Raffaele Bendandi (Faenza, 17 ottobre 1893 - Faenza, 1 novembre 1979) è uno studioso autodidatta diventato famoso per le previsioni di terremoti.

Bendandi sosteneva che grazie all'aiuto di un sismografo di sua ideazione poteva prevedere il verificarsi di terremoti. In particolare si racconta che nel novembre del 1923 avrebbe dichiarato davanti a un notaio che ci sarebbe stato un terremoto il successivo 2 gennaio e, dopo il sisma, il "Corriere della Sera" lo celebrò come "l'uomo che prevede i terremoti"[1]. Tuttavia non fornì mai spiegazioni sufficienti delle modalità impiegate e non ottenne quindi un riconoscimento da parte della comunità scientifica.

Affermava anche di aver individuato un terremoto che aveva causato la fine di Atlantide nel 10431 a.C. e prevedeva un altro fenomeno catastrofico per il 2521[2].

Bendandi attribuiva al Sole una particolare influenza sulle cellule cerebrali umane.

La sua casa di Faenza è ora un museo. Esiste un'associazione culturale che fa riferimento a Bendandi (Bendandiana) e a lui è dedicata una scuola media faentina.

Note modifica

  1. ^ Geminello Alvi, Bendandi, l' uomo che anticipava i terremoti, "Corriere della Sera", 5 novembre 2004, p.37.
  2. ^ Geminello Alvi, Bendandi, l' uomo che anticipava i terremoti, "Corriere della Sera", 5 novembre 2004, p.37.

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