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Bernardo De Muro (Scrittore)

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Bernardo De Muro nasce a Cagliari il 2 aprile 1938, undicesimo di 12 figli. Ha percorso vie diverse di studi in ambito letterario, filosofico, teatrale, musicale. Significativo il suo metodo sull'arte oratoria e sulla scrittura narrativa, chiamato a tenere corsi e seminari presso scuole, università e istituzioni pubbliche, religiose e private. Deve il nome a suo zio, il celebre tenore d'impeto omonimo Bernardo De Muro (che, per la sua bravura, impressionò il Metropolitan Theatre di New York), il quale, informato della nascita del nipote mentre si trovava a Roma per una prima della Cavalleria Rusticana di Mascagni, suggerì al cugino-amico Nicola di dare lo stesso suo nome al figlio.

Il viandante della parola

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Di Bernardo De Muro, viandante e “chirurgo” della parola, è stato scritto questo profilo: “Studioso di retorica antica e moderna, cultore della parola, saggista, narratore favolistico e autore di teatro - in prevalenza di ispirazione classica - docente di arte oratoria e di scrittura narrativa (con proprie metodologie). Ama le tinte forti del sapere. Ha avuto una lunga frequentazione con il mondo dei giovani e della prima adolescenza per insegnare loro i meccanismi, i segreti, i giochi, le astuzie della parola: come renderla unica, riconoscibile, attraente e insieme eloquente. Agli alunni delle elementari ha insegnato a “leggere” prima di tutto nel loro cuore e soltanto dopo un testo narrativo, facendoli scoprire il valore di una pausa, la misura del ritmo, l’importanza di una sottolineatura espressiva. Ha parlato della “musica” della natura: dall’aprirsi di una corolla alle screziature delle farfalle, al monosillabo sonoro di un rapace notturno, per giungere poi agli strumenti musicali: ad arco, a fiato, a percussione, e cogliere le differenze di timbri, tonalità e suoni. Con i segreti dell’interpretazione. I suoi contributi sul mondo della scuola hanno consentito alla parola e al linguaggio di aprire nuovi varchi sulla scrittura creativa e su come farsi venire le idee.

Pubblicazioni - contributi monografici per il mondo della scuola

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Pubblicati dal 2003 al 2010 in “Scuola&Amministrazione”, Carra editrice, rivista mensile destinata alle dirigenze scolastiche.

Un poco di autoanalisi e di autoironia - Considerazioni sulla figura dell’insegnante dal punto di vista della “personalità” (Aprile 2003 - n° 8)

La scala a 7 gradini e i giardini di seta: pedagogia delle emozioni - Come far “parlare” gli oggetti per tenere allenata la mente degli allievi (Maggio 2003 - n° 9)

“Anime gemelle” e rapporti biunivoci nella didattica creativa - Uno sguardo ravvicinato al ‘principio di cautela’ per la nuova scuola (Giugno 2003 - n° 10)

La conoscenza del sapere o il sapere della conoscenza - L’atteso non si compie, all’inatteso un dio apre la via (Euripide, Le Baccanti) (Gennaio 2004 - n° 5)

Epistème: il sussulto della mente sul corpo - Come scoprire le relazioni tra oggetto e oggetto (intorno al dialogo Lorenz/Popper) (Febbraio 2004 - n° 6)

Il potere della parola - Ipotesi di dialogo tra Socrate e Cicerone (Giugno 2004 - n° 10)

Quando l’ignoranza può essere un buon indizio di felicità - Causa di sofismi o strumento di beatitudine umana? (Dicembre 2004 - n° 4)

Il silenzio più profondo della pausa, meno della quiete; c’è un silenzio che governa l’universo (Gennaio 2005 - n° 5)

L’attività dei congressi e la scuola - Contaminazioni: l’arte obliqua – La casa delle idee – Einstein e i girasoli di Van Gogh (Gennaio 2006 - n° 5)

