliografia modifica

  • Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
  • Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
  • Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales, Berlin, Heidelberg, Springer-Verlag, 2007.
  • Sandro Pignatti, Flora d'Italia., Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.

Voci correlate modifica


Collegamenti esterni modifica

  • Asteraceae, su Guida all'identificazione delle piante, Forum Natura Mediterraneo.
  • (EN) Flowers of Asteraceae, su www.plantzafrica.com (archiviato dall'url originale il 5 giugno 2011).