Utente:Enricoostili/Sandbox

Renzo Bardelli, nato il 3 aprile 1937 a Bottegone (Pistoia). Laureato in Materie letterarie, con 110 e lode, con una tési di Storia Contemporanea( relatore prof. Domenico Maselli) su " La posizione politica dei cattolici a Pistoia dal 1956 al 1963"

ATTIVITA' di Amministratore Pubblico

a) al Comune di Pistoia dal 1964 al 1990

E' eletto al Consiglio Comunale di Pistoia (lista del Partito Comunista Italiano) nelle elezioni del novembre 1964. Nominato subito Assessore (sindaco Corrado Gelli) con deleghe a : Assistenza Sociale, Turismo, Gioventù e Pubbliche Relazioni. Istituisce la "Consulta Giovanile", strumento democratico di partecipazione alla vita della città : sarà la fucina della classe dirigente pistoiese degli anni successivi. Nel rimpasto di Giunta del 1967 assume gli incarichi relativi a : Pubblica Istruzione e Sport. Nel 1968 è nominato dall'ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) come unico rappresentante di tutti i comuni italiani nel Comitato Centrale dell'Edilizia scolastica presso il Ministero della Pubblica Istruzione ( Ministro Misasi, Sottosegretario Bemporad) : nessun compenso per questo incarico ….erano altri tempi ! Nelle elezioni amministrative del 1970 è nuovamente eletto e confermato in Giunta Comunale(sindaco Francesco Toni) con deleghe a: Pubblica Istruzione( per tutto il quinquennio), oltre a Municipalizzate, Servizi demografici, Programmazione Economica e , nel 1972 e 1973, anche al Personale. Per un breve periodo anche assessore alla Cultura per promuovere, dal 1968, la "nascita" del Teatro Comunale Manzoni (rilevato dal Consiglio Comunale dalla gestione privata) di cui è nominato Presidente fino al 1975. Nuovamente eletto in Consiglio Comunale nella consultazione elettorale del 1975, è nominato Vice-Sindaco ed Assessore all'Urbanistica, al Patrimonio ed agli Affari Generali. Entra a far parte del Consiglio di Amministrazione dell'Aeroporto di Pisa come rappresentante dei comuni toscani. Nel maggio 1976, allorchè il sindaco Toni è eletto deputato, viene nominato Sindaco ( entra in aspettativa dalla Provincia di cui era funzionario) : caso raro se non unico in Italia, allora, di sindaco di comune capoluogo di Provincia NON FUNZIONARIO DI PARTITO OVVERO NON POLITICO A PIENO TEMPO ( Bardelli ha sempre tenuto a questa distinzione come scelta di vita coerente con le sue convinzioni e le sue battaglie all'interno del PCI contro lo strapotere dei funzionari di partito). Nel frattempo è stato eletto negli organismi regionali e nazionali dell'ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), oltre che nella Consulta Nazionale degli amministratori del PCI. Nel 1980, dopo aver largamente prevalso nelle prime, vere autentiche "primarie" svolte a livello di tutto il comune, con facoltà di parteciparvi a tutti i cittadini, organizzate dal PCI, è capolista per il PCI alle elezioni amministrative. Il PCI ottiene il 49,6% dei voti( i votanti oltre il 90%...!!) e 20 consiglieri su 40 e Renzo Bardelli è confermato sindaco . Nel giugno 1982 si dimette volontariamente da sindaco a seguito delle violente polemiche insorte nel suo partito dopo la sua intervista a Giampaolo Pansa de "La Repubblica", nella quale aveva denunciato, per l'ennesima volta, le infamie del regime sovietico in Urss e dei "paesi socialisti" dell'est europeo. (Questi fatti saranno narrati nel libro di Giampaolo Pansa "Ottobre addio" e nel suo libro "Lettera al sindaco di Praga" : i passaggi più significativi di queste fasi sono riportati nel sito in appositi capitoli che saranno, nel tempo, arricchiti e documentati). Ritorna all'impegno professionale in Provincia per qualche mese e poi si colloca in aspettativa non retribuita per assumere impegni libero-professionali in attività private. Nei ricordi molto riservati di Renzo Bardelli sono "annotati", in questo periodo, episodi di vergognoso stampo stalinista che tuttavia non lo indussero mai a lasciare il partito ( il che avvenne solo nel 1991 : "come" e "perché" è raccontato in alcuni suoi libri) , nella speranza, anzi nella cocciuta certezza, che la STORIA avrebbe presentato i suoi inesorabili conti . Rimane consigliere comunale ed è nominato, nel 1994, nel comitato di gestione dell'Unità Sanitaria Locale di Pistoia : i compensi allora erano irrisori… La legislazione allora vigente prevedeva l'obbligatorietà dell'appartenenza ad un Consiglio Comunale per far parte degli organismi delle Usl, e quindi alle elezioni amministrative del 1985 fu ripresentato ancora come candidato a consigliere comunale : ottiene un ottimo successo elettorale, soprattutto se si considera che, come da prassi allora vigente nel PCI, era stato indicato, per l'espressione ufficiale delle preferenze, solo alle sezioni di partito di Bottegone e di Lupicciano ….!!( della serie : non doveva prendere troppe preferenze…ma ne conseguì egualmente tante davvero…). Bardelli aveva avuto l'assicurazione, dal suo partito, che sarebbe stato nominato Presidente dell'Unità Sanitaria Locale, e a questo impegno si sarebbe volentieri dedicato : forze massoniche unite alle forze dell'apparato del PCI (segretario provinciale Gianfranco Venturi) si accordarono col PSI per dare quell'incarico a Vittorio Soldi. A Bardelli fu proposta la Vice-Presidenza, che fu rifiutata. Bardelli coniò in quella circostanza un motto a cui finora è cosciente di essere rimasto sempre, testardamente, fedele : " Nulla per convenienza, tutto per convinzione !". Nell'ottobre 1986 è eletto dai Comuni della Provincia Presidente dell'Associazione Intercomunale dell'Area Pistoiese, ed in tale veste ricopre di diritto, per qualche mese, la carica di membro del Consiglio di Amministrazione di FIDI Toscana. Il compenso era a gettone mensile di 10.000 lire. Nell'ottobre 1998 il sindaco Marcello Bucci lo invita a rientrare in Giunta Comunale come Vice-Sindaco ed assessore all'Urbanistica, per concludere entro la fine del mandato amministrativo la lunga vicenda del nuovo Piano regolatore( è relatore dell'approvazione che avviene proprio alla scadenza del mandato nel marzo 1990 ) al quale avevano lavorato Astengo, Michelucci, De Carlo, Montemagni, Barp, Vittadini, come esperti esterni. Conclude in tal modo la sua esperienza di 26 anni di amministratore al comune di Pistoia, attività sempre svolta, tranne gli anni da sindaco, contestualmente ad altre sue attività professionali di lavoro privato.