Il Tempo metafora dello spazio, vive l’eterno presente lasciando all’uomo il senso di passato e futuro (Ottobre 2007 - n° 2)

I silenzi dell’adolescenza - Esplorazione e valutazione dei comportamenti (Dicembre 2007 - n° 4)

Il teatro e la scuola - Tra cultura, metafora e gioco (Marzo 2008 - n° 7)

Quando la metafora vince sulla parola - Il teatro è capace di svelare mondi sconosciuti e verità inattese (Luglio/Agosto 2008 - n° 11)

Il volto e la maschera: come snaturare il poeta e l’eroe - Attendibilità, precarietà e alterazione del “giudizio biografico” (Parte prima) (Gennaio 2009 - n° 5)

Se gli storici valutano la storia, chi valuta gli storici? - La domanda è senza risposta, ma è bene farla (Parte seconda) (Febbraio 2009 - n° 6)

Alessandro, Alcibiade, Adriano: tre vite ‘quasi’ parallele - Non semplici assonanza alfabetica, ma storie di connessioni possibili (Terza e ultima parte) (Marzo 2009 - n° 7)

Decido, “ergo sum” - Ma siamo certi che sia così? – Cervello razionale e cervello emotivo (Parte prima) (Settembre 2009 - n° 12)

Decido, “ergo sum” - Come farsi venire le idee e come “decidere” in situazioni complesse (Seconda e ultima parte) (Ottobre 2009 - n° 13

Questioni di padronanza linguistica - …e di pratiche didattiche dimenticate (Febbraio 2010 - n° 2)

Zibaldone in pillole - curiosità linguistiche (Marzo 2010 - n° 3)

Silenzi

         … E’ il silenzio l’attimo che fugge al sibilare del vento?
           E’ l’assenza di parole nel labro d’un sordomuto?
           E’ il non pensare sul volto dell’indifferente?
           E’ l’eremo dell’asceta adorno del nulla?
           E’ la pausa della ragione nell’approssimarsi del dubbio?
           E’ lo smacco demone alla forza della mitezza?
           E’ l’infinito che tace nella pupilla di un neonato? 

Pubblicazioni - libri

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IKEBANA ... Dunque ikebana o arte della disposizione di fiori recisi, creature viventi, ma anche elevazione dello spirito del mondo zen o meglio dei suoi principi, della sua essenza lieve e impalpabile. Non sono buddista, ma del buddismo colgo la purezza degli intendimenti, la libertà del pensare, la trasparenza delle visioni e di ciò che “ci nasce dentro”…

HAIKU DELL’ANIMA La grigia nube / copre il natìo borgo - / suon di campane... Le foglie gialle / mormorio del tempo - / vita continua... Mite preghiera - / notte scende nel cuore / a ritemprare... Giace su foglie / il poeta esausto - / versi dormienti... Dalle falesie / spunta il fior d’amore - / e il lago sogna…

FOGLIE DAL CIELO Casolari, valli, mari, fiumi, orti, giardini son sempre presenti nella vita, e ogni volta si arricchiscono di qualche nuovo tetto o rinnovato giardino. L’occhio del poeta non si distrae ma anzi coglie quel cambiamento, lento o repentino, sì che la parola vada libera e spontanea sui bianchi e pazienti fogli. Sono scintille che si accendono, veli di luce, acqua di fonte, tratti di matita non trattenuta, momenti che irrompono felici perché nulla si disperda ma viva.

