Utente:Fiorello cortiana/sandbox

Pier Mario Biava, medico del lavoro, nato a Valeggio, in provincia di Pavia, si è laureato in Medicina nell’Università di Pavia nel 1969, specializzandosi prima in medicina del lavoro all'Università di Padova nel 1972 ed in seguito in igiene all'Università di Trieste, e' stato primario di Medicina del lavoro all' ospedale di Sesto San Giovanni Studia da parecchi anni il rapporto fra cancro e differenziazione cellulare: ha isolato i fattori di differenziazione delle cellule staminali in grado di inibire o rallentare la crescita di vari tipi di tumori umani. Docente per numerosi anni alla Scuola di Specializzazione di Medicina del Lavoro di Trieste, attualmente lavora presso l’Istituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico Multimedica di Milano. E’ autore di numerose pubblicazioni scientifiche e di alcuni libri, quali: “L’Aggressione Nascosta- Limiti Sanitari di Esposizione ai Rischi” edito da Feltrinelli, ”Complessità e Biologia” edito da Bruno Mondadori e “Il Cancro e la Ricerca del Senso Perduto” edito da Springer. E’ Presidente della Fondazione per la Ricerca delle Terapie Biologiche del Cancro e Vice Presidente della Societa Scientifica International Academy of Tumor Marker Oncology. Fa parte dei Comitati Scientifici di alcune riviste internazionali nel campo dell’oncologia e dell’epidemiologia. E’ Consigliere Nazionale del WWF Italia del quale ha presieduto il Comitato Scientifico.E' stato nel 1991 e' stato presidente dell' Amsa (Azienda municipalizzata servizi ambientali) di Milano, dove ha avviato la raccolta differenziata e il nuovo sistema di pulizia della citta' .Proprio a partire dalle ricerche di Biava anche il Children Hospital di Chicago e il Nord West Hospital stanno attuando una sperimentazione sistematica che ha portato questo nuovo sguardo sul vivente alle pagine dell'Economist del 10 settembre 2008. In quell'occasione il Professor Biava commentò: "Questo e' per me una gran fortuna, perche' significa che ora la scienza e' pronta a recepire quanto da 25 anni sto facendo. Molti scienziati nel mondo si stanno convincendo dunque che le cellule tumorali sono strettamente correlate con le staminali e sperano con questo di arrivare ad una terapia: ad una iniziale terapia, che ha dimostrato gia' una buona efficacia io sono gia' arrivato, dimostrandolo con uno studio randomizzato e controllato, durato 40 mesi ed iniziato il 1 gennaio 2001 su 179 pazienti affetti da tumore primitivo del fegato." Le cellule comunicano fra loro, utilizzando codici di significazione, per questo una terapia informazionale attraverso le cellule staminali può riprogrammare il sistema. La verifica di questa illuminazione/matrice ha caratterizzato la ricerca di Pier Mario Biava negli ultimi 25 anni. E' significativo che la relazione informazionale come “struttura che connette” sia una definizione che ha trovato conferma nel lavoro di scienziati che hanno affrontato, proprio in chiave non riduzionista, quello che nel '900 è stato chiamato “il male del secolo”.