b) Al Consiglio Provinciale di Pistoia dal 2004 al 2009 : dalla deludente maggioranza cosiddetta di centro sinistra ad UNICO OPPOSITORE

Alle elezioni provinciali del 12 e 13 giugno 2004 si presenta candidato nel collegio di Pistoia Ovest dove ottiene il 12,84% dei voti per la lista della "Margherita", ben il 5,27% dei voti in più della lista di partito a livello provinciale, nonostante avesse potuto iniziare la campagna elettorale solo il 21 maggio 2004 essendo stata assunta la decisione, del tutto non preventivata, solo all'ultimo momento. E' eletto in Consiglio Provinciale e nominato capogruppo della "Margherita". Nel corso del quinquennio ha concentrato il suo impegno, oltre che sugli aspetti più generali di carattere eminentemente politico- istituzionali, su alcune questioni fondamentali dello sviluppo economico e sociale di Pistoia, come viene evidenziato in una apposita sezione del sito internet : -la valorizzazione di Pistoia città d'arte e la sua promozione turistica - la centralità del ruolo di Ansaldo-Breda e del suo indotto nelle problematiche dell'Area Metropolitana - la questione Terme di Montecatini - il sostegno alla floricoltura pesciatina - l'appoggio di ogni iniziativa per il rilancio della montagna pistoiese - la necessità di assicurare una più efficiente ed idonea ospitalità agli extracomunitari - l'attenzione alle problematiche degli handicappati e dei malati di mente - l'accurata gestione delle attività culturali ed in particolare il funzionamento dell'Associazione Teatrale Pistoiese - l'implementazione delle iniziative a favore dello sport di base e della corretta educazione sportiva - un oculato utilizzo delle risorse finanziarie dell'ente - la valorizzazione dell'assemblea elettiva e la trasparenza dell'operato della pubblica amministrazione - l'attenzione costante a tutte le "materie" di competenza istituzionale ( lavoro, scuola, ambiente in modo particolare) con interventi e mirate prese di posizione non conformiste né aprioristicamente allineate a prescindere dal merito specifico delle varie questioni - la promozione turistica del territorio. Il tema complessivo dell'Area metropolitana Firenze-Prato-Pistoia è quello che lo appassiona tanto che ha raccolto tutte le "chiacchiere" prodotte dal 1979 al 2006 con la Regione Toscana . Nei 5 anni ha assunto sempre e comunque una funzione di stimolo attento, documentato, impegnato che però, proprio per questa attenzioine funzionale ai suoi principi, etici lo hanno progressivanmente fatto approdare ad una posizione di crescente opposizione nei confronti del Presidente della Provincia Gianfranco Venturi, in primo luogo, poi della Giunta Provinciale e quindi della maggioranza, con una sua caratterizazione molto aggressiva di opposizione manifestatasi con reiterati voti contrari