CHI SONO I FOLLI? ... la follia è una meteora che vaga, e nel suo viaggio muta forma, colore, sembianza, sostanza

RAPSODIE “Che cosa ci fa dire che la Gioconda è bella? Ad un primo sguardo (…) di bello c’è poco in quel volto: / sembra di vedere una donna composta che obbedisce all’atteggiamento voluto da Leonardo, ma poi / osservandola, ti accorgi che quella sublime donna a tratti ti sfugge, ti aggira, non si concede. / Scrutala a fondo, e il suo sguardo penetrante ti andrà dentro sino a confonderti e non sai / se in quell’attimo ti sta comunicando un sorriso o un cenno di tristezza…

DONNA DEA Mano di creta in operoso gioco / svela forma e sostanza dell’anfora entro cui riponi cuore e speranza. Credi di amare la casa paterna / ma è solo per sfuggirla, da che giochi col vento, coi sogni e i girasoli. Un altro scatto ancora più furtivo, / e di lontano gelosia irrompe. Avrà timore e nostalgia l’amato, / se commiato giungerà d’improvviso a disegnare ombre e amarezze.

ONDE L’antico genio di questa terra uscirà / dai boschi spartani e piomberà come un’aquila / sulle sue ali scriscianti. La mia anima è piena di desiderio / ed è piena d’amore, o Diotima, e il mio occhio / guarda verso le valli greche come dovesse pronunciare un magico comando: risorgete, o città degli Dèi!

DIZIONARIO Segni e parole, simboli e linguaggio (…) ma anche tavolozza, pentagramma, / scrigno d’oro che trattiene voci e luci dell’alba per dar vita ai suoni del sapere, della conoscenza (…) / Paziente, attende la preziosa visita (…) sa distinguere la finzione dalla maschera, / la luce dalle ombre, il reale dalla realtà, la contezza dalla superficialità.

STORIE E MISTERI NELLA VALLE DEI NURAGHI Andò a passar i suoi nuovi giorni in un casolare di campagna poco distante dal nuraghe, con il suo piccolo orto, e i precisi tracciati del vigneto che ogni giorno seguiva e curava con tanta pazienza. Anche quello era un ideale spazio vitale: per ricongiungersi con la natura. Poco più a valle, la bianca pinnetta, chissà da quando ancora in piedi aveva cambiato destinazione: da rifugio momentaneo per i pastori a luogo di ricordi.

SONETTI Il sonetto è tirannico e generoso e concede al poeta che accetti di sottomettersi alle sue leggi, al suo ordine metrico e compositivo (…) praticato da secoli, la libertà di interrogare, decifrare e ricomporre, da veggente, il rizomatico frammentario disordine del mondo (…) Allora è la musica che guida la scrittura lirica di De Muro (…) In questa sua erranza poetica ne orienta l’andare, ne accompagna il dire, volteggiano parole e immagini, suoni e visioni. I sonetti di Bernardo sono un’eco preziosa di questa vita sonora.

NURAK DELLE PIETRE INCANTATE Teatro del tempo: Nurak ne è il profeta che fa un lungo viaggio per avviare il racconto di un’antica civiltà. Teatro dell’iniziazione alla storia per cinque fanciulli che ascoltano affascinati il vecchio saggio facendo tesoro delle sue parole… identità che s’incarnano nei tratti psicologici dell’osservazione, dell’equilibrio, della leggerezza, della giocosità e della calma… Un mondo dove dominano l’acqua, l’aria, la terra, il fuoco…

IL PENNINO D’ORO CHE VOLLE SCRIVERE IL TEMPO …ha preso vita scoprendo entità, estro e struttura. La geniale ‘creatura’ del grande architetto dell’aria distende la tela fino al suo compimento ultimo, cpn riverberi d’oro. (…) Si muove la mano nel silenzio del tempo / e traduce e asseconda il pensiero / che libero va al cuore. / La stilografica ruba dal ragno / la tela perfetta per tessere i fili di luce / e dona agli Dei il canto appena compiuto...

IL BIANCO DELLE MAGNOLIE …questi fiori d’avorio e di luce, di scultorea perfetta bellezza, celano un cuore scarlatto e fragranze sensuali. Sono fiori ossimorici. Passionali e innocenti, spirituali e carnali, solari e notturni, eterni e caduchi. Così appaiono a Bernardo De Muro: le antiche esotiche magnolie fioriscono tra le case di un borgo alto nel vento, in cui egli vive, sogna, ama, scrive…

LA PAROLA E INTORNO ALLA PAROLA Muovere le parole che si ritengono adatte a descrivere ciò che s’intende trasmettere / Attingere a ciò che possa arricchire l’argomento, e riprendere il filo per tessere e ricamare / se si ritiene importante curare anche solo con un dettaglio (…) Ampliare il campo strategico, darsi un avvio metodologico, dotarsi di strumenti linguistici (…) / motivare all’ascolto e lasciare memoria.

