Utente:Daniele Mercatali/Sandbox

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Nazione inventata dallo scrittore Daniele Mercatali. Si trova su un'isola ipostetica inventata situata nel Mar Tirreno.

Mercatali ha scritto un libro in cui si racconta la storia di questa nazione a partire dal XVI secolo a.E.V. fino ai nostri giorni. La trama con la successione di condottieri, re, imperatori e conquistatori è questa:


Anchìse Condottiero greco nato ad Atene nel 1509 a.E.V. e morto ad Atene nel 1487 a.E.V.

1488-1487 a.E.V.

Si ribella contro il re d’Atene Anfizióne sposato con Attìde. Conquista Atene assieme al suo migliore amico Erìste. 1488 a.E.V. Domina Atene assieme a lui per 98 giorni, poi viene attaccato dal figlio di Anfizióne, Oséade, che riconquista la città. 1487 a.E.V.

Scappa assieme ad Erìste ad alcuni dei suoi uomini sui monti. Anfizióne e suo figlio trovano Anchìse e quelli che sono con lui, ma muore nello scontro armato, mentre suo figlio uccide Anchìse. 1487 a.E.V.

Erìste Condottiero greco nato ad Atene nel 1514 a.E.V. e morto a Sotréa (Serifòs) nel 1451 a.E.V.

1487-1451 a.E.V.

Scappò nella battaglia in cui morì il suo amico Anchìse assieme a 284 soldati con 398 donne e 361 bambini, e si rifugiò rubando 14 navi ateniesi sull'isola di Serifòs, che chiamò Sotréa (la Salvezza). Lì fondò la città di Mélthshi, cioè miele, dato la grande prosperità dell’isola. Colonizza anche l’isola a fianco chiamandola Adélphi (sorella) collegandole con un ponte. Diede pace e prosperità ai mélthshi (melcei) per 28 anni. Ebbe 5 figli con sua moglie Albèide. Muore di una malattia sconosciuta, rimanendo condottiero, mai re.

Callóre Condottiero melceo nato a Mélthshi nel 1483 a.E.V. e morto a Mélthshi nel 1451 a.E.V.

1451-1451 a.E.V.

Primo figlio di Erìste, dopo la sua morte improvvisa, a seguito di qualche incertezza, si mise alla guida dei melcei. Organizzò delle truppe alla conquista di Atene, preparando 20 navi e 2000 soldati. Fu assassinato dopo 3 giorni dal suo comando da suo fratello Séoph.

Séoph Re dei melcei nato a Mélthshi nel 1477 a.E.V. e muore a Mélthshi nel 1438 a.E.V.

1451-1438 a.E.V.

Quarto figlio di Erìste, uccise suo fratello Callóre, dopo aver creato scompiglio prima della della sua successione quale primogenito del padre, in seguito uccise anche gli altri suoi 3 fratelli e si autoproclamò re. Fermò la preparazione alla battaglia contro Atene, e usò quelle risorse per creare una flotta inizialmente di 50 navi, che poi crebbe col tempo. Si impegnò per conquistare e colonizzare tutte le isole dell’Egeo. Colonizzò 2 isole a Nord, la prima Vòros (Kỳthnos) “a Nord”, la seconda ancor più su, Màrs (Kea) “nostra” (le città che fondò si chiamarono come le isole). Attaccò l’isola di Sifnòs in cui vi era la città di Séella. La sottomise e la dedicò al dio Apollo. 1446 a.E.V.

A seguito di questa espansione, la sua flotta era intanto progredita, a tal punto che contava fino a 73 navi da guerra. Le sue navi erano piccole, allungate e particolarmente veloci. Nel suo punto strategico, ove mercanti e merci arrivavano a qualsiasi punto della Grecia, fece razzia di centinaia di navi mercantili, provocando grossi danni economici alla Grecia e a Creta. Quest’ultima decise di attaccare i melcei con una flotta di 40 navi e 2000 soldati (sperava in un aiuto da parte dei micenei che non le fu dato, dunque attaccò con una flotta minore e meno soldati, dato il suo periodo di crisi, dovuto sia per il terremoto che ai micenei stessi). Séoph annientò nettamente la flotta cretese davanti a Mélthshi, accerchiandola. 1439 a.E.V.

