Venero Frank Mangano in una foto segnaletica

Venero Frank Mangano (7 settembre 1921) è un criminale statunitense, di origini italiane. E' stato vice-boss della famiglia Genovese di New York. Dal 2007, ovvero l'anno in cui il boss in carica Daniel "Danny il leone" Leo fu arrestato, Mangano divenne a tutti gli effetti il leader della famiglia. Il soprannome "Benny Eggs", benny l'uovo, deriva dal fatto che sua madre vendeva uova per il proprio sostentamento. E' stato rilasciato il 2 novembre 2006 dopo aver scontato 15 anni di carcere in seguito ad una condanna per estorsione.

Gli inizi modifica

Venero Mangano è legato alla famiglia Gambino da molti parenti “illustri” come il capo famiglia Vincent Mangano (1888-1951), Philip Mangano, Vincent Mangano, Lowrence Mangano e Anthony Mangano. E’ stato classificato, e poi riconosciuto, come capo regime almeno due volte dalla New Jersey Division of Gaming Enforcement (autorità di controllo dei casinò dello stato del New Jersey) fin dal 1987.

Ancora giovanissimo Mangano fu per molti anni un grossista indipendente a capo di una società di distribuzione di scorte eccedenti; tra i suoi più importanti clienti anche personalità eccellenti della moda come Calvin Klein e Barry K. Schwartz.

Durante la seconda guerra mondiale Mangano servì come artigliere di coda in servizio sui bombardieri dell’esercito degli Stati Uniti in Europa. A riconoscimento del suo servizio l'Esercito lo ha decorato con più medaglie tra cui la Distinguished Flying Cross e con la Air Medal con quattro Oak Leaf Clusters e tre Battle Stars.[1]

Negli anni successivi alla guerra, Mangano entrò a far parte della “crew” del Greenwich Village, che poi in futuro sarebbe stata quella comandata da Vincent "The Chin" Gigante. Mangano scelse come base per i suoi affari un social club situato al numero 110 di Thompson Street. Tali affari furono immensamente redditizi in quanto coprivano l’intera area metropolitana di New York City.

Precedenti penali ante 1991 modifica

Come membro del clan Genovese, Mangano, ebbe a che fare numerose volte con la legge, accumulando così un ragguardevole numero di precedenti penali, tra cui:

  • 7 ottobre 1946 – Scommesse clandestine - 50 dollari multa
  • 15 maggio 1947 – Scommesse clandestine - $ 200 multa
  • 8 ottobre 1950 – Scommesse clandestine - $ 200 multa e 60 giorni di reclusione
  • 21 feb 1961 – Scommesse clandestine - $ 250 multa e 90 giorni di reclusione
  • 6 Agosto 1981 – Oltraggio alla corte, per essersi rifiutato di testimoniare una volta concessa l'immunità - incarcerato dal 18 agosto 1981 al 22 aprile 1982

Il caso “Windows” modifica

Dal 1978 al 1990 quattro delle cinque famiglie del crimine organizzato di New York formato un cartello con il quale controllavano il mercato della sostituzione degli infissi, finestre appunto; ogni famiglia ovviamente eleggeva uno o più uomini al controllare della loro quota di cartello.

Per la famiglia Lucchese i designati erano Vittorio Amuso, Anthony Casso e Peter Chiodo, di cui quest’ultimo controllava la fetta più grande. Per la famiglia Genovese intervennero Venero Mangano, Gerard Pappa e Peter Savino. La famiglia Gambino assegnò la propria quota a Peter Gotti; ed infine la famiglia Colombo con Benedetto "Benny" Aloi.