TANTA LUCE NELL’ARIA Ancora una volta Bernardo De Muro ha la forza di sorprendere con questa raccolta di componimenti haiku, in cui incrocia la sua poetica con quella di un architetto come Giovanni Michelucci (…) Con la poesia haiku l’autore ha una lunga frequentazione (…) e dietro questa messe di componimenti c‘è un grande lavoro creativo e una sapiente rielaborazione che ha attraversato molte stagioni.

GENOVA. CANTICO PER UN PONTE Caro Bernardo, quando ho potuto leggere il testo del tuo Cantico, ho immaginato che l’avessi scritto mentre tri trovavi vicino alle macerie del ponte. Come si può stare vicino alle radici divelte di un grande albero caduto nel bosco. Ti ho visto accovacciarti di fronte allo strazio e poi immergerti in un colloquio col ponte …

NEL REGNO DI XIJ (…) Ho sempre pensato che le favole non conoscono destino giacché sono protette dall’innocente effluvio della spontaneità e del canto che le rende eterne (…) Si rinnova così, in ogni luogo e in ogni tempo, la magia di quel gioco antico che riempiva il nostro cielo di effimeri corpi celesti.

MICROBI E GIGANTI La scrittura parte dalla memoria di esperienze vissute e si dispiegano nel racconto (…) per costruire la storia di uno scienziato, di un sacerdote, di un uomo. Un sapiente montaggio di scene (…) Una biografia labirintica: l’abile regia di Bernardo De Muro ordina in una tessitura unitaria … una scrittura festosa che armonizza voci diverse con intelligenza musicale, valorizzando l’oralità nella tensione comunicante di un linguaggio coinvolgente

ELOGIO DELLA BASILICA SANTA MARIA DEL REGNO Nel tempo e nei luoghi, le tue pietre / hanno retto alle fatiche e all’onore, hai conosciuto venti e vittorie, sogni / e premonizioni, ignominie ed elargizioni. / Tregua e dolorose guerre fra gli uomini. / Dei passata da un borgo al regno, da un / destino ad un altro: ora una miccia ora una preghiera, un cavallo regale e un aratro, / uno sguardo al cielo ed uno alla terra...

TARTHESH …i resti di un’antica civiltà, il desiderio di raccontare quello che le colonne, le gradinate dell’anfiteatro hanno visto in altri tempi, quando non erano resti ma parte della vita delle genti che le attraversavano. (…) Anche in quest’opera l’autore mette in scena i temi classici della tragedia greca, da Eschilo a Sofocle, e usa un accadimento del mito e del reale.

ELOGIO DI CASTELSARDO “S’inerpica il vento e va a colpirti, ma tu, rugosa, me trattieni la forza e rilanci l’arditezza del viver tuo” (leit motiv nell’opera). Segreta e appartata l’Ossaia, chiesetta Purgatorio, stretta tra le mura più antiche: raccoglie i resti dei defunti ed è teatro di veglie,,, scrigno di decoro semplice, vi riposano gli avi nel loro eterno tacere…

ELOGIO DI BOSA … e quando accade che il viaggiatore sia un “viandante della parola”, un poeta visionario come Bernardo De Muro, Bosa risplende, nel suo dire, così come era apparso un tempo al suo “sguardo di adolescente”, come un “trionfante scenario” nel “silenzio che la circonda”. I versi del viandante sono voce e suono, musica e ritmo… in coloriture diverse…

