Utente:DedaloNur/Sandbox17

Finora sono rari gli studi sul patrimonio genetico degli inumati di Monte Prama. Tra questi vi sono i dati forniti Dal dente MA115 datato attraverso il radiocarbonio 14 al 1380-1080 a.C. ed il cui genoma rientra nell'aplogruppo H3.[1] Tale aplogruppo è tuttora riconoscibile nel patrimonio genetico del 18% dei sardi moderni; l'aplogruppo H3 concentrato in Sardegna e nei Pirenei fu probabilmente importato in tempi pre-Neolitici:

"La frequenza dell'aplotipo H3 in Sardegna (18.4%) è tuttora la più alta riportata fino ad ora, inoltre la sua distribuzione è peculiare sotto l'aspetto geografico. La più alta frequenza è nel Mediterraneo Occidentale ( Sardi, Baschi ed altri iberici) con un sensibile decremento nell'Europa centrale e dell'est, molto rare sono le attestazioni nel vicino Oriente spiegabili come recenti importazioni. Date le dimensioni della popolazione degli mtDNA H3 sardi, queste indicano un'espansione che inizia tra 9,0 e 10,5 Kya (Figura 4); quindi è possibile che l'espansione e la diffusione dello H3 iniziò molto probabilmente in tempi pre-Neolitici , come già autorevolmente suggerito in precedenza (Achilli 2004, Torroniè2006, Soares 2010), avendo probabilmente la stessa origine ancestrale degli antenati del U5b1i1 e del cromosoma-Y aplogruppo I2a1a1-M26."[1]

Un altro dato cruciale del gruppo umano di Monte Prama è la forte endogamia; tra i 36 inumati di cui si erano conservati i denti, 21 avevano uno o due incisivi a pala (in inglese double shoveling): vale a dire il 58% dei defunti possedeva questo carattere a trasmissione ereditaria.[2] Tale conformazione dentale non è un esclusiva sarda; durante l’Età del Ferro e del Rame, il carattere “incisivo a pala” era molto più diffuso di ora, in Europa come in Italia, ma non arrivò mai a superare il 38 %.[3] In età Nuragica sono almeno due le sepolture con inumati dotati di incisivi a pala, in particolare sempre nella Tomba dei Giganti nr. 4 di Is Lapideddas[4] e nella tomba dell’età del Ferro di Motrox’ e Bois (Usellus-OR), in quest’ultimo caso con frequenza del 2.5%.[5]

L'alta frequenza degli incisivi a Pala presso Monte Prama e la presenza dell'aplogruppo H3 suggeriscono l'idea di un gruppo umano con stretti rapporti parentali, forse un Clan, comunque di ascendenza europea ed occidentale.

  1. ^ a b (EN) Olivieri, Anna, et al., Mitogenome diversity in Sardinians: a genetic window on to an island's past." Molecular biology and evolution, in Molecular Biology and Evolution, 2017.
  2. ^ Ornella Fonzo, Elsa Pacciani,, Gli inumati nella necropoli di Mont'e Prama,, Le sculture di Mont'e Prama - Contesto, scavi e materiali,, Gangemi, 2014, p. 175-200.
  3. ^ Coppa Alfredo, Dental anthropology of Central-Southern, Iron Age Italy: The evidence of metric versus non metric traits, in American journal of physical anthropology, 1998, p. 371-386.
  4. ^ Alessandra Pische, Le tombe di gi iganti di Is Lapideddas (Gonnosnò-OR). Archeologgia della morte di una comunità nuragica, 2015, p. 435.
  5. ^ Enea Sonedda, Antonio Carai, Giovanni Floris, Rosalba Floris, Stefano Gessa, Giuseppe Santa Cruz, Rosa Santa Cruz., Studio morfometrico e molecolare di una serie di denti isolati del periodo tardo nuragico, VII Congresso degli antropologi italiani.