Utente:Fcarbonara/Fratello (amicizia)

Il termine 'fratello' non indica solo l'immediata parentela carnale. Infatti non è applicato unicamente a ciascun figlio nato da uno stesso genitore o dagli stessi genitori (greco adelfos). La Bibbia è il libro che usa in molteplici modi questo termine.

Secondo Insight of Scripures (Watch Tower, New York, 1988) pag.968-970 il termine viene applicato a: 1) Fratelli carnali 2) Fratellastri 3) Labano e Abraamo chiamano 'fratelli' i nipoti Lot e Giacobbe 4) Gli appartenenti ad una stessa tribù erano definiti 'fratelli' 5) In senso ancora più lato gli appartenenti alla nazione di Israele erano 'fratelli' perché uniti nell'adorazione dello stesso Padre 6) Fratelli erano considerati coloro che erano uniti da una causa comune avendo intenti ed obiettivi simili (Hiram re di Tiro chiamava suo fratello il re Salomone). Infine: 7) l'amicizia fra Davide e Gionatan è definita 'fraterna' per il forte affetto ed interesse reciproco.


In senso traslato viene chiamato fratello in molte culture l’amico o l’amante di una persona di sesso maschile. La connotazione di “fratello” vuole esprimere la durata e la profondità (forza) di questo rapporto, come nel caso della storia biblica di Davide e suo “fratello” Gionatan o Gilgamesh e suo “fratello” Enkidu. Anche nel Satyricon il concetto è usato in questo senso.

Nel Medioevo cristiano l’affratellamento di due uomini aveva un carattere formale e nella Chiesa ortodossa esisteva proprio un rito specifico per “rendere fratelli”: l’adelphopoiesis.

Presumibilmente il concetto tedesco di warmer Bruder (in italiano fratello caldo), sorto all’inizio del XIX secolo, schernisce questa istituzione e indica un cambiamento sociale, secondo cui un’amicizia così stretta tra uomini possa essere tacciata in modo crescente di omosessualità.

Sull'amicizia fraterna che nel nostro tempo sembra 'sostituire' il rapporto fra fratelli carnali, Raffaella Iafrate professoressa associata di Psicologia dei gruppi e di comunità nell'Università Cattolica del Sacro Cuore osserva:
I Legami di fratellanza e di amicizia
Pur nella diversità della loro natura (di sangue i primi, d’elezione i secondi) si tratta di legami molto simili. Soprattutto ai giorni nostri in cui l’esperienza fraterna è sempre più rara (per il diffondersi delle famiglie con figlio unico), le relazioni amicali sono spesso sostitutive di quelle fraterne e, in un certo senso, esprimono il bisogno di legami fraterni tra gli uomini (non è un caso che per descrivere un’amicizia profonda si dica spesso “è per me come un fratello”). Le relazioni tra fratelli e tra amici rappresentano un’occasione preziosa per la crescita della persona, una sorta di “laboratorio sociale” in cui fin da bambini si sperimenta una relazione “orizzontale” nella quale imparare a trattare con i pari, a sperimentare le proprie capacità in un contesto noto e sicuro, a condividere (o a volte a contendersi) oggetti ed affetti comuni, esattamente come si sarà chiamati a fare nella vita di relazione futura. 4° Convegno Ecclesiale Nazionale.

Citazioni modifica

«L`angoscia mi stringe per te, fratello mio Giònata!
Tu mi eri molto caro;
la tua amicizia era per me preziosa
più che amore di donna.»

«[...]
Tutti gli uomini diventano fratelli
Dove la tua ala soave freme
[...]
Attraverso la volta splendida del cielo
Percorrete, fratelli, la vostra strada,
[...]
Questo bacio vada al mondo intero!
Fratelli! Sopra il cielo stellato
Deve abitare un Padre affettuoso
[...]»

Bibliografia modifica

  • (EN) John Boswell, Same-sex unions in premodern Europa, New York 1994.

Collegamenti esterni modifica