AI PIEDI DELL’OLIMPO “Mentre Ulisse, spossato, dorme il suo sonno profondo, Minerva scende alla città dei Feàci; lieve come un alito di vento, entra nella stanza della reggia dove Nausìca dorme e, assunte le sembianze della più giovane delle sue ancelle, le appare nel sogno… (…), Nausìca spicca alta e bellissima come Diana tra le ninfe boscherecce. …”

LABIRINTI DI STELLE Nel Tempo delle stelle si schiude una visione del cielo notturno: “In quel cielo bianchissimo passarono infinite le miriadi di stelle: ed erano nettissimi i segni di Orsa Maggiore e Orsa Minore…” Il manto luminoso del firmamento sgomenta, e lascia senza parole (…) essenza universale, compiuta ab aeterno, e osservazione delle cose mentre accadono, sono lo spirito degli haiku che De Muro pone in epigrafe ai suoi racconti…

ELOGIO DEL POETA La poesia vive e il poeta muore, finisce nel suo tempo i giorni che gli sono stati dati, sapiente o no che solo ai poeti è dato un destino, nel privilegio di tenere alto il sentimento di essere parte umana del tutto. (…) Il poeta è cantore: lira, cetra, e liuto non mancano alla celeste faretra dei suoi ideali e dominatore della chiave che apre gli scrigni. (…)

REGINA NERA Da epoche lontane, molte stagioni son passate da quando l’antica società delle api ha donato agli umani il miele della vita, frutto di operosità alacre e costante. In ogni dove, accanto al bene, nascono e si sviluppano i segni dolorosi del male. Una voce, una luce, son capaci di estirpare le malepiante con la forza dell’onestà. Ma una minacciosa Regina Nera agisce nell’ombra.

Pubblicistica - articoli di Bernardo De Muro

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Pubblicista dal 1965 e fino ai primi anni ’80, ha scritto su Il Tempo di Roma, nella “Pagina” storica della Sardegna (era il quotidiano delle grandi firme di intellettuali di allora, col mitico editore-direttore Renato Angiolillo – l’era di Angiolillo – come veniva chiamata); su La Stampa, nel settimanale Lo Specchio; sulla terza pagina della Gazzetta di Parma; su L’Unione Sarda (recensioni teatrali); su La Nuova Sardegna, con Aldo Cesaraccio direttore responsabile che gli commissionò un’inchiesta in più puntate sul manicomio – alias “Ospedale Psichiatrico Villa Clara” di Cagliari – inchiesta che sposava in pieno la rivoluzionaria riforma della disciplina psichiatrica di Franco Basaglia. Particolarmente significative e pungenti le recensioni di critica musicale di De Muro sulla pagina sarda nel decennio ’65-’75. Di lì a poco la “Pagina della Sardegna” fu soppressa, lasciando memoria e rimpianti.

Il Tempo, 1966 Inizio in sordina in città dell’attività concertistica

Orgoglio e prestigio a Cagliari dall’orchestra stabile “Claudio Monteverdi”

Una musica preziosissima per un pubblico impreparato

È nata l’Orchestra Stabile. Diventerà molto presto adulta

Entusiasma il “Quartetto Brahams”

Chiusura musicale di pregio per un anno felice e audace


Il Tempo, 1967 Il saluto musicale al 1967 della violinista Bice Antonioni

La quarta felice prova della Claudio Monteverdi

Il duo Lana-Lessona con successo all’Auditorium

“Una serata di tutti” con un felice Celibidache

Eliahu Inbal all’Auditorium

Una prova di Celibidche con l’Orchestra Monteverdi

Ingiustificate assenze all’Auditorium per il pianista Antonio Bacchelli

Perfetta quadratura stilistica dell’orchestra “Bohuslav Martinu”