Attività di Funzionario dell'Amministrazione Provinciale di Pistoia

In servizio dal 1961 come Segretario dell'Istituto Tecnico Industriale, fino al 1965; poi dirigente dell'Ufficio Caccia e Pesca nel 1966. Dal 1967 promuove la nascita a Pistoia dei servizi di Igiene Mentale della Provincia col dr. Caccavale. E' poi dirigente dell'Ufficio Personale. In aspettativa non retribuita dal 1975 al 1982 per gli incarichi amministrativi al comune di Pistoia e poi ancora dal 1983 al 1988( per incarichi al comune, nell'Usl e nell'Associazione Intercomunale). In pensione nel 1988 . Per un breve periodo di qualche mese, tra la fine del 1982 e l'inizio del 1983, era stato "distaccato" presso la Regione Toscana a Firenze come dirigente della Consulta degli immigrati, presieduta dal compianto Mario Olla di S. Marcello Pistoiese.

Attività professionale privata

Nell'anno scolastico 1982-83 ( dal gennaio al giugno 1983) ha insegnato Lettere presso l'Istituto privato di Santa Cecilia a Pistoia. Dal 1983 al 1995 dirigente della struttura regionale dei Farmacisti privati della Toscana ( Urtofar) . Dal 1995 al 1997 ha svolto attività libero professionale di consulenza nel settore assicurativo. Dal giugno 1997 al settembre 2002 Presidente della Srl "Pistoiambiente"( società proprietaria della Discarica del Cassero a Cantagrillo). Dal marzo al dicembre 2003 dirigente di Publiambiente (Empoli ) della zona di Pistoia. Nell'anno accademico 2004-2005 è chiamato a tenere alcune lezioni sul tema "Etica e Sport : le problematiche del doping nello sport" al Corso di laurea di Scienze Motorie del SSIS (Scuola Specializzazione Istruzione Superiore) presso il Polo Scientifico dell'Università di Firenze. Nell'Anno Accademico 2005-2006 diventa Docente a tutti gli effetti di "Etica e Sport" al Corso di Laurea di Scienze Motorie (Presidente Prof. Claudio Catini) della Facoltà di Medicina dell'Università di Firenze (Aule Didattiche di Via Tullo Morgagni) e nominato nel Consiglio di quel Corso di Laurea. Riconfermato nell'incarico per il 2006/2007 (con l'aggiunta di alcune lezioni al SISS post-laurea). Anche negli Anni Accademici successivi (nuovo Presidente del Corso di laurea Massimo Gulisano) è stato confermato nell'incarico e nel 2007/2008 e nel 2008/2009

