Utente:Elena.parisatti/Sandbox

In-book

Gli IN-Book sono libri illustrati con testo integralmente scritto in simboli, che supportano l’attenzione condivisa e l’ascolto da parte del bambino con disabilità (con disabilità soprattutto complessa e della comunicazione). Questi libri sono scritti utilizzando parole associate a simboli; costruire libri “su misura” quindi, per bambini con disabilità della comunicazione, risulta essere efficace, specie se il testo è completamente tradotto in simboli. Altro fondamentale requisito è che il libro "deve infatti essere su misura” per il bambino, perchè possa trovare dei validi agganci ed appassionarsi alla voce narrante. La presenza delle emozioni, legate all'interpretazione da parte dell'adulto di saper coinvolgere e assaporare la lettura, assume la sua centrale importanza nella condivisione del libro. Nel caso del bambino con disabilità della comunicazione, può essere necessario adattare ed integrare molti aspetti: contenuto, modo di leggere, grafica e immagini, struttura della frase, testo, struttura fisica.

I simboli PCS e loro utilizzo

I simboli sono uno degli elementi fondamentali della CAA, rappresentano una vera e propria seconda lingua visiva che affianca quella uditiva. I simboli PCS sono adatti per persone che utilizzano un livello semplice di comunicazione. Ciò comporta un vocabolario limitato e una struttura morfosintattica non elaborata. L'età mentale dell'utente deve permettere il riconoscimento di oggetti disegnati. Sono composti da un’immagine grafica, dalla parola alfabetica scritta in alto, da un sottile bordo che tiene insieme le due.

Realizzare che si può comunicare e avere lo strumento per comunicare sono passaggi essenziali. Fin da subito è necessario offrire al bambino opportunità di scelta in tutte le situazioni possibili, in modo fortemente motivante. La costruzione di tabelle e l'uso dei simboli PCS sono la rappresentazione del costruire e del condividere.

In un bambino che cresce , le parole che ha bisogno di usare, i commenti che possono servire, le richieste che ha bisogno di fare, si modificano continuamente, quindi è di fondamentale importanza aggiornare la serie di simboli utilizzati e le tabelle comunicative.


Prima fase: familiarizzazione con i PCS

I PCS sono raggruppati in tre categorie di genere grammaticale e altre di orientamento semantico che cercano di cogliere le più frequenti esigenze comunicative: Esempi di alcune delle categorie dei simboli PCS

   *Nomi
   *Verbi
   *Aggettivi
   *Luoghi
   *Cibo
   *Persone
   *Socialità
   *Miscellanea

Seconda Fase: progettazione delle tabelle comunicative

Per la progettazione e la stampa di tabelle cartacee in PCS la Mayer-Johnson e i distributori italiani propongono uno strumento software: BoardMaker. Il programma mette a disposizione tutto il dizionario dei simboli PCS, con etichette verbali in diverse lingue, tra cui quella italiana. Esso è infatti costituito anzitutto da un database di oltre 3000 bitmaps dei PCS. È possibile trovare rapidamente i simboli che interessano e collocarli, eventualmente ridimensionandoli, nella posizione più opportuna all'interno di una tabella. Vengono forniti parecchi modelli di tabelle preconfezionate.

Terza fase: "scrivere” storie con i PCS

La progettazione delle tabelle è compito degli operatori socio-sanitari i quali hanno in carico il bambino che necessita di strumenti di comunicazione alternativa. La scuola però deve fornire una collaborazione e deve puntare gli obiettivi sulla base delle esigenze comunicative del bambino, predisponendo ambienti e attrezzature, ma soprattutto sensibilizzando gli insegnanti e i compagni di classe alla pratica della comunicazione alternativa; questo vuol dire che dovranno essere dati gli strumenti minimi di conoscenze a tutti i soggetti coinvolti, che consentano loro di interagire efficacemente.

Quarta fase: utilizzo dei PCS con comunicatori hardware e software

Un’altra destinazione tipica dei PCS è costituita dai comunicatori con uscita vocale, i cosiddetti VOCAs (Vocal Output Communication Aids). Il vantaggio, rispetto alle semplici tabelle cartacee, di poter associare alla selezione di un simbolo un messaggio vocale registrato è evidente sul piano dell’efficacia comunicativa. Ma i parametri da tenere presenti, per una scelta corretta del dispositivo più adatto, sono parecchi. Prima di tutto bisognerà tener conto del numero di messaggi previsto dal comunicatore, cercando di contemperare la facilità d’uso e le necessità comunicative. Esistono in commercio comunicatori monotasto, ma esistono anche comunicatori più complessi[2].