Secondo concerto al “Massimo” con Cristofoli e la De Barberiis

Ribadita con la verdiana “Luisa Miller” la piena validità del melodramma

Gradito ritorno di “Boheme” al Teatro Massimo di Cagliari

La tragedia moderna di “Carmen” chiude la stagione operistica

Il flauto di Gesualdo Pellegrini entusiasma il pubblico dell’Auditorium

Un saggio di educazione musicale nell’arte violinistica di Henryk

Musica per soli intimi al recital di Maria Tipo

Inizio maturo all’Auditorium con l’arte del “madrigale”

Il “Trio di Bolzano” all’Auditorium

Il “tempio” dell’arte nel quartetto d’archi

Ricchezza di intuizioni stilistiche nel concertismo di Ricardo Odnoposoff

Musica nuova per il violoncello


Il Tempo, 1968

Il tragico mondo mozartiano all’Auditorium con Heinz Wallberg direttore e Dino Ciani pianista

La misteriosa tecnica di Emil Ghilels nel X concerto dell’Auditorium

Gli slanci metafisici di Strauss nell’interpretazione di Piero Bellugi, applaudito direttore d’orchestra

Simbiosi di stile e d’interpretazione nell’arte pianistica di Alexis Weissenberg

Anche gli studenti di liceo acclamano un nuovo “duo” musicale

Una grande “intesa spirituale” nel duo pianistico Gorini-Lorenzi

Dal saggio del Conservatorio le attese della futura élite

La simpatica novità del contrabbasso nel secondo concerto all’Auditorium

Tutto Mozart all’Auditorium

Il “la” del violinista Bruno Giuranna al 1968 con il sesto concerto all’Auditorium

Irriconoscibile il suono della “Monteverdi”

La voce fascinosa del flauto nel concerto di Elaine Shaffer

Il “Massimo” conquistato dalla vincitrice di Varsavia

Fantasmagoria di suoni nel concerto Mander-Gulli

L’arte del “Concerto grosso” con successo all’Auditorium

Felicissimo debutto a Cagliari del violoncellista Marco Scano

La “Virtù” musicale del mandolino nel concerto diretto dal maestro Ungar


Il Giornale d’Italia, 1969

I calcolatori elettronici entrano nel nostro sistema


La Nuova Sardegna, 1972/73

Inchiesta giornalistica in 5 puntate sull’Ospedale Psichiatrico “Villa Clara” (in quegli anni, tanta era la povertà di cultura del mondo psichiatrico-sociale della gran parte delle persone – prima di Franco Basaglia – ma pochi si resero conto che chiamarlo “Ospedale” fosse un beffardo eufemismo).

Musica a Cagliari, il concerto per l’Unicef


Gazzetta di Parma, 1990 - 2005

Inviato a Palermo, Intervista a padre Bartolomeo Sorge, gesuita, teologo ed esperto di dottrina sociale della Chiesa, presso l’Istituto di formazione politica “Pedro Aruppe” (1990)

Intervista in pagina culturale a Giorgio Benvenuto (Aprile 1993), quando venne nominato Segretario Nazionale del PSI, Partito Socialista Italiano.


Trilogia: E poi fu il mondo L’arte obliqua La casa delle idee


Presentazioni, rappresentazioni teatrali, relazioni (selezione fra le attività più remote e quelle più recenti)

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La Luna di Marcovaldo, di Bernardo De Muro, in corso di docenza, ispirata al “Marcovaldo” di Italo Calvino, la prima opera teatrale in assoluto scritta e rappresentata in Italia in una scuola – Anno Scolastico 1965-66 – Scuola Media di Muravera (Cagliari) con l’intervento del Provveditore agli Studi di Cagliari, Silio Bellini.

Astrolabio 2000: ovvero quando si piange e si ride quando se ne ha voglia, opera teatrale di Bernardo De Muro, scritta in corso di docenza, Scuola Secondaria di Primo Grado “Vittorio Alfieri” di Cagliari con gli allievi delle seconde e terze classi, rappresentata nel Maggio del 1968 in presenza del Sindaco della città Paolo De Magistris e del docente di dizione poetica e di arte drammatica Carlo D’Angelo dell’Accademia “Silvio d’Amico” di Roma.