Giornalista pubblicista

Già all'età di 14 anni "frequentava " la redazione pistoiese de "Il Nuovo Corriere" per scrivere di ciclismo e curarne una rubrica settimanale. Ricorda il suo primo servizio da inviato alla gara ciclistica di Traversagna ( Coppa Bonechi) nel 1951 ( in autobus da Bottegone a Pistoia e poi da Pistoia a Montecatini ; "pedibus calcantibus" da Montecatini a Traversagna…..: per il ritorno fu agevolato da un motociclista. Ricordi incancellabili di gioventù). Nel 1955 divenne, a 18 anni, il corrispondente da Pistoia della rivista ufficiale dell'UVI (Unione Velocipedistica Italiana). Quando, per i noti motivi politici, "Il Nuovo Corriere" fu fatto chiudere dal partito di riferimento per l'eccessiva autonomia del Direttore Romano Bilenchi dagli "ordini romani", proseguì per un anno la sua collaborazione sportiva su "La Nazione". Si iscrisse dal 1983 all'Albo dei giornalisti. Ha collaborato a varie testate giornalistiche : - rivista nazionale dei farmacisti privati (Federfarma); - inserto regionale toscano di "Educazione Sanitaria" ; - settimanale pistoiese "Il Micco" ; - rivista mensile di ciclismo "Tuttobici". Collabora saltuariamente ad alcune testate giornalistiche con articoli di argomenti politico o sportivo.

Autore di libri

1) nel 1975 "Enti locali ed edilizia scolastica"- Tellini editore Pistoia 2) nel 1976 " Diventare insegnanti" -Editori Riuniti Roma 3) nel 1980 "Pistoia e la Resistenza" ( con Marco Francini)- Tellini editore Pistoia 4) nel 1985 "Le mani degli amici"- Tellini editore Pistoia 5) nel 1991 "Lettera al sindaco di Praga" -Ibiskos editrice Empoli 6) nel 1997 "Un Cappotto per Sandro Pertini-Politica e vita civile a Pistoia"- Editrice "Nuove esperienze" di Pistoia 7) nel 1999 "Ivano Fanini- Amore e vita per il ciclismo"- Editrice Mariposa-Pontedera 8) nel 1999 " Le nozze d'oro con il calcio- 50 anni di attività della A.S. Virtus Bottegone"- Editore "Il Micco" 9) nel settembre 2004 "Generazione Epo-Chi e come ha distrutto il ciclismo " Edifir (Edizioni Firenze) prefato da Walter Veltroni, sindaco di Roma e da Riccardo Nencini, presidente del Consiglio Regionale Toscano. Nel marzo 2005 è uscita la seconda edizione del libro ( tiratura 4.500 copie diffuse su tutto il territorio nazionale) 10) Febbraio 2006 "Piero Sala, l'amico"- Editore Il Micco- Pistoia 11) Nel 2008 ece “Mondo Doping- Angeli demoni e furbetti nello sport” Bradipolibro Editore Torino, sempre del filone antidoping nello sport che lo sta particolarmente appassionando ed impegnando

Nel Giugno 2006 è risultato 1° al XL Concorso letterario del Coni per la sezione "Saggistica 2005" per il libro "Generazione Epo - Chi e come ha distrutto il ciclismo". Il prestigioso riconoscimento gli è stato attribuito da una qualificata giuria composta da Prof. Walter Pedullà, presidente, con componenti noti personaggi dello sport come Valerio Bianchini, Luciano Minerva, Franco Cordelli, Giorgio Cristallini e Paola Pigni.

Se qualcuno gli chiedesse a quale libro è più affezionato, risponderebbe : " Ai quattro libri che ho in cantiere da tempo…"