Questa grande vittoria diede fiducia al re, tanto che si convinse ad attaccare Atene per vendicare l’amico di suo padre. Fu brutalmente sconfitto sui colli ateniesi da Erittònio re d’Atene. Fu ferito gravemente, quindi scappò con alcuni suoi fedeli. 1438 a.E.V.

Persero la vita 1736 soldati, 542 furono feriti, 32 navi affondarono. Séoph morì dissanguato appena arrivato a Mélthshi. Lasciò sua moglie Prìade e suo figlio Manàsse.

Samén Condottiero melceo nato ad Atene nel 1487 a.E.V. e morto a Màrs-Apòl nel 1418 a.E.V.

1438-1433 a.E.V.

Intimo amico di Séoph, lo portò via da Atene e lo vide morire dissanguato a Mélthshi. Fermò il contrattacco navale di Erittònio, il quale lo attaccò con 25 navi con 200 soldati ciascuno. La battaglia si svolse tra Màrs e Vòros; tramite una strategia ben accurata distrusse l’intera flotta ed uccise Erittònio. 1437 a.E.V.

A seguito di ciò, diede pace per 5 anni ai melcei, finché il figlio di Séoph non fu abbastanza grande per governare.

Manàsse Re melceo nato a Mélthshi nel 1450 a.E.V. e morto a Mélthshi nel 1419 a.E.V.

1433-1419 a.E.V.

Figlio unico di Séoph, inizialmente si limitò a migliorare la propria patria, costruendo nuove cinte murarie e nuovi edifici. Per 9 anni lasciò il paese in pace. Si impegnò a stringere alleanze commerciali con alcune città, quali Micene, Troia, Salamina, Pirgos ed Itaca. Su suggerimento del suo consigliere Aterióne, riprese le ostilità con le altre isole greche. Nominò come comandante militare Calìphos, le cui mire espansionistiche miravano all’isola di Eubea. Mentre Manàsse rimase ad amministrare la Melcéa, egli conquistò le isole di Kimòlos, Pollégos, Mìlo, Antimìlo, Antìparos, Paròs e Naxòs. Di conseguenza, vedendo la sua avanzata incessante, alcune colonie cretesi, quali Aellenòs (Folegandròs), Sìknos (Sìkinos) e Ios, chiesero aiuto alla patria.1421 a.E.V.

Ansiosa di vendicare la sconfitta subita circa 20 anni prima, decise, nonostante la grande crisi, di formare un grande esercito, formato da una flotta di 50 navi e 3000 soldati. Non contenta, chiese aiuto anche alle città di Argo e di Atene. Argo provvide 12 navi e 1800 soldati, mentre Atene 10 imbarcazioni con 2000 uomini. Inizialmente conquistarono le isole di Naxòs, Paròs ed Antìparos. Fecero tantissimi prigionieri, dato che quasi tutti si arresero. Nel frattempo, Calìphos stava attuando la sua strategia…chiese alle altre isole di venire immediatamente in aiuto di Mélthshi solo nel caso l'avessero attaccata, in modo da accerchiare i nemici. Difatti, i cretesi e gli alleati puntarono dritti verso l’isola di Sotréa. Mentre Mélthshi rimase assediata cercando di difendersi, Àstide, un valoroso ufficiale melceo al comando dell’intera flotta restante, attaccò di notte le navi nemiche, accerchiandole. Colti alla sprovvista, due migliaia di persone, di quelli che erano sulle navi, furono uccisi. A seguito di ciò, furono finalmente avvistati dalle sentinelle nemiche e, dunque, l’attenzione degli alleati si concentrò sulla nuova minaccia. Questo spinse Calìphos e le sue truppe ad uscire dalla città fortificata e, quindi, attaccare in campo aperto gli avversari. I melcei vinsero la battaglia, in un successo fondamentale per la gloria di Mélthshi ed il dominio sulle Cicladi. Questa battaglia, ove nessun nemico ebbe salva la vita, fu denominata “la battaglia di Sotréa”. 1421 a.E.V.