Quarant’anni dopo, La Corona di Luce dello stesso autore e nella stessa Scuola Vittorio Alfieri di Cagliari con gli allievi delle seconde e terze classi. De Muro si era avvalso della studentessa liceale Bianca Giarola di Verona (che si era particolarmente distinta in un corso di “scrittura narrativa” al liceo veronese) affidandole il compito di affiancarlo nella scrittura del testo. E in occasione della rappresentazione, sempre all’Alfieri, l’autore le ha affidato il compito di presentare l’opera, ripresa integralmente da Videolina.

Regina Nera nel mondo delle api, favola in un atto e tre quadri di Bernardo De Muro, opera inedita scritta nell’ambito dell’attività teatrale della Scuola Secondaria di Primo Grado “Goffredo Mameli” secondo il progetto: “Laboratorio di Teatro e Scenografia” finanziato con Legge Regionale 51/7, 2008 e rappresentata al Teatro Alfieri di Cagliari il 4 Giugno 2009 con la collaborazione e la ripresa di Videolina.

Il Dirigente oggi: per un management autorevole ed assertivo. Conferenza programmatica di Bernardo De Muro e Mario Silvano – Sala Convegni Associazione degli Industriali della Provincia di Cagliari (1978).

A proposito dello ‘stile’ di uno scrittore e di un oratore (“dialogando” con Schopenhauer) – Conferenza, Istituto Italiano di Studi Filosofici, Palazzo Serra, Napoli (1989)

Convegno Internazionale Scientifico-teologico “L’Infinito”, Pontificia Università Lateranense, “L’infinito leopardiano come umana sintesi universale del Tutto”, Roma, 9-11 Novembre 2005

Luciano Deriu, Il Piccolo Principe dall’isola alle stelle, relatori Pasquale Chessa e Bernardo De Muro – Biblioteca Comunale di Sassari (2014)

Mauro Ballero, Le Piante e la Bibbia, relatori Ignazio Camarda (disciplina botanica) e Bernardo De Muro (aspetti biblici) – Aula Magna Facoltà di Agraria Università degli Studi di Sassari (2016) – Nuoro, Museo Storico, relatore unico (2016)

Marisa Iamundo De Cumis, La sacralità del pane in Sardegna, relatore unico - Bortigali Biblioteca Comunale (2016)

M. Elvira Ciusa, Grazia Deledda, una vita per il Nobel, “La donna barbaricina di Stoccolma e il rintocco deli 80 anni”, relatore unico - Circolo Culturale, Olbia (2016)

La grande Valle di Oddoene, “Storie e racconti di vita”, progetto culturale promosso dal Rotary Club e dalla Cantina Sociale di Dorgali, relatore unico (2016)

Meana Sardo e le terre del Mandrolisai, promotore, organizzatore e relatore in un Convegno Regionale interdisciplinare coordinato e gestito da Carlo Marcetti - E lettura drammatica di una propria opera poetica, “La gioia del quando”: Inno alle terre del Mandrolisai, luoghi del vivere – Meana Sardo – (Ottobre 2017)

Apologia della Bellezza - L’uomo e il paesaggio per un nuovo modello di sviluppo sostenibile – Convegno interdisciplinare - “Quando paesaggio e bellezza scrivono la storia dell’uomo” – Aritzo (Ottobre 2017)

Agenzia Regionale Laore: corso di formazione su: enoturismo e vitivinicoltura, “Aspetti salienti per una comunicazione efficace” di Bernardo De Muro – Sala Consiliare Palazzo delle Province di Nuoro (2018)

“Premio Letterario Città di Olbia 2018” 4^ Edizione, Presidente di Giuria e Relatore principale –Biblioteca Civica Simpliciana, Olbia (2018)