Attività nel mondo sportivo

Fino da giovinetto ha respirato l'aria pulita dello sport a Bottegone. Ha giocato a calcio nella Virtus Bottegone e poi nella Juventus di Pistoia ( allenatore il mitico "Bruschino", fratello di Romolo Tuci). Nei primi anni da terzino, poi centromediano. Ama scherzare sul fatto che non voleva mai giocare "né duro né sporco" né dare calci al prossimo: era il primo a ritirare la gamba. Ricorda con piacere alcune reti su "punizione di prima" ( 2 addirittura in una gara a Quarrata) ed un gol su rigore, all'ultimo minuto, sul campo di Seano : ricorda che il pareggio così conseguito scatenò i tifosi locali contro l'arbitro. Ha praticato attivamente il tennis : ha vinto un torneo per N.C. nel 1976 a Gavinana. Proverbiali i suoi duelli nei tornei estivi della montagna pistoiese con un giovane parroco, Don Moro : quest'ultimo risultava regolarmente vincente. Da assessore allo Sport al comune di Pistoia, alla fine degli anni '60, avviò i primi corsi di "attività motoria"; indisse importanti convegni sulla pratica sportiva; promosse l'avvio della costruzione di una serie notevole di impianti sportivi. Risale a questo periodo la visita a Pistoia del Presidente dell'UVI Rodoni, con Piero Sala vice-presidente, per esaminare la possibilità di costruzione di un Velodromo. Attivò la zona sportiva di Pistoia - Casermette ( calcio, tennis, atletica leggera e pattinaggio) ed organizzò a Pistoia i campionati del mondo "al cinghiale corrente" nel "campo di tiro a segno" nei pressi dei "Macelli Comunali" e tre "triangolari internazionali" di atletica leggera. Attivò ( siamo alla fine degli anni '60, quando le risorse per lo sport erano considerate spese facoltative e soggette a particolari controlli degli organi politici e ministeriali specie verso le Giunte di sinistra) la modernizzazione del Campo Scuola e stipulò la prima Convenzione Nazionale tra un Comune col Ministero Pubblica Istruzione per lo sport nelle scuole e in impianti sportivi convenzionati. Dal 1985 al 1994 presidente del G.S. Bottegone-ciclismo ( con atleti del calibro di Mario Cipollini, Michele Bartoli, Paolo Fornaciari, Luca Scinto, Alessio Galletti, Emanuele Lupi, Stefano Giraldi, Davide Tani e Stefano Santerini per citare i più noti ma anche tantissimi altri di cui ha scritto nei suoi libri ). Dal 1995 al 1997 presidente dell'U.C. Il Micco -Pistoia ( con atleti come Alessandro Petacchi, Danilo Di Luca, Cristian Moreni, Leonardo Giordani, Massimiliano Martini, Mirko Lauria). A livello nazionale ha avuto incarichi nella Federciclismo ( commissioni "Carte Federali" e "Statuto federale") ma più volte, all'inizio degli anni '90, ha declinato altre prospettive di più qualificati impegni nazionali propostigli.

Promotore del "Memorial Giampaolo Bardelli", l'unica iniziativa mondiale che premia chi ha compiuto atti tangibili e significativi contro il doping nello sport, di cui il sito internet evidenzia la storia e l'importanza. Insignito della medaglia d'argento per meriti sportivi dal CONI. Ha avuto riconoscimenti ufficiali dal CIO ( Comitato Olimpico Internazionale) e dall'UCI (Unione Ciclistica Internazionale) per la sua attività di appassionato sportivo nel ciclismo. Nell'aprile 2005 la Provincia di Pistoia e " l'Accademia della Chionchina" gli hanno attribuito il 1^Memorial "Piero Sala" per il suo impegno sportivo e sociale. Nel giugno 2007 è insignito della Onorificenza al Merito Civile di "Cavaliere della Repubblica" con Decreto del Presidente della Repubblica controfirmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Nel novembre 2007 è eletto Presidente dell'Unione Provinciale Veterani dello Sport - sezione "Celina Seghi" - Pistoia. (L'Unione Nazionale dei Veterani dello Sport - UNVS - è una Associazione benemerita del CONI)