Il cartello strappò subito dei contratti per oltre 150 milioni di dollari tramite il “New York City Housing Authority” (NYCHA), ovvero la società che si occupa del sistema di case popolari per la città di New York. Affermarono la propria egemonia anche tramite il Local 580, il sindacato dei fabbri, in quel momento nelle mani dei Lucchese, attraverso il quale l'intesa poté riscuotere tangenti, estorcere profitti e far rispettare il proprio monopolio. Il cartello riuscì pure a far approvare una tassa, tra gli $ 1,00 ai $ 2,00, che avrebbero incassato per qualsiasi sostituzione di finestre, pubblica o privata, eseguita a New York City.[2][3]

Declino modifica

Nel 1990, le forze dell'ordine riuscirono a debellare il cartello “delle finestre”. Tutto ebbe inizio nel 1988, quando i pubblici ministeri persuasero il membro della famiglia Genovese, Peter Savino, a diventare un informatore ed introdursi alle riunioni del cartello con indosso una cimice. Ciò che riuscirono a raccogliere nei due anni successivi portò all’incriminazione di tutti i componenti delle famiglie coinvolti nel racket.

Alla fine, nel 1990, Peter Gotti fu processato e assolto, Mangano, Aloi furono condannati ciascuno a più di 15 anni di carcere (Mangano a 188 mesi e Aloi a 200 mesi).

Quasi tutti i membri della Local 580 furono incriminati con accuse che vanno dalla turbativa d'asta all’estorsione. Vincent Gigante fu incriminato come gli altri ma, trovato mentalmente incapace di sostenere un processo, fu scagionato; solamente nel 1997 fu condannato in seguito ad altri processi. Amuso e Casso fuggirono all’arresto rendendosi latitanti; nel 1992, Amuso fu catturato e successivamente condannato in seguito alle molteplici accuse a lui addebitate, tra cui anche il caso Windows. Nel 1993, anche Casso fu catturato, decise però di patteggiare la pena diventando collaboratore di giustizia. Anche Chiodo fu catturato e dichiarato colpevole dei reati a lui ascritti; confesso anche di aver tentato di assassinare John Morrissey, un agente di commercio della Local 580, in quanto possibile testimone di accusa.

Dopo il caso Windows modifica

Nel 1997 , mentre era ancora in carcere , Mangano fu chiamato a testimoniare contro Vincent Gigante, egli però si rifiutò di testimoniare, dicendo: " Che cosa volete fare? Mi volete sparare? Sparatemi pure , ma io non ho intenzione di rispondere a nessuna domanda".[4] Tutte le volte che l’accusa lo chiamò al banco degli imputato, lui si presentò ma non rispose mai invocando il quinto emendamento della costituzione degli Stati Uniti . Mangano cercò più volte di ottenere delle revisioni alla propria sentenza o delle nuove udienze, ma senza alcun risultato.

Durante la detenzione Mangano è sopravvissuto a due attacchi di cuore e a tre operazioni cardiache d’emergenza.

Il 2 novembre 2006 Mangano è stato definitivamente rilasciato dal carcere.

Dopo il rilascio si è ipotizzato che avrebbe assunto il ruolo di capofamiglia dei Genovese, ma tutt’oggi non esistono prove che questo sia accaduto. Anche se parzialmente cieco e costretto su di una sedia a rotelle, si crede che Mangano attualmente abbia comunque un ruolo attivo all’interno della famiglia.

Letture addizionali modifica

  • Jacobs, James B., Coleen Friel and Robert Radick. Gotham Unbound: How New York City Was Liberated from the Grip of Organized Crime. New York: NYU Press, 2001. ISBN 0-8147-4247-5
  • Raab, Selwyn. Five Families: The Rise, Decline, and Resurgence of America's Most Powerful Mafia Empires. New York: St. Martin's Press, 2005. ISBN 0-312-30094-8

Note modifica

  1. ^ Jerry Capeci, Rough Prison Treatment for a Fragile Benny Eggs, su nysun.com, New York Sun, 21 Settembre 2006.
  2. ^ 2 Men Sentenced In 'Windows Trial', su nytimes.com, New York Times, 28 marzo 1993.
  3. ^ Arnold H.Lubash, Windows Jury Finds 3 Guilty And Acquits 5, su nytimes.com, New York Times, 19 ottobre 1991.
  4. ^ Joseph P.Fried, A Jailed Mobster Refuses To Testify in Mafia Case, su nytimes.com, New York Times, 19 luglio 1997.
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