Primo Convegno Internazionale di Ammentos (Archivio Memorialistico della Sardegna) - Scritture popolari: una “memoria sommersa” – Intervento di Bernardo De Muro: “La trama nascosta del Tempo”: quando la memoria riemerge dall’oblio (Ittireddu, sede museale, 5 Maggio 2019)

“Nurak delle pietre incantate”, opera teatrale di De Muro e Marcetti – Progetto Culturale per la valorizzazione del territorio e la sensibilizzazione del mondo scolastico: “teatro ed educazione”, sponsorizzato da: Fondazione Sardegna a favore del Comune di Cheremule – Interprete principale con 5 allievi-attori della scuola media di Thiesi – Parco dei Petroglifi in notturna (Luglio 2019)

“Il potere della Parola”: ipotesi di dialogo tra Socrate e Cicerone di Bernardo De Muro -rappresentazione teatral-musicale in Aula Magna del Liceo Classico Coreutico e Musicale “Azuni” di Sassari, con la partecipazione di una studentessa liceale educata a ricoprire il “ruolo” di Cicerone e De Muro quello di Socrate, e di un Quartetto d’Archi con gli allievi della Scuola di Musica del liceo

Davide Schiavone, Guida allo studio di funzione, Introduzione (Sassari 2020).


Seminari

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Le dieci punte colorate - Come dotarsi di pre-strumenti per una comunicazione efficace

Personalità e autorevolezza

Dominio della parola e argomentazione

Scrittura creativa

Management, popolarità e consenso

Relazioni pubbliche

L'Avvocato prende la parola

Personalità e autorevolezza:efficacia nelle relazioni interpersonali in riferimento al ruolo


Progetti (nazionali)

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La Rossa - Gran Premio di narrativa e poesia liberamente ispirato al mito Ferrari

Campagna pubblicitaria per il quotidiano “Roma”

Gucci SpA - Corso di formazione manageriale sulla comunicazione

Uniontel Srl - Formazione comunicazione e immagine

Campagna istituzionale per i cento anni del quotidiano “L’Unione Sarda”


Progetti (regionali)

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Comune di Cagliari - Campagna di informazione sul riciclo

Tiscali - Seminari di alta formazione per il personale

BANCO “La banca del mobile” - Campagna pubblicitaria

Masnata Chimici SpA - Organizzazione del personale attraverso colloqui individuali sulla motivazione e l’autostima

AIAS Sardegna - Consulenza, formazione, comunicazione e immagine

Banca popolare di Sassari (oggi BiBanca . Gruppo BPER) - Seminario intensivo sull’arte oratoria

Coldiretti Sardegna - Seminari di approfondimento e specializzazione su “Comunicazione e linguaggio”


Comune di S.Antonio di Gallura - Concorso Nazionale di drammaturgia classica “Il Patriarca”

Comune di Siligo - Progetto didattico-educativo-metodologico “da Scuola e parola creativa a Rappresentazione teatrale”

Comune di Mores - Tartesh, Ipotesi di progetto teatrale

Comune di Torralba - Tartesh, ipotesi di progetto teatrale

Comune di Monteleone Rocca Doria - Concorso letterario di scrittura creativa “Articolo di fuoco, racconto fulminante”

Comune di Cossoine - Concorso di drammaturgia e racconto “Grotta di Mammuscone”

Percorsi didattici per diversamente abili - Progetto di scrittura poetica “I suoni dell’acqua in poesia”

“Ittiri alba populi: vernaculus et praesepium” - il borgo nato da suo sé

Comune di Mores - “Scuola e parola creativa”, laboratorio didattico/pedagogico per i piccoli adolescenti

Comune di Luogosanto - Festival “Baldu” Teatro 2015

Comune di Sadali - Festival di letteratura per l’infanzia “Sul filo della fiaba”

Liceo scientifico “Segni” di Ozieri - “Arte oratoria”, ovvero “Il calabrone e lo stelo d’erba”

Comune di Ozieri - Ipotesi di progetto per le attività culturali: I Festival di Oz”

Unione Comuni della Gallura - “Fixing Gallura”