Realizzazioni più significative in campo amministrativo al Comune di Pistoia

Renzo Bardelli ama ricordare, in una ideale sintesi del suo lungo impegno amministrativo ( in qualche modo ancora in corso) , definito come inestinguibile "passionaccia", la sintonia realizzata con la popolazione pistoiese. Il rapporto con la gente, con semplicità, con continuità, è stato da lui sempre privilegiato. Gli piace dire che quando si cominciarono a delineare le prime amarezze ed incomprensioni nei rapporti con lo stalinismo del PCI, l'unico "rimedio" che gli dava spinta per andare avanti era una…passeggiata per la città : si sentiva apprezzato e condiviso e stimato da come la gente lo salutava e si approcciava a lui. Questa era una vera "medicina" risanatrice per proseguire con determinata convinzione le battaglie all'interno di un partito dove l'ottusità si sposava , con una grande passione ideale. Da un mero elenco infinito( nei 26 anni di attività pubblica al comune di Pistoia), Renzo Bardelli sceglie come aspetti più qualificanti sui quali ritiene di avere inciso in modo determinante, questi : 1) Acquisto dei terreni delle aree ex-Breda ( 20 ettari attigui al Centro Storico), con costo a totale carico dello Stato e creazione di una Società di gestione per gli interventi attuativi del Piano Particolareggiato; 2) Attivazione di 25 scuole materne comunali con servizi di refezione, trasporto e pieno tempo e fruizione di consistenti contributi statali consolidati nel tempo per tutto il sistema dei servizi sociali ( dai nidi alla scuola dell'obbligo assunte oltre 220 persone di cui il 90% per cento donne, in periodo di occhiuti controlli prefettizi) e Istituzione attività di "Doposcuola" nelle scuole elementari 3) Acquisiti ed attivati finanziamenti pubblici per ben 18 aree di edilizia economica e popolare( PEEP) in tutto il territorio comunale per risolvere il problema "casa" negli anni '70 e '80 per circa 6.000 nuclei familiari 4) Realizzazione a tempo di record , nel 1978 -1979 , della zona industriale di S. Agostino e sua piena attivazione 5) Acquisto e recupero di prestigiosi palazzi nel centro storico da adibire a servizi pubblici (Palazzo Baldi Papini in Via Pappagalli, Palazzo del Tau in Corso Gramsci su tutti ) 6) Primo comune d'Italia ad avere stipulato una convenzione con le scuole materne cattoliche, nella concreta applicazione del principio di sussidiarietà 7) Gestione diretta pubblica di un grande patrimonio di servizi pubblici ( farmacie, acquedotti, fognature, metano, raccolta rifiuti, verde pubblico, depurazione) da gestire con attenzione alla loro gestione economica e al sistema tariffario da applicare alla popolazione 8) Approvazione di previsioni urbanistiche e con Piani Particolareggiati negli anni '70 (bravissimo l'assessore Giuliano Beneforti ) e col Piano regolatore generale del 1990 ( da assessore all'Urbanistica con l'ottimo sindaco Bucci) che prevedevano : - ampie zone verdi nella periferia ovest della città, di cui oggi lamenta la cementificazione - impostazione e completamento della viabilità di circonvallazione est e nord della città - scelta dell'asse della viabilità nelle zone di pianura per agevolare le infrastrutture necessarie al vivaismo - la previsione del sito per il nuovo ospedale all'imbocco della valle del Vincio (il perché e da chi fu bocciata attiene alla riservatezza che Bardelli per ora vuole mantenere tranne le conoscenze che possono essere acquisite dagli atti ufficiali) - la previsione della terza corsia dell'autostrada Firenze -Mare nel tratto comunale (previsione anch'essa bocciata dalla Regione con motivazioni incredibili) - il recupero delle vecchie abitazioni del centro storico( in primis la zona di S. Marco) e della periferia collinare e montana con agevolazioni finanziarie concordate con le banche locali, con conseguente varo di una normativa innovativa per le ristrutturazioni edilizie ed il recupero. Da lamentare la poca continuità che dopo il 1982 si è posta al recupero delle zone più degradate della città 9) Approvazione di un Piano specifico per le zone collinari e montane : una scelta di grande preveggenza e di vera tutela del paesaggio 10) Approvazione di un Piano delle Zone Vivaistiche a salvaguardia di questa grande risorsa del territorio pistoiese 11) Nuova linfa al "Luglio Pistoiese" con l'inizio del "Festival Blues"(pieno appoggio al promotore assessore Bucci) e di una qualificata "Stagione lirica" nell'ottica di una valorizzazione del patrimonio artistico cittadino e di iniziative di richiamo turistico per valorizzare "Pistoia città d'arte" 12) Avere acquisito finanziamenti statali per 20 scuole di ogni ordine e grado da costruire ex-novo o da ristrutturare 13) Avviato