In quegli stessi anni ha sperimentato l’utilizzo della telecobaltoterapia nel cancro della prostata, ritenuto fino a quel momento non ideoneo ad essere trattato con questo tipo di radiazione, ottenendo invece i primi lusinghieri risultati, presentati alla comunità scientifica in occasione del convegno mondiale di radiologia e radioterapia tenutosi a Madrid nel 1964.
Nel 1961 ha ottenuto il ruolo di primario del reparto di radiologia presso il Centro Trentino per la lotta contro i Tumori dell’Ospedale San Lorenzo di Borgo Valsugana, che negli anni successivi verrà dotato di altri strumenti, quali il betatrone, di quantitativi di radium, e cobalto-60, fino all’allestimento di un laboratorio di medicina nucleare. [1]
Dal 1963 al 1970 ha svolto poi la professione di docente di Anatomia Radiologica alla Scuola di Perfezionamento all’università di Padova. Nel 1964 ha contribuito ad organizzare a Roncegno Terme (TN), il primo Congresso italiano sui rapporti tra fisica e medicina nella pratica clinica, che ha sancito il ruolo del fisico all’interno di una struttura ospedaliera.
Nel 1966 ha trascorso 4 mesi negli USA a Huston, nell’ M.D Anderson Institute and Tumor Center; in questo viaggio potè osservare come in America fosse già stato introdotto lo screening di massa per la prevenzione dei tumori mammari e nell’autunno del 1966, rientrato in Trentino, diede inizio al primo screening di massa preventivo, a livello provinciale, per il cancro della mammella. Questa esperienza, nata in Trentino, ha rappresentato la prima iniziativa di questo genere a livello italiano, che ha permesso negli anni successivi di salvare la vita a migliaia di donne. [2]
Dal 1968 al 1980 ha frequentato in modo costante l’Università e il Churchill Hospital di Oxford e fino al 1988 ha partecipato a vari lavori di ricerca in diversi istituti oncologici.[3]
Ha ricevuto nel corso della sua carriera numerosi riconoscimenti accademici e personali tra cui l’Aquila di San Venceslao, il 5 Dicembre 2008 Valdagni è stato nominato cittadino onorario di Borgo Valsugana (TN); iniziatore della fondazione trentina per la ricerca contro i tumori. [4] Viene inoltre annoverato tra i pionieri della radiologia e della radioterapia della Società Internazionale della storia della Radiologia (ISHRAD- The International Society for the History of Radiology). Per svolgere il suo lavoro si è servito della collaborazione dell’Istituto di radiologia dell’Università di Padova], dell’Istituto di Fisica dell’Università di Ferrara e di Angelo Drigo.[5]

  1. ^ Monica Ropele, L'atomica della salute. Borgo Valsugana, 1953. Una storia di primati.
  2. ^ Monica Ropele, L'atomica della salute. Borgo Valsugana, 1953. Una storia di primati.
  3. ^ Claudio Valdagni, Caccia al killer Claudio Valdagni e il Trentino nella guerra contro i tumori.
  4. ^ Claudio Valdagni, Caccia al killer Claudio Valdagni e il Trentino nella guerra contro i tumori.
  5. ^ Monica Ropele, L'atomica della salute. Borgo Valsugana, 1953. Una storia di primati.