Cesare Chiominto è nato il 14 maggio del 1920[1] a Cori,figlio di Galileo Chiominto e da Elena Seracchi.Ha trascorso la sua infanzia tra Cori valle e la campagna di San Giorgio,venne mandato in collegio prima a Roma e poi a Siena dove conobbe Giuseppe Morosini.All'inizio della seconda guerra mondiale partì con gli alpini per combattere a Kosovo contro i montanari del paese.L'8 settembre 1943,con il cambiamento politico le truppe italiane diventarono nemiche delle truppe tedesche.In seguito venne deportato in Germania nel campo di concentramento di Bergen Belsen.Terminata la guerra riprese gli studi e si laureò a Roma nel 1963 con Ettore Paratore.Nella sua vita insegnò a Norma,Cori,Roccamassima e al liceo classico di Latina,tornò però ad insegnare a Cori fino alla sua pensione.Dopo la guerra raccolse dati in dialetto e documenti risalenti al dopoguerra.Questo lavoro suscitò l'interesse di un famoso linguista,Tullio De Mauro il quale fu pubblicato all'editore Bulzoni.Continuando a scrivere anche negli ultimi giorni della sua vita,nelle sue opere mostrò la condizione quotidiana degli uomini della regione Pontina.

Opere:

Lo *parla forte della pora ggente : poesie in dialetto di Cori / Cesare Chiominto ; tradotte in italiano da Maria Chiara Starace ; introduzione di Tullio de Mauro

Roma : Bulzoni, 1984

*Còri me bbéglio : poesie in dialetto di Cori tradotte in italiano con una breve miscellanea di traduzioni da poeti classici e una raccolta di proverbi coresi / Cesare Chiominto ; prefazione di Tullio De Mauro ; introduzione di Maria Chiara Starace

Roma : Bulzoni, [2006]

  1. ^ Cesare Chiominto Bulzoni Lo parlà forte della pora ggente