Tutte le navi ateniesi, cretesi ed argoane furono conservate. Nonostante la contrarietà di Manàsse, Calìphos volle la personale vendetta attaccando direttamente Creta, assediando Cnosso. La conquistò e saccheggiò dopo 22 giorni. 1420 a.E.V.

A seguito di ciò, Calìphos impose tramite un trattato che li dessero un tributo consistente mensile. Al ritorno in patria ci fu un’accesa discussione con Manàsse, dopo che aveva disobbedito agli ordini, che ben presto si tramutò in una sanguinosa guerra civile. Alla fin fine, le truppe di Calìphos, che erano molto più del del re, occuparono Mélthshi, e il traditore uccise nella piazza principale davanti al popolo Manàsse. 1419 a.E.V.

Nel mentre sua moglie Erìde, e i suoi 3 figli Enchìso, Pàride e Laaròn, riuscirono a scappare a Sparta.

Caliphòs Re dei melcéi nato a Màrs-Àpol nel 1459 a.E.V. e morto a Tebe nel 1410 a.E.V.

1419-1410 a.E.V.

All’inizio primo ufficiale dell’esercito melcéo, in seguito usurpò il trono nella Grande Guerra Civile. Nei primi 2 anni del suo regno si limitò a cercare i figli di Manàsse con tutte le sue forze militari. Nel mentre, affermò il proprio dominio sulle Cicladi colonizzando Amorgòs e Argì-pelagòs (Thirassia) “arcipelago” e Panefòs (Santorini) “la bella”, fondando rispettivamente le città di Galì e di Margaròs “la perla”. Finito il biennio si arrese alla ricerca ed incominciò sul serio le sue mire espansionistiche invadendo Creta. La espugnò conquistando una città dopo l’altra in circa 5 anni e’mezzo. 1413 a.E.V.

In seguito, dopo essersi organizzato militarmente, puntò verso il suo obiettivo iniziale: l’isola di Eubea. Utilizzando le navi ateniesi e cretesi conservate, accerchiò l’isola. Conquistando le 2 città meno importanti, Àbe e Mìcall, di cui non si seppe più nulla, assediò la città di Calcìde, mentre delegò parte dei suoi soldati guidati da Àstide, il braccio destro di Caliphòs. Dopo 2 anni distrusse entrambe le città prendendo possesso dell’isola. 1410 a.E.V.

Nel frattempo Tebe ebbe timore del re melcéo, dunque decise di attaccarlo. Con un’imboscata, devastarono la flotta melcéa che stava facendo ritorno in patria, e portò Caliphòs a Tebe, il quale fu in seguito giustiziato in pubblico. 1410 a.E.V.

Enchìso e Pàride Nacquero a Mélthshi il primo nel 1429 a.E.V., il secondo a Mélthshi nel 1427 a.E.V., e morirono il primo a Mélthshi nel 1377 a.E.V. ed il secondo a Sparta nel 1351 a.E.V.

1410-1377 a.E.V.

Figli di Manàsse, scapparono assieme alla loro madre Èride e al loro fratello Laaròn a Sparta. Quest’ultimo morì dopo 3 anni per una sorta di peste bubbonica, mentre la madre morì improvvisamente un anno dopo. 1415 a.E.V.

Nel corso dei restanti anni, i due fratelli acquisirono fama e favore agli occhi degli Spartani. Non appena Caliphòs morì, dunque, Sparta aiutò i melcéi a riorganizzare il proprio regno, e misero sul trono, alla maniera spartana, 2 re. 1410 a.E.V.