nuove strutture sportive in città ( Stadio e zona Ovest) e in periferia come strutture polivalenti programmate su tutto il territorio comunale 14) Avere favorito il restauro di Palazzo dei Vescovi da parte della Caripit 15) Avere avviato nel 1988 il primo esperimento di bus navette dai parcheggi della periferia al centro storico nel quadro di un organico Piano del Traffico 16) Avere promosso iniziative per battere fattivamente l'evasione dell'obbligo scolastico 17) Essere riuscito a realizzare intese con la Sovrintendenza alle Belle Arti per riaprire per la prima volta nell'èra contemporanea, dopo importanti lavori di restauro, nel 1980, la Fortezza di Santa Barbara all'uso pubblico, con un piano di utilizzo di tutti gli spazi ed una loro totale fruizione sia estiva che invernale. Purtroppo nei periodi successivi scarsa attenzione e non continuità ne hanno condizionato e limitato gli utilizzi pubblici 18) Avere costituito nel 1996 una "Consulta Giovanile" che fu una "palestra" di dibattito e di incontri per giovani da cui emerse una vera e propria nuova classe dirigente in campo amministrativo a Pistoia 19) Avere ricostruito un rapporto umano di Pistoia e del suo tessuto culturale con personaggi come Marino Marini, Giovanni Michelucci, Agenore Fabbri, preludio delle loro donazioni munifiche per l'arricchimento del patrimonio artistico di Pistoia 20) Avere riportato a Pistoia , per due anni consecutivi, nel 1977 e 1978 il Giro d'Italia a Pistoia, per valorizzare il "lancio" turistico-sportivo del territorio pistoiese e della città di Pistoia, dopo i restauri che avevano restituito alla fruizione pubblica la meravigliosa Piazza del Duomo. 21) Avere ottenuto un contributo di 25 miliardi ( fine anni '70) con le prime iniziative a favore della "Giustizia" per recuperare il complesso di S. Mercuriale ( sede della Pretura) e rendere funzionale il Palazzo del Tribunale in Piazza del Duomo 22) Avere riaperto il Museo Civico con la prestigiosa presenza del Presidente della Repubblica Sandro Pertini (febbraio 1982) 23) Avere approvato, a fine anni '70, il progetto del Bacino dell'Alto Reno ( costo allora di 23 miliardi) nel quadro del Piano Regionale degli Acquedotti di intesa con Lucca e Bologna : l'amarezza è di averlo poi visto accantonare, di avere rilevato come anche il Bacino di Gello è stato oggetto di trascuratezza , e come la previsione del Bacino del Tazzera sia stata negletta ignorando tutte le elaborazioni e le proposte finalizzate a risolvere l'emungimento di acqua regolamentata per le necessità del vivaismo. 24) Avere sostenuto le preveggenti iniziative culturali del "Gruppo Amici di Pistoia" di Nilo Negri con un fecondo rapporto con i pistoiesi sparsi per il mondo , e cioè personaggi come Mauro Bolognini, Gianna Mancini, Franco Borsi, Franco Petracchi, Renzo Agostini, Piero Bigongiari, Giuliano Nativi, Ugo Pagliai, Iolena Baldini (Berenice), Rodolfo Doni 25) Avere avviato la "Biennale del Verde"( 1980) secondo una geniale intuizione dell'assessore Giuliano Beneforti e la Mostra Mercato dell'Artigianato per le strade del Centro Storico sostenuta con passione dall'assessore Renato Vannucci 26) Avere ottenuto, dopo una sorta di lungo braccio di ferro con la Regione Toscana, il totale finanziamento per il nuovo centro Annonario nel 1982 27) Avere avviato, come primi esempi di cooperazione internazionale, rapporti con le povere città dell'Est europeo: Krusevac in Iugoslavia e Zittau in Germania dell'est , oltre che potenziato e qualificato i rapporti con Pau in Francia 28) Come Presidente dell'Intercomunale avere attivato finanziamenti regionali per l'Agricoltura e il Vivaismo per circa 150 miliardi 29) Avere concepito le sedi comunali come luoghi di servizio e di disponibilità democratica in cui i cittadini pistoiesi potessero sentirsi partecipi protagonisti. 30) Avere approvato ed attivato un Piano completo per la depurazione delle acque ed un sistema moderno delle fognature Questo "bilancio", stilato coi "vecchi" criteri della passione civile, è stato reso possibile dalla sintonia via via determinatasi con il giovane apparato del Comune di Pistoia totalmente rinnovato dal 1972 al 1980 e dal clima positivo con la Giunta Comunale che ha governato Pistoia negli anni in cui Renzo Bardelli è stato sindaco . E' impegno di Renzo Bardelli storicizzare e scrivere di questa impareggiabile esperienza pubblica. 31) Aver attivato nel 1979 la discarica di Bulicata per rendere autosufficiente (con l'impianto Dano) la città di Pistoia nello smaltimento rifiuti. Una scelta coraggiosa che ha garantito alla città di Pistoia risparmi economici enormi (miliardi di lire) che è stato possibile investire in servizi e